Dencun Ethereum: analisi dei layer-2

Di Gabriele Brambilla

Sono passate due settimane dall'aggiornamento Dencun della blockchain Ethereum. Come si stanno comportando i principali layer-2? Lo scopriamo nel focus on di oggi

Dencun Ethereum: analisi dei layer-2

Introduzione al focus on

A distanza di due settimane da uno degli aggiornamenti più attesi nella storia di Ethereum, analizziamo la situazione e l’impatto di questo evento.

Sapevamo dal principio che Dencun sarebbe stato un big deal per diversi motivi. Oggi, seppur siano passati pochi giorni dall’integrazione, possiamo già toccare con mano gli effetti sull’intero ecosistema.

L’analisi che segue tratta alcuni dei punti più importanti da tenere d’occhio, soprattutto per quanto riguarda i principali layer-2 del network. Ecco quindi che vedremo come sono cambiati i volumi, il numero di transazioni e, fondamentale, l’ammontare delle gas fee.

Prima di procedere faremo un breve ripasso su Dencun, giusto per interpretare i dati al meglio.

Questo focus on è stato pubblicato in esclusiva sulla nostra newsletter Whale Weekend del 29 marzo 2024. Iscriviti per non perdere articoli inediti, analisi, news della settimana e tanto altro ancora!

L'aggiornamento Dencun di Ethereum

Come abbiamo anticipato, l’update Dencun era molto atteso dall’intero panorama crypto.

Sappiamo che Ethereum ha come obiettivo quello di diventare un settlement layer scalabile e sicuro. Anzi, dovremmo dire che l’idea è essere il migliore in assoluto.

Però, questo ambizioso traguardo si scontra con la realtà e i limiti della blockchain stessa. Quando Ethereum era ancora un network Proof-of-Work, ancor più costretto rispetto a oggi, il team di sviluppo iniziò a ragionare sulle possibili soluzioni per crescere ed eliminare tutte le problematiche del caso.

Di fatto, si voleva mantenere un’ottima sicurezza, migliorando contemporanemente le prestazioni. Ci si scontrava quindi con l’onnipresente Trilemma, spiegato tempo addietro proprio dal co-founder di Ethereum Vitalik Buterin.

Per farla molto breve, tre elementi compongono questo problema: sicurezza, scalabilità e decentralizzazione. Per anni, fior di ricercatori hanno sbattuto la testa contro il muro (speriamo non letteralmente) per trovare una soluzione che garantisse tutti questi elementi.

Sì perché solitamente la sicurezza tende a sacrificare la scalabilità (e viceversa). Oppure, elevate performance mettono in difficoltà il concetto di decentralizzazione, ma pure la sicurezza… e via dicendo.

Per esempio: Bitcoin è un network super sicuro e decentralizzato, ma non scalabile. E infatti ricorre a Lightining Network per migliorare le performance. Ethereum non è da meno, perché le performance sono sempre state un punto debole, che nei momenti di carico comporta elevate fee e lunghi tempi di attesa. Da queste considerazioni prese il via il lungo percorso che ha reso il network Proof-of-Stake, fino ad arrivare alla tappa importante di due settimane fa.

Dopo anni di studi e sviluppi, si è concordato che la miglior soluzione di scalabilità Ethereum sta nei layer-2. In questo modo, la rete principale può garantire una robusta sicurezza e un buon grado di decentralizzazione, mentre i L2 puntano alle performance. Ma c’è di più: essendoci svariati layer-2, ognuno di essi può sperimentare nuove soluzioni che, se di successo, rendono Ethereum una struttura migliore.

Veniamo quindi a Dencun e all’attesissima funzione del Proto-Dansharding. Si tratta della soluzione concepita per mettere i L2 rollup in condizione di lavorare in maniera efficiente e a costi ridotti (cosa che in precedenza non accadeva). Ethereum ora ha uno spazio, chiamato shard, dedicato interamente ai rollup layer-2. Grazie a questa soluzione, la data availability per gli utenti di questi network è garantita e le performance possono prendere il volo, a beneficio soprattutto dei costi in gas fee, prima estremi.

Per comprendere nel dettaglio tutto ciò che riguarda questo aggiornamento, leggi il nostro super focus su Dencun. Qui vengono trattati tutti i punti, incastrando i tasselli del puzzle di un argomento molto complesso, ma reso il più semplice possibile. Proseguiamo con i dati.

"Dencun apporta al network grandi cambiamenti e miglioramenti"

Quali L2 integrano Dencun?

