Bank of England verso esenzione sui limiti per Stablecoin
Di Daniele Corno
Londra prepara nuove regole per le Stablecoin con esenzioni ai limiti di detenzione: un nuovo passo per competere con il Genius Act
BoE pronta a rivedere i limiti sulle stablecoin
La Banca d’Inghilterra (BoE) si prepara ad allentare la stretta sulle stablecoin, introducendo esenzioni ai limiti di detenzione previsti nelle bozze di regolamentazione pubblicate nei mesi scorsi.
Come riportato da Bloomberg, la misura dovrebbe riguardare aziende e piattaforme crypto, in particolare gli exchange che necessitano di riserve liquide per gestire i flussi giornalieri di scambio.
Il piano originale prevedeva un tetto di £20.000 per gli utenti retail e £10 milioni per le imprese, suscitando critiche diffuse per la scarsa applicabilità nel contesto operativo reale.
La BoE sta ora valutando un approccio più pragmatico, consentendo l’uso delle stablecoin anche nella propria sandbox digitale per i titoli finanziari, in modo da testarne l’efficacia come strumento di pagamento sicuro e regolamentato.
Un operazione fondamentale, che riflette così la volontà di restare competitivi nel panorama normativo globale.
Deroghe per exchange e operatori crypto
La decisione della Banca d’Inghilterra si inserisce nel più ampio scenario di competizione normativa tra le principali economie mondiali.
Dopo l’approvazione del Genius Act negli Stati Uniti, che regola le stablecoin ancorate al dollaro, Londra si trova a dover rispondere con un approccio altrettanto innovativo.
Il timore di un’erosione della competitività finanziaria ha spinto la BoE ad adottare una linea più morbida, volta a incoraggiare l’uso regolamentato delle stablecoin. Una prassi che, stando alle info riportate, è ben distante dall’approccio di dubbia efficienza proposto dalla Banca Centrale Europea.
Questa scelta riflette l’intento di posizionare il Regno Unito come hub globale per l’innovazione fintech, in un contesto sempre più segnato dalla convergenza tra DeFi e finanza tradizionale.
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