Crypto.com sotto accusa per movimenti di criptovalute sospetti
Di Davide Grammatica
Crypto.com avrebbe accidentalmente inviato 400 milioni di dollari in ETH a un wallet del CEX concorrente Gate.io, poco prima che questo mostrasse le documentazioni sui propri asset
Il caso Crypto.com
L’exchange Crypto.com, a seguito dello scandalo FTX, è finito anch’esso al centro dell’attenzione. Secondo il ceo Kris Marszalek, il CEX avrebbe accidentalmente inviato 400 milioni di dollari in ETH (320mila, per la precisione) a un wallet del concorrente Gate.io, poco prima che questo mostrasse le documentazioni sui propri asset.
L’episodio, accaduto lo scorso 21 ottobre, non fa quindi che aumentare i sospetti verso gli exchange, in un momento in cui la loro trasparenza è messa in discussione.
“Doveva essere un trasferimento a un nuovo cold wallet, ma è stato inviato a un indirizzo esterno nella whitelist”, ha dichiarato Marszalek, nelle ultime ore. “Abbiamo lavorato con il team di Gate, e i fondi sono stati successivamente restituiti, con tanto di implementazione di nuovi processi e funzionalità per evitare che lo scenario si ripresenti”.
E, in effetti, Gate.io ha realmente restituito i fondi qualche giorno dopo, con tanto di ribilanciamento causato dal leggero aumento di ETH, in questo caso 285mila. Lo stesso Crypto.com, d’altra parte, avrebbe presentato la documentazione in merito alle proprie riserve il 12 novembre.
Da allora, il token CRO ha subito una ha subito un calo di oltre il 50%, ed è evidentemente anche soggetto a una speculazione figlia del FUD (Fear, uncertainty and doubt).
La crisi degli exchange
Marszalek ha cercato di placare le acque mostrando alcune “prove” sull’assenza di fondi di Crypto.com tra le riserve di Gate, ma la faccenda non sembra per nulla chiusa.
A maggior ragione, se si pensa che questa rivelazione arriva pochi giorni dopo che uno dei primi exchange al mondo ha dichiarato bancarotta. FTX, infatti, ha subito una catastrofica “bank run”, figlia di pratiche amministrative poco trasparenti, ponendo fine al mini-impero del ceo Sam Bankman-Fried.
E Crypto.com, avendo molti elementi in comune con FTX, come la propria promozione dell’immagine e una forte identità, è finito ad aver perso credibilità tra gli utenti, per quanto riguarda l’affidabilità.
Il ceo di Binance, Changpeng Zhao, come per FTX, non si è quindi fatto perdere l’occasione di intervenire anche sul caso Crypto.com, suggerendo di stare alla larga da exchange che “spostano grandi quantità di criptovalute tra di loro”.