Waller (Fed) convinto: a dicembre bisogna tagliare
Di Gabriele Brambilla
Uno dei governatori della Federal Reserve non ha dubbi: "l'inflazione non mi preoccupa, dobbiamo tagliare i tassi d'interesse"
Waller vuole tagliare i tassi
In una fase in cui tutti ormai sembrano convinti che a dicembre non ci saranno altri tagli ai tassi d’interesse, qualcuno la pensa diversamente. È il caso del governor Fed Christopher Waller, che a inizio settimana ha espresso il suo punto di vista: nel prossimo FOMC si dovrebbe procedere a un altro taglio da 25bps.
Come abbiamo raccontato di recente, la Federal Reserve è sempre più divisa tra chi vorrebbe dare la priorità al mercato del lavoro e chi all’inflazione. Waller fa parte del primo gruppo e teme che il quadro economico possa deteriorarsi ulteriomente; da qui l’idea di continuare con i tagli.
Waller si è detto non preoccupato riguardo l’inflazione. Egli ritiene che possa rimanere sotto controllo, mentre il mercato del lavoro è diventato troppo debole per essere ignorato. Bisognerebbe quindi agire, ridurre la pressione e provare a spingere l’economia.
C’è chi ha una linea ancor più aggressiva. Ci riferiamo al gov. Stephen Miran, che negli ultimi due FOMC ha votato per un taglio più aggressivo da 50 punti base. Forse un po’ eccessivo…
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Inflazione? No problem! (davvero?!)
Waller ha poi spiegato le due motivazioni che lo portano a preoccuparsi meno dell’inflazione.
Innanzitutto, nonostante lo shutdown, la Federal Reserve ha comunque avuto a disposizione alcuni dati pubblici e privati per non navigare al buio. Waller ha spiegato che i dati hanno fornito “un quadro imperfetto ma perfettamente utilizzabile dell’economia americana”. Ciò contrasta un po’ con quanto dichiarato dal chairman Jerome Powell, che ha spiegato come la Fed stesse “guidando nella nebbia”.
Secondo punto: il gov. Waller non è eccessivamente preoccupato dell’inflazione, soprattutto quella dovuta all’impatto dei dazi. Egli non ritiene che ci sarà un impatto di lunga durata e che il taglio ai tassi sarebbe un’azione di risk management, ricorrendo a una terminologia tipica proprio di Powell.
Che dire: l’unica certezza di questo momento è proprio l’incertezza che regna tra i corridoi della Federal Reserve. In ogni caso, a dicembre è improbabile che Waller avrà di che esultare: il taglio ai tassi d’interesse sembra ormai un’ipotesi remota.

Il FedWatch Tool del CME Group è in costante discesa. Poche settimane fa, un nuovo taglio da 25bps per il FOMC del 10 dicembre era dato quasi per certo. Ora vi è solo il 33,1% di possibilità (dato aggiornato a venerdì 21/11).
Per gennaio ci sono umori migliori. Un taglio di 25bps è dato a circa il 52%, mentre uno da 50bps al 18 (poco probabile che avverrà). Resta vicina al 30% la possibilità di nessun cambiamento.
La Federal Reserve è stata piuttosto chiara: nel futuro arriveranno altri tagli ai tassi d’interesse. La vera domanda è “quando?” ma, considerando l’inflazione sempre in agguato (Waller non ce ne voglia) e il rallentamento dell’economia, è difficilissimo trovare una quadra che metta d’accordo tutti.
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