Bitcoin: previsioni per il 2023

Di Gabriele Brambilla

Tutti se lo domandano ma nessuno ha la risposta: quali sono le previsioni per Bitcoin nel 2023? Proviamo a rispondere senza giocare a fare gli indovini...

Bitcoin: previsioni per il 2023

Analisi e previsioni BTC: introduzione

Quali sono le previsioni di Bitcoin per questo 2023? In che direzione andrà la più famosa criptovaluta? Quando tornerà il toro?

Nell’approfondimento che segue vorremmo provare a trovare una risposta a queste domande.

No, purtroppo non ci siamo dotati della sfera di cristallo e non abbiamo neppure sviluppato il dono della preveggenza. Non faremo quindi delle vere e proprie previsioni sul prezzo di BTC, anche perché sappiamo bene che non sarebbero assolutamente affidabili.

Quello che possiamo offrire, e che ci accingiamo a fare, è una predizione sul possibile scenario considerando la situazione attuale. Perciò, ci dedicheremo sia ai fondamentali che ai parametri tecnici, ragionando sull’esito più probabile (ma non certo).

Partiremo con una panoramica dedicata a dove ci troviamo oggi. Una breve e semplice analisi tecnica sarà seguita da uno studio dei fondamentali, prendendo in esame anche il capitolo miners.

Dopodiché arriverà il bello: la previsione su Bitcoin per il 2023, basata sulle precedenti osservazioni.

Per non lasciare nulla al caso, daremo poi uno sguardo alla correlazione tra BTC e i mercati tradizionali, pronosticandone il comportamento futuro.

Seppur non si può vedere ciò che accadrà, un attento studio può aiutarci a comprendere quale sarà lo scenario più probabile. Investire è anche questo: metterci nelle condizioni di operare secondo ciò che più plausibilmente accadrà.

Bitcoin: la situazione attuale

Per poter valutare gli scenari futuri, dobbiamo conoscere e comprendere il quadro corrente.

In questa sezione ci occuperemo proprio di questo, distinguendo tre aree di interesse principale:

  1. Analisi di alcuni parametri tecnici.
  2. Analisi di Bitcoin e BTC, focalizzata quindi su aspetti fondamentali.
  3. Situazione miners, tenuta separata dal resto data la delicatezza del tema.

In questo modo disporremo di un’istantanea da cui poter sviluppare un ragionamento proiettato avanti nel tempo.

Analisi tecnica di bitcoin

Valutiamo innanzitutto la performance di bitcoin nel 2022.

La nostra coin preferita ha chiuso l’anno con un brutto -65%. Per fare un confronto, BNB ha fatto segnare -54% ed ETH -69%. L’indice S&P 500 ha invece incassato un -19%.

Dal 2011, questa annata è seconda solo al 2018 per quanto riguarda la perdita di valore.

I fattori che hanno innescato il bear market li conosciamo bene:

  • Politiche monetarie espansive, create per stimolare l’economia durante la pandemia. Queste hanno avuto come ovvio effetto collaterale l’elevata inflazione con cui oggi ci troviamo a convivere.
  • Conseguenza del punto precedente, le politiche monetarie restrittive, atte ad arrestare l’aumento dei prezzi. L’aumento dei tassi di interesse ha però un effetto avverso: danneggiare gli investimenti.
  • Guerra in Ucraina e tensioni internazionali.
  • Crisi energetica, dovuta sia al conflitto che alle conseguenze del COVID-19.
  • Crisi dei materiali, causate soprattutto dall’incapacità di adattare l’offerta a una domanda tornata ai livelli pre-pandemici.

Potremmo riassumere questo non esaustivo elenco in poche parole: il bear market è dovuto a un’incredibile combinazione di elementi macroeconomici, finanziari e fisiologici.

Specificatamente per le crypto troviamo poi fattori aggiungitivi come il crollo di Terra e di alcune realtà CeFi. Trattasi di eventi che hanno contribuito a esarcerbare una situazione già di per sé davvero complessa.

Lo scenario ribassista ha colpito tutti gli asset, dalle azioni fino alle criptovalute. Queste ultime sono più sensibili e soggette a massicci rialzi e ribassi, come ormai ben sappiamo.

Tornando a bitcoin, possiamo dire che chi è entrato nel bull market non ha fatto l’affare della vita, almeno per il momento. Infatti, il 2022 è una di quelle annate in cui il mercato fa selezione ed elimina chiunque non fosse un minimo preparato a sostenere un cambio di rotta.

Spostando il focus sul presente, diamo un’occhiata al grafico BTC di TradingView, uno dei migliori tool per l’analisi tecnica in circolazione.

L’anno scorso abbiamo assistito a una continua discesa del prezzo, intervallata da trend secondari positivi e lateralizzazioni.

Con il passare del tempo, le leg down sono andate diminuendo in ampiezza. Il trend ribassista ha quindi rallentato la corsa ma ciò non significa assolutamente che sia terminato.

previsioni bitcoin 2023

Un confronto con i drawdown del passato sembrerebbe confermare l’ultima affermazione. Questo grafico, elaborato da Arcane Research con fonte TradingView, illustra come potremmo essere arrivati (quasi?) al capolinea della discesa. Lo ripetiamo: si tratta di osservazioni che non hanno alcuna certezza.

Quanto ai volumi, altro parametro fondamentale da prendere in considerazione, non abbiamo molto da dire: salvo episodi sporadici, confermano il “piattume” in cui ci troviamo in questo momento.

Analisi di Bitcoin e BTC

Escludiamo il valore e riflettiamo su tutto il resto… come sta Bitcoin?

Considerando l’anno appena chiuso, tutto sommato le condizioni sono abbastanza buone. Anzi, diciamo che ci sono stati persino dei miglioramenti.

In primis, l’interesse è comunque vivo sia tra gli utenti che negli ambienti istituzionali e aziendali. BTC resta la criptovaluta più desiderata e a cui si assegna un valore intrinseco più o meno elevato. Certo, in molti comunque non la pensano così, è inevitabile.

Ci troviamo in un momento in cui bitcoin è sempre più conosciuto. Anche la persona non tecnologica né appassionata di economia e finanza lo ha almeno sentito nominare.
Gli investitori istituzionali si avvicinano sempre più all’asset, vuoi per offrire nuovi prodotti ai propri clienti, vuoi per operarvi direttamente a scopo speculativo.

Ormai BTC sta consolidando il suo ruolo di riserva di valore. Infatti, chi crede nella tecnologia che c’è dietro e ne riconosce il potenziale, ignora le variazioni di mercato e guarda lontano. Questa considerazione ha portato investitori di vario genere a girare ingenti capitali su bitcoin, anche per proteggersi dalla galoppante inflazione che da tempo accompagna i nostri acquisti.

Aggiungiamo poi alle considerazioni Lightning Network. Questa infrastruttura sta facendosi conoscere e permette a bitcoin di fare ciò per cui è stata concepita: essere spesa.

Prima di LN, ogni operazione doveva necessariamente passare dalla blockchain Bitcoin. La sicurezza offerta comporta due gravi problemi correlati tra loro: lentezza e incapacità di elaborare molte transazioni. Ciò la rende pressoché inutilizzabile per comprare e vendere beni: chi vorrebbe stare da 10 minuti a ore e ore alla cassa, in attesa che il proprio pagamento vada a buon fine?

Lightning Network elimina questi limiti e consente agli utenti di operare in pochi secondi, a costi praticamente irrisori.

Sempre più famosa, questa struttura mette bitcoin nelle condizioni di contrastare blockchain decisamente più performanti in partenza.

Menzioniamo poi la continua crescita degli holder di BTC. Giusto poche settimane fa, gli address che ospitano almeno 1 bitcoin hanno raggiunto la significativa soglia di 1 milione. Ciò vuol dire che l’interesse c’è nonostante la perdita di valore. Non scordiamo che il numero di BTC detenuto da holder a lungo termine è in costante aumento, come evidenziato da questo grafico di Coinbase:

btc holder

Seppur in rosso profondo sui grafici, l’universo Bitcoin cresce. Per avere qualche dettaglio in più sull’adozione nel mondo, ti consigliamo di leggere questo articolo dedicato a regolamentazioni e diffusione di BTC e crypto.

Bitcoin e miners: la situazione

Attualmente, il problema più grande di Bitcoin è quello dei miners.

Nel 2022, le public mining companies hanno conseguito dei drawdown medi intorno al -90%.

Una delle principali, Core Scientific, ha dichiarato bancarotta alcuni giorni prima di Natale. Altre sono a serio rischio fallimento.

Bitcoin deve quindi fare i conti con una grossa grana: le grandi aziende del comparto mining sono in difficoltà. La motivazione principale (ma non l’unica) si trova negli eccessi del bull market precedente, periodo in cui questi player si sono ampiamente indebitati per conseguire guadagni maggiori.

I problemi non si limitano però alle public mining companies. Infatti, anche i miners “normali” stanno vivendo un periodo tutto fuorché positivo.

Tassi d’interesse elevati; energia sempre più costosa; BTC che segna il -65% in un anno. Tutti questi fattori mettono i miners in una posizione davvero critica.

Nel 2022, tra gennaio e novembre, i “produttori” hanno scaricato ben 50.000 bitcoin. Al contrario, durante il bull market erano davvero pochi gli esemplari a essere venduti.

Nonostante tutto, nel 2022 l’hashrate della blockchain Bitcoin è salito del 32%.

hashrate bitcoin

La situazione attuale è quindi quella di un ambiente competitivo nonostante i tanti problemi e la sempre inferiore profittabilità.

Secondo Arcane Research (e altre voci), la capitolazione del mercato dei miners è sovrastimata. Il 2023 potrebbe essere l’anno in cui la pressione in vendita dei miners andrà diminuendo, in attesa di tempi migliori.

Concludendo: il 2022 è stato un anno difficile, lo sapevamo. Bitcoin ha però continuato a generare interesse: se da un lato vedevamo i grafici in picchiata, dall’altro potevamo notare la crescita della struttura in generale. Ricordiamo però che le correnti criticità, in primis quelle dei miners, potrebbero ancora riservare degli scossoni.

Ora che disponiamo di una panoramica sullo stato attuale, passiamo alle Previsioni Bitcoin per il 2023.

"Non solo brutte notizie: il 2022 è stato comunque un anno di crescita per bitcoin"

Previsioni Bitcoin 2023

Quali sono le previsioni per bitcoin in questo 2023?

Basandoci sul passato e sull’analisi, possiamo individuare lo scenario più probabile.

Questi non sono consigli finanziari. Non vogliamo in alcun modo spingere all’acquisto o alla vendita; ciascuno compia le proprie ricerche e prenda le decisioni del caso. Quanto segue è un insieme di nostre considerazioni che potrebbero chiaramente rivelarsi errate.

Innanzitutto, è poco probabile un ritorno del bull market in tempi brevi. I fattori che giustificano questa affermazione sono diversi, fra cui elenchiamo:

  • Politiche restrittive delle banche centrali. Seppur potremmo assistere a una progressiva diminuzione nei rialzi dei tassi d’interesse, questi continueranno comunque a crescere. I mercati non avranno perciò un ambiente favorevole per tornare a correre.
  • Non siamo sicuri che BTC abbia raggiunto il bottom. Sebbene il trend ribassista stia rallentando, un costrutto vero e proprio non è ancora formato (anche se parrebbe in corso d’opera).
  • Ci sono delle criticità che non possono essere ignorate: inflazione, tensioni internazionali, crisi di vario genere.
  • Troviamo poi dei problemi specifici riguardo bitcoin: reduce da una dura annata, CeFi ed exchange nella bufera, miners e via dicendo. Tutti fattori che non giovano all’asset.

Ciò non significa che non potremmo assistere a rialzi. Quello che sembra meno probabile è però un reale mercato rialzista, in grado di invertire con decisione il trend in cui ci troviamo da un anno a oggi.

Al tempo stesso, forse riusciremo a scampare ad altri mesi e mesi di rosso profondo. Bitcoin ha già lasciato per strada parecchio valore e potremmo essere entrati in una fase di accumulazione da parte di investitori anticipatori.

Se prendiamo in esame i mercati tradizionali, un bear market dura in media 1,7 anni. In questo lasso di tempo si assiste a un declino medio del 30%.
Ragionando sul tempo, potremmo quindi aver compiuto già da alcuni mesi il giro di boa. Quanto al declino, le crypto non possono essere paragonate ad altri asset: troppo giovani e soggette a enormi variazioni, siano esse verso l’alto o il basso.

andamento mercato

Il mercato si ripete e necessita dei suoi tempi. Nell’immagine sopra, il bottom costruito dall’indice S&P 500 tra il 2008 e il 2009: sono serviti diversi mesi per completare l’opera.
Bitcoin non dovrebbe essere da meno; difficile pensare alla ripartenza senza prima aver creato una solida struttura di bottom.

Non abbiamo però certezze: un conto è parlare di probabilità, confrontando i trend passati con quello presente; un altro è trovare conferme che solo il tempo potrà fornire. Anche perché se guardiamo al grafico annuale, la situazione è tutto fuorché rosea.

btc annuale

Il 2022 corrisponde al super candelone engulfing bearish che ha bruciato interamente i rialzi del 2021 e buona parte di quelli del 2020. Per invertire il trend dovremmo quantomeno recuperare i livelli di chiusura del 2020 entro la fine di quest’anno, altrimenti la struttura resta “bruttina” (per non ricorrere a volgarità).

Tuttavia, la previsione Bitcoin più probabile è questa: un 2023 piuttosto piatto e scarico, con la consolazione che il peggio sia ormai alle spalle. La pensano in questo modo anche gli analisti di Arcane Research, che sostengono:

“Bitcoin will trade in a predominantly flat range this year, but close 2023 at a higher price than the yearly open.”

Quanto higher? Non possiamo saperlo.

Analisi e studi offrono questo risultato come il più probabile, alla luce di quanto oggi è noto e a nostra disposizione. Sarà effettivamente così? Lo scopriremo con il passare dei mesi.

Non correre ad acquistare BTC convinto che siamo in piena fase di accumulazione: studia, ragiona e solo dopo passa eventualmente all’azione.

"Il 2023 potrebbe rivelarsi piuttosto piatto, senza particolari salite o discese"

Correlazione BTC-altri asset

Dopo le bitcoin-previsioni per il 2023, approfittiamone per valutare in che direzione andrà la correlazione tra BTC e altri asset.

Come cambierà?

Un tempo, bitcoin e le altre criptovalute si comportavano solitamente in maniera opposta rispetto ai mercati tradizionali. Ad esempio, nei giorni negativi per le borse, non di rado ci si imbatteva in un trionfo di segni positivi per coin e token.

Negli ultimi anni abbiamo però iniziato ad assistere a una certa correlazione tra il mondo crypto e quello azionario. Non solo: le criptovalute sono diventate più sensibili agli eventi che solitamente condizionano i mercati standard.

Ci siamo quindi abituati ad avere a che fare con andamenti simili: se le borse salgono, spesso lo fanno anche bitcoin e compagne; se tutto è rosso, è assai probabile che anche le crypto siano in discesa.

Nel 2022, l’attenzione dedicata a questo fenomeno è andata crescendo. Tuttavia, da maggio in poi, i coefficenti che la determinano hanno iniziato a indebolirsi. Tradotto: bitcoin si sta decorrelando.
In aggiunta, permane il totale scollegamento tra BTC e altri asset tradizionali come le commodities e i titoli di Stato.

correlazione btc

La tabella, riferita al 2022 e proveniente da un interessante report di Coinbase, non mente. Nota per lettura: più ci si avvicina a 1, maggiore è la correlazione.

BTC ed ETH hanno una buona correlazione con l’indice S&P 500. Per fare un paragone, nel 2019 questo dato era pari a -0,09; nel 2020 si attestò a 0,29 e nel 2021 a 0,24.

Spostandoci su altri asset troviamo l’esatto opposto.

La correlazione è quindi parecchio cresciuta nel tempo. L’attenzione ricevuta è più che giustificata.

Per il 2023 è lecito aspettarsi una diminuzione del dato dovuta soprattutto al calo delle operazioni di trading su BTC. In ogni caso, questo tema resterà tra i più seguiti e discussi.

"Per il 2023 è lecito aspettarsi una diminuzione della correlazione tra bitcoin e il mercato azionario"

Previsioni bitcoin: occhio a chi esagera!

Chiudiamo con un avvertimento: attenzione a chi fa delle vere e proprie previsioni perché non possono essere certe e affidabili.

Se l’analisi potesse darci sicurezze assolute, probabilmente saremmo tutti al sole delle Bahamas a rilassarci. Purtroppo nessuno possiede la sfera di cristallo; di conseguenza, è impossibile elaborare delle previsioni infallibili.

Non dobbiamo comunque restare passivi: analisi e studio ci permettono infatti di ragionare sulle probabilità, così da metterci nelle migliori condizioni.
Ricorrendo a un esempio esterno al nostro mondo, è un po’ come andare in moto: possiamo indossare tutte le protezioni ma non riusciremo a scongiurare del tutto la possibilità di farci male. Però, probabilisticamente avremmo più chance di scamparla rispetto a un motociclista in costume e infradito.

Speriamo che questo approfondimento possa aiutarti a costruire una tua idea (di successo!) su bitcoin e il mercato per il 2023.

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