CPI USA luglio: focus sull'inflazione
Di Gabriele Brambilla
L'attesa è finita: il FOMC di questo mese è finalmente disponibile. Scopriamo insieme se le notizie sono buone o se l'inflazione ci ha fatto un brutto sgambetto
Ecco il nuovo dato CPI
Seppur l’economia stia lottando con l’inflazione da oltre un anno, il CPI di oggi, relativo al mese di giugno, era probabilmente uno dei più attesi.
Nell’ultimo meeting FOMC non è arrivato nessun nuovo aumento ai tassi d’interesse. Tuttavia, mentre molti pensavano che si fosse giunti al pivot, Jerome Powell e altri esponenti FED hanno precisato che si tratta solo di una pausa e che sono previsti altri incrementi nei prossimi mesi.
In questo contesto di incertezza, i dati economici hanno un ruolo fondamentale nell’orientare la Federal Reserve verso le prossime decisioni. Il CPI è un termometro in grado di misurare il comportamento dell’inflazione e tutti attendevano l’aggiornamento.
Nonostante ciò, i mercati europei si sono comportati molto bene, almeno finora. Milano comanda la classifica delle principali borse UE con un convincente +0,95%, anche se Londra performa addirittura meglio (circa +1,4%).
In Asia, negative le piazze di Shanghai e l’indice Nikkei di Tokyo, mentre chiudono in positivo l’Hang Seng di Hong Kong e il Kospi coreano.
Criptovalute in verde, con le top 2 bitcoin ed Ethereum che si attestano rispettivamente a 30.800 e 1880 dollari. Dando invece uno sguardo alle principali altcoin, molto bene Polkadot DOT e Tron TRX. Attenzione: i dati riportati potrebbero cambiare anche di molto a pochi minuti dalla pubblicazione.
Torniamo al tema principale e scopriamo com’è andato il CPI. Le previsioni ipotizzavano lo 0,3% MoM (Month over Month), che corrisponde al 3,1 percento annuo. I dati ufficiali ci dicono che il dato MoM è pari allo 0,2%, mentre quello YoY si attesta al 3%.
Quanto al Core CPI, privo del costo di alimenti ed energia, siamo al 4,8% YoY (atteso il 5%) e 0,2% MoM (previsioni allo 0,3).
Cosa significa? I dati mostrano un leggero miglioramento rispetto alle attese. Il 3% annuale del CPI è il numero più basso da due anni a questa parte, segno di una certa efficacia delle attuali politiche monetarie. Purtroppo, nonostante sia comunque più positivo delle previsioni, il Core CPI resta abbastanza elevato, il che potrebbe spalancare la porta a un altro aumento ai tassi d’interesse nel prossimo FOMC.
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Che cos'è il CPI?
Immancabili due righe dedicate a che cos’è il CPI, così da aiutare chi non dovesse saperlo o ricordarlo.
Il CPI è un dato che prende vita da un paniere di beni e servizi acquistati dalle famiglie americane. Essi sono molto differenti tra loro: si passa da bevande e cibo a trasporti, assistenza medica e altro ancora. Questo numero è in grado di scattare una fotografia immediata e precisa sulla spesa sostenuta dai consumatori e, di conseguenza, sull’inflazione.
La Federal Reserve basa le decisioni anche sul Consumer Price Index; di conseguenza, è un dato che ogni investitore dovrebbe tenere monitorato.
Il 26 luglio, la FED dovrà decidere se aumentare nuovamente i tassi o proseguire con il momento di pausa. Di sicuro, il dato odierno del CPI avrà un certo peso sulla decisione finale.