Airdrop Crypto: tra leggende e opportunità
Di Davide Grammatica
Gli airdrop crypto consistono nell’invio di criptovalute gratuite da progetti crypto verso la community. Un’operazione di marketing, ma anche un’opportunità
La fama che precede gli airdrops
Se anche solo si bazzicasse il mondo crypto, proprio un’occhiata per sbaglio, sarebbe comunque impossibile non aver mai sentito la parola airdrop. Forse perché, tra una cosa e l’altra, è sempre un buon momento per un airdrop: in sostanza, esso fa rima con “soldi gratis” e, lato progetto, è il modo più semplice per attirare utenza e aumentare l’ampiezza della propria community.
Ma che cos’è un airdrop criptovalute? In sintesi, si potrebbe dire che un airdrop non è che l’invio di token gratuiti a qualcuno, solitamente i componenti di una community, da parte del progetto relativo, basato ovviamente su blockchain. Un airdrop token rientra in quella che è la strategia di marketing della realtà in questione.
Di fatto, l’airdrop risponde alla domanda “come guadagnare crypto gratis?”, sogno di tantissime persone. Un’azione a costo zero, ma che necessita comunque di una certa conoscenza per evitare di incappare in situazioni spiacevoli. Scopriamo di che cosa si tratta in questo articolo completo e di veloce lettura.
Indice
Cosa vuol dire airdrop crypto?
Come funziona un airdrop? L’idea è semplice. Un progetto, per cercare persone inclini a impegnarsi a supportarlo, invia i suoi token a un numero predefinito di wallet, sperando di trovare persone interessate e, in generale, informando tutti sull’esistenza del progetto stesso, promuovendone l’approfondimento.
Una dinamica abbastanza semplice, se ci si pensa: una sorta di buono sconto che uno si ritrova nella cassetta della posta, ma con le criptovalute.
E non è un dettaglio, perché lascia molta più fantasia a chi vuole organizzare varie attività collaterali per le quali poi sarà richiesta maggiore partecipazione.
Per esempio, è solito che agli utenti che ricevono un airdrop in crypto venga chiesto di completare determinate attività. Tra queste, seguire gli account social del progetto, retwittare un post, inviare (o ricevere) una transazione tramite una determinata piattaforma, o ancora la registrazione di un account. Tutte azioni che, guarda caso, servono a promuovere il progetto all’esterno o a verificarne alcune funzionalità.
"Completando attività o rispettando certi requisiti, ecco che ci si qualifica per un crypto airdrop"
Airdrop crypto: operazione di marketing?
Come dicevamo, il motivo principale per organizzare un airdrop di crypto, se non si fosse già capito, rimane quello della promozione di un progetto, sia questo in forma di startup o servizio blockchain. I vantaggi sono numerosi, come quello di garantire un’equa distribuzione dei token tra la community sin dal primo giorno, che a sua volta sarà incentivata ad aumentare la sua consapevolezza; inoltre, il progetto acquisisce forza e riesce a raggiungere un pubblico più ampio una volta che il token inizia a essere scambiato. A quel punto, maggiore sarà l’interesse che circonda la criptovaluta, maggiore la probabilità che questo aumenti di prezzo.
Più nel dettaglio, come funziona un airdrop di crypto? Scopriamo alcune dinamiche.
Esistono diversi modi per condurre un airdrop.
Per prima cosa, si può chiedere agli utenti di completare delle attività social per qualificarsi all’operazione, oppure basarsi su un particolare asset o saldo sulla blockchain per determinare chi dovrà ricevere l’airdrop. Uno scenario del genere potrebbe consistere (per esempio, come è già successo) nell’invio di token a chi possiede un portafoglio con 0,01 ETH, coin di Ethereum, creando in tempo zero una platea di riferimento.
A prescindere dal metodo di selezione, una volta qualificati, ecco che arrivano le crypto gratis. A quel punto, l’airdrop è di fatto concluso.
Solitamente, dopo l’airdrop il valore della coin o token subisce un’importante flessione. Questo perché si tratta di free money e la pressione di vendita sarà elevata. Tuttavia, coloro che ritengono valido il progetto, potrebbero holdare la crypto nel portafoglio, a prescindere da queste dinamiche.
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Gli scam negli airdrop crypto
Tuttavia, poiché i destinatari possono ricevere “denaro gratuito” nei loro wallet, ci sono airdrops che consistono in nient’altro che schemi di pump and dump.
È questo il caso per il quale uno sviluppatore emette un token e spera che ci sia abbastanza clamore che lo circondi per vederlo elencato in un exchange come Binance o Bybit.
A quel punto, una volta che i token iniziano a essere scambiati, il creatore vende la propria parte considerevole, facendo crollare il prezzo.
Un altro potenziale vettore per frodi di questo genere è il cosiddetto dust attack.
Un truffatore invia una piccola quantità di criptovalute a un utente (da qui il termine “polvere”), quindi rintraccia l’attività di transazione dei token del portafoglio, distribuiti per rendere anonime la persona o l’azienda che lo gestisce.
Un attacco hacker vero e proprio, in cui i truffatori cercano di infrangere la privacy degli utenti, inviando delle somme minime di token ai loro wallet personali.
Come partecipare agli airdrop crypto?
L’industria crypto vede continuamente nuovi tipi di airdrop, adattati a seconda del caso specifico. Può essere il semplice utilizzo in passato di una determinata piattaforma, oppure una prestabilita somma di denaro spesa in un servizio sempre legato all’area d’azione del token airdroppato. O ancora, il rimborso corrispettivo di una spesa effettuata in passato.
In generale, poiché un airdrop è progettato principalmente per attività promozionali e di marketing, può essere complicato assicurarsi di essere idoneo alla partecipazione. E ogni airdrop ha requisiti individuali per valutare l’idoneità.
Uno che sfrutta uno snapshot da blockchain, poi, viene nella maggior parte dei casi comunicato dopo il fatto, rendendo ancora più difficile la qualificazione.
Quanto meno, i tool per approcciare questo piccolo settore del mercato crypto non mancano (vedi CoinMarketCap e CoinGecko).
Esistono infatti siti web dedicati, sul quale registrarsi e aggiornarsi con gli airdrop dell’ultima ora, oppure i classici strumenti per la navigazione social, quali gli hashtag, per riuscire a stare nelle tempistiche che le partecipazioni richiedono.
E ancora differenti portali di notizie, tra cui ovviamente spicca The Crypto Gateway, per menzioni, sospetti o annunci di un airdrop imminente.
Se vuoi approfondire, nel video che segue parliamo dei punti appena affrontati in maniera più estesa. Inoltre, ecco un articolo sugli airdrop NFT, differenti ma comunque “imparentati” con quelli di criptovalute. Non sai cosa sono i Non-Fungible Token? Rimedia subito con l’approfondimento sugli NFT.