Come funziona l’analisi on-chain?
Di Davide Grammatica
Le analisi on-chain trasformano i dati delle transazioni in vere e proprie informazioni fruibili da tutti per operare sul mercato, ma come funzionano nel dettaglio?
Cos’è l’analisi on-chain?
La raccolta dei dati processati dalla blockchain può essere sfruttata per elaborare vere e proprie metriche, perché poi queste possano essere sfruttate dagli utenti per operare sul mercato.
Quasi la totalità delle criptovalute disponibili oggi sul mercato utilizza blockchain pubbliche, e proprio per questa caratteristica è possibile verificare i dati registrati. Questi, proprio per questa ragione, vengono definiti “on-chain”, e possono essere visti da qualsiasi persona, in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo.
L’analisi, in questo senso, si riferisce al metodo di utilizzo delle informazioni registrate sulla blockchain, a seconda dei casi, per determinare le condizioni (sotto molteplici punti di vista) dei relativi settori del mercato.
Nello specifico, la procedura consiste solitamente nell’esaminare i dati delle transazioni e i saldi dei wallet crypto, il che è particolarmente utile soprattutto quando si dovesse decidere se effettuare un investimento o meno. Le ragioni vengono da sé: se un token non viene scambiato da nessuno, e la maggioranza della sua offerta circolante è controllata da una manciata di utenti (le famose “whale”), investirci non è certo la migliore delle idee.
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Gli strumenti utili
Esistono molteplici piattaforme per recuperare dati del genere. E in genere si moltiplicano a seconda delle blockchain che si vogliono scandagliare. Per Ethereum, per esempio, la ricerca è resa possibile da EtherScan, così come BscScan per la BSC o SnowTrace per Avalanche. Questi consentono di cercare qualsiasi address di un determinato wallet o smart contract, ma con il limite di non aggregare nessun tipo di dato.
Se da un lato quindi queste piattaforme consentono di poter accedere a un qualsiasi tipo di informazione relativa alle transazioni, dall’altro non offrono strumenti per dare un senso generale ai dati esistenti.
Per questa ragione, sono numerose le piattaforme che hanno deciso di offrire questo tipo di servizio, dando la possibilità agli utenti di usufruire di grafici e dashboard approfonditi per avere una visione più completa dei movimenti delle crypto in relazione ai wallet.
Molte, tra l’altro, sono completamente gratuite, o quantomeno offrono molteplici funzionalità senza che sia necessario alcun abbonamento. Cosa non di poco conto, e che consente anche a chi cerca di fare divulgazione in campo crypto di avere sempre la possibilità di allegare fonti attendibili al proprio lavoro.
Esistono Glassnode, uno dei portali più utilizzati, ma anche Nansen, Messari o Dune Analytics, che offrono questo tipo di servizio alla maggior parte degli utenti crypto e non solo, visto che il settore è sempre più approfondito anche da enti istituzionali.
L’unico limite, in questo contesto, è rappresentato forse dalla necessità di attuare un’interpretazione attiva dei dati, ai quali non è associato nessun giudizio. Sembrerà scontato, ma sta proprio agli utenti arrivati a questo tipo di approfondimento elaborare le strategie migliori sulla base delle informazioni.
"Numerose piattaforme hanno deciso di dare la possibilità agli utenti di usufruire di grafici e dashboard approfonditi, per avere una visione più completa dei movimenti delle crypto in relazione ai wallet."
Il peso dei dati nell’andamento dei mercati
Molto spesso, i movimenti del prezzo di Bitcoin, prima criptovaluta per capitalizzazione, possono causare un effetto domino in tutto il resto del mercato. Se il prezzo del bitcoin aumenta, lo stesso vale per altre crypto, e viceversa. Di conseguenza, sono molti gli investitori che in genere tengono d’occhio l’attività “on-chain” di bitcoin.
Ma che significa nello specifico? Glassnode, per citare una delle piattaforma prima elencate, offre metriche molto funzionali in questo senso, come i movimenti delle whale, l’interesse nel mercato del trading dei futures, oppure ancora la difficoltà del mining.
Alcune metriche poi si rendono utili le une per le altre, a seconda di una combinazione di diversi punti di vista nell’analisi dei dati, molto utili per identificare le tendenze del mercato a lungo termine.
Uno degli esempi più interessati, in merito a ciò, è il Coin Days Destroyed (CDD), che si propone come alternativa alla metrica del volume totale delle transazioni di una determinata crypto. Quest’ultima, infatti, non terrebbe conto da sola delle manipolazioni dei dati che si verificano quando un address effettua più movimenti nel corso del tempo con la stessa coin.
La CDD, al contrario, dà più peso a quanti giorni è stata conservato un token, introducendo una differenziazione rilevante tra un BTC ricevuto 10 giorni fa rispetto a uno che lo ha trasferito molto più velocemente. In sostanza, informazioni sul comportamento degli holder.
I dati della DeFi
Come nella finanza tradizionale, anche nella DeFi è stato introdotto il termine “smart money”, in riferimento a istituzioni come VC che controllano una grossa fetta di capitale crypto. Nansen è una delle piattaforme che traccia meglio i numeri provenienti da questo mondo
Questo, tra funzionalità gratuite e non (alcune richiedono un abbonamento), tra cui la Hot DeFi Contracts, che consente di seguire i progetti su cui gli “esperti” sono attualmente impegnati, come un determinato pool di liquidità su Avalanche o altre piattaforme.
I dati degli NFT
Anche per quanto riguarda il mondo dei non-fungible token, ovviamente, non potevano mancare i relativi tool per l’analisi dei dati. A questo scopo si è dedicata, tra le altre, Dune Analytics, che raccoglie dati su un numero ampissimo di progetti NFT. Questo, semplicemente digitando il progetto NFT o il protocollo DeFi di cui si vuole sapere di più nella barra di ricerca.
Si può quindi vedere cosa stanno comprando e vendendo i possessori di una collezione NFT come Bored Apes Yacht Club (BAYC), oppure le attività di Aave su Optimism. Con l’imbarazzo della scelta.
Oppure, ancora, visualizzare i dati sulle vendite in tempo reale. E poiché il prezzo degli articoli in una collezione NFT è spesso determinato dalla loro rarità, i trader utilizzano strumenti collaterali, come LuckyTrader, per andarla a rintracciare per ogni singolo token.
BlockProbe, addirittura, riesce a indicare agli utenti quando un particolare NFT viene venduto a un prezzo conveniente in base ai dati di una raccolta.
Per una visione più generale, infine, esiste la dashboard di Dune sull’attività di OpenSea, tramite la quale i trader NFT, con dati di volumi giornalieri di milioni di dollari, valutano il sentiment del settore.