L’upgrade rende disponibili i BLOB ai layer-2 del network. Molte soluzioni di questa categoria hanno prontamente integrato l’aggiornamento per poter sfruttare le potenzialità proposte.

Spiegati in due righe e nella massima semplicità, i BLOB (Binary Large OBjects) sono un importante concetto nel mondo dell’informatica e riguardano l’archiviazione di dati come file multimediali, documenti e via dicendo. Il Proto-Danksharding, introdotto due settimane fa, offre la possibilità ai layer-2 di utilizzare i BLOB per dar loro una scalabilità maggiore (temporanea). Le transazioni diventano più efficienti e i costi si riducono.

Tra gli attori che stanno già impiegando i blob troviamo Arbitrum e Optimism, due dei principali L2 di Ethereum, da tempo sulla scena. A essi si affiancano realtà come Base (creato dall’exchange Coinbase), StarkNet, zkSync e Zora.

Tra questi, Base è il network che ha fatto parlare di più e saranno proprio i numeri a raccontarcelo. Scopriamo quindi come sono cambiate le transazioni e i volumi sui principali L2.

"Abbiamo analizzato principalmente Arbitrum, Optimism, Base e zkSync"

Transazioni e volumi dei principali L2

Per analizzare i dati ci siamo avvalsi di Dune Analytics, tra le più celebri e valide piattaforme per lo studio di tantissime metriche del mondo blockchain. Inoltre, ci siamo appoggiati anche a qualche altro portale altrettanto ricco di informazioni. Abbiamo inserito anche degli screenshot, ma ti invitiamo a cliccare sui link che troverai per andare direttamente alla dashboard e avere accesso a dati più freschi e aggiornati. Fatta questa premessa, iniziamo!

Come primo dato, diamo uno sguardo a un grafico di base e qualche metrica sullo stato di Ethereum prima e dopo il 13 marzo, data dell’aggiornamento oggetto di questo focus on.

Ethereum vs Layer-2

Questo grafico illustra il rapporto tra le transazioni avvenute su mainnet Ethereum e i suoi layer-2. Come possiamo notare, il trend è già da tempo a favore di questi ultimi, in continua crescita a discapito della chain madre; ma in realtà è proprio questo l’obiettivo finale dell’ecosistema, perché il layer-1 conserva il ruolo importantissimo di struttura di base, senza cui i L2 non potrebbero in alcun modo esistere.

Dal 13 marzo, i L2 hanno guadagnato ulteriori punti, passando da un rapporto 70:30 a circa 80:20.

Scomponiamo quanto appena osservato grazie al grafico che segue, preso dalla dashboard di obchakevich:

Transazioni layer-2

In senso orario, partendo da in alto a sinistra, vediamo nel dettaglio il numero di transazioni prima e dopo Dencun avvenute su Arbitrum, Base, zkSync e Optimism. I differenti colori aiutano a distinguere il pre e post aggiornamento.

Questa fotografia, aggiornata al 24 marzo, è di forte impatto: tutti i layer-2 hanno mostrato dei segnali di crescita rispetto ai dieci giorni precedenti. Se zkSync non brilla, ma comunque cresce, ci pensano Optimism e soprattutto Base a far vedere i muscoli.

Il L2 di Coinbase è stato il protagonista indiscusso di questo breve post Dencun. A testimonianza di ciò, oltre alla transazioni appena viste, ecco un grafico sugli utenti attivi della chain:

utenti attivi Base

Sviscerando qualche numero, pre Dencun gli utenti attivi giornalmente su Base erano in media 69.263; post Dencun, il dato è salito a 288.563: +316,6%, impressionante. L’All-Time High di questo dato è arrivato addirittura a 855.000!

L’utente amajid ha creato una dashboard su Dune Analytics che misura proprio l’impatto del recente update su questo layer-2: dalle un’occhiata perché ne vale la pena.

Perché tutto questo movimento attorno a Base? Semplice: pochi giorni dopo l’update, DL News riportava che le transazioni su questo L2 erano inferiori del 99% rispetto alla mainnet e del 98% contro Arbitrum. L’incremento folle di movimenti ha portato in un paio di giornate a delle gas fee persino più elevate rispetto al pre Dencun, dovute all’altissima attività. E del calo dei costi ne ha beneficiato pure la DeFi, come mostra il grafico che segue, preso in prestito da DefiLlama.

DeFi Base

Cosa possiamo dire? