Bitpanda sigla una nuova partnership con Coinbase
Di Davide Grammatica
Bitpanda, con una nuova partnership, inizierà a utilizzare i servizi di custodia di Coinbase Prime, che si aggiunge tra i suoi fornitori di liquidità
Bitpanda e Coinbase
L’exchange austriaco Bitpanda ha firmato un nuovo accordo con il ‘collega’ Coinbase. Il CEX americano si aggiungerà infatti ai fornitori di liquidità di Bitpanda Technology Solutions, il braccio “investing-as-a-service” dell’exchange con sede a Vienna, il quale a sua volta potrà usufruire dei servizi di custodia di Coinbase Prime.
L’accordo aprirà anche la strada fuori dagli Usa per i clienti istituzionali di Coinbase, che potranno quindi appoggiarsi alla piattaforma di investimento tramite Bitpanda.
I clienti istituzionali della piattaforma potranno a questo punto integrare una nuova infrastruttura per iniziare a offrire ai propri utenti strumenti di trading, investimento e custodia per una vasta gamma di asset, tra cui azioni e (ovviamente) criptovalute.
Per fare qualche esempio, banche come l’austriaca Raiffeisenlandesbank, la tedesca N26, la società fintech francese Lydia e la britannica Plum stanno già utilizzando sfruttando questo servizio.
Coinbase sempre più lontano dagli Usa
Nell’annuncio, entrambe le società hanno sottolineato di essere entità correttamente regolamentate, e con elevati standard KYC.
“Bitpanda e Coinbase condividono l’ambizione di rendere gli investimenti in risorse digitali sicuri e protetti in relazione alle normative vigenti”, ha dichiarato Lukas Enzersdorfer-Konrad, vice-ceo e COO di Bitpanda, in una dichiarazione ufficiale. “In un momento di opportunità senza precedenti per il settore, in cui sfruttare il potenziale delle risorse digitali per i clienti, ci stiamo unendo per definire un futuro chiaro e portare avanti questa ambizione”.
La mossa, per certi versi, non è che l’ultimo indizio delle intenzioni di Coinbase di mettere radici più profonde al di fuori degli Stati Uniti, dove non fa che aumentare la tensione tra le società crytpo e le autorità di regolamentazione.
E segue gli sviluppi dell’exchange sempre più orientato all’estero, come dimostra l’apertura di un CEX parallelo alle Bermuda per offrire servizi di trading di prodotti derivati, o l’ampliamento degli stessi servizi a Singapore.
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