Crypto Alpha: Ostium, Alkimiya, Humanity, il best off della settimana
Di Daniele Corno
Dal video in esclusiva per i nostri abbonati Alpha e Ricercatore sul canale Youtube, ecco il best of dei migliori Crypto Alpha della settimana

Ostium protocol
Mentre il settore crypto si interfaccia con la finanza tradizionale, sono molteplici i nuovi protocolli che mirano a fornire servizi ibridi, capaci di coinvolgere utenti di ambedue i mondi.
Tra i molteplici nomi, nel nostro Alpha settimanale l’attenzione si è concentrata su Ostium Protocol. Per coloro che ricordano la DeFi summer del 2021, Ostium si presenta in maniera simile a Gains Network.
Si tratta infatti di un Perpetual DEX sviluppato su Arbitrum, layer 2 di Ethereum, il quale consente il trading di asset sintetici con una leva fino a 100x.
Grazie infatti ad un duplice sistema di oracoli, in parte proprietario ed in parte appoggiato a Chainlink, Ostium consente il trading di crypto, indici azionari, ETF, azioni, commodities e forex.
La liquidità sottostante viene gestita attraverso il vaults OLP, simile per il ragionamento – ma non per la composizione – a GLP di GMX. In OLP, gli utenti possono fornire liquidità tramite USDC e partecipare al mercato come controparte dei trader presenti sulla piattaforma.
La piattaforma è attualmente in una fase embrionale, con un sistema a punti per fornire un incentivo ai partecipanti di mercato. Con poco più di $70 milioni di TVL il protocollo è nel pieno di una fase di espansione, non ovviamente esente da rischi.
Alkimiya
Nel mercato, vista la vastità di prodotti offerti dalla DeFi, c’è chi sta lavorando alla tokenizzazione di risorse “intangibili“.
Tra questi spicca Alkimiya. Il progetto punta a trasformare in asset finanziari veri e propri i guadagni futuri di chi mantiene in vita le blockchain, come miner e validatori.
L’idea è semplice ma ambiziosa: creare mercati dove si possono comprare e vendere anticipatamente le entrate attese da attività come il mining o la validazione dei blocchi.
Il cuore del protocollo sono i cosiddetti Silica Contracts, che permettono ai produttori di blocchi su reti come Bitcoin, Ethereum o anche Layer 2 come Base, di monetizzare in anticipo i propri flussi di cassa.
Ciò permette agli investitori di ottenere l’accesso a una nuova forma di rendimento, scommettendo sull’andamento delle fees future della rete.
Il protocollo è live sulla Mainnet di Ethereum e su Base, il Layer 2 di Coinbase. Ancora nelle sue prime fasi, Alkimiya ha già raccolto più di $7 milioni da investitori come Coinbase Ventures, Circle e 1kx.
Humanity Protocol
Il terzo protocollo invece, vanta tre round di finanziamento per una raccolta capitali per $50 milioni di dollari e una valutazione di $1.1 miliardi. Dietro a questi round, sono presenti nomi rilevanti nel settore, come; Pantera Capital, Jump, Blockchain.com, Animoca Brands e Sandeep Nailwal, il fondatore di Polygon.
Si tratta di Humanity Protocol, una dapp che si propone come soluzione innovativa per distinguere gli utenti reali dai bot, senza sacrificare la privacy.
Per farlo, il protocollo utilizza la scansione del palmo della mano insieme alla tecnologia zero-knowledge, verificando quindi l’identità senza raccogliere dati sensibili degli utenti.
Con l’obiettivo di fornire un’identità digitale decentralizzata e sicura, che possa integrarsi con Dapp, giochi, sistemi di airdrop e di governance on-chain.
Attualmente in fase di testnet, il protocollo dichiara milioni di utenti registrati, ed è possibile interagire direttamente attraverso il sito ufficiale.
Questo articolo è un estratto del nostro Crypto Alpha settimanale, disponibile tutti i sabati per i nostri abbonati.
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