Bitcoin: gli Ordinals superano i 10 milioni
Di Davide Grammatica
Gli Ordinals hanno superato sulla rete Bitcoin le 10 milioni di “inscription”, la cui maggior parte registrata solo nell’ultimo mese
Il nuovo record degli Ordinals
Nelle ultime ore, gli Ordinals “inscritti” sulla rete Bitcoin avrebbero superato il traguardo storico dei 10 milioni (come testimonia Dune Analytics). Un numero che continua a crescere, e in maniera esponenziale, come dimostra il numero di registrazioni dell’ultimo mese (gran parte del numero totale).
Il protocollo Ordinals consente di “caricare dati” sulla blockchain Bitcoin, sfruttando da un lato la possibilità di “numerare” i singoli satoshi, e dall’altro quella di allegarci un contenuto creando di fatto degli “artefatti digitali” (o NFT, per i meno schizzinosi).
Pur avendo conquistato numeri importanti facendo concorrenza a tutto il settore dei non-fungible-token su Ethereum, l’impennata delle “inscription” è avvenuta intorno ad aprile, quando gli utenti hanno iniziato a sfruttare la tecnologia per emettere nuovi token tramite lo standard sperimentale BRC-20. Si parla più che altro di memecoin, ma già ora non mancano esperimenti più seri, come la prima stablecoin su BTC Stably USD.
Ordinals e commissioni su Bitcoin
Sempre secondo i dati di Dune Analytics, al 20 aprile le “inscription” ammontavano a 1.193.102, un numero triplicato a inizio maggio, e di nuovo fino a questi giorni, con un effetto devastante sul costo delle transazioni per tutta la rete.
Buona notizia, tuttavia, per i miner, che solo per le commissioni relative agli Ordinals hanno raccolto circa 44 milioni di dollari.
Molti membri della community Bitcoin si sono invece fermamente opposti al fatto che gli Ordinals intasino in questo modo la rete, rendendo le transazioni più costose per chi sfrutta l’ecosistema con altri scopi.
Ad ogni modo, i sostenitori del nuovo protocollo si sono affrettati a celebrare la nuova pietra miliare degli Ordinals, sempre meno una moda passeggera, e anzi un fattore decisivo per il futuro di BTC.
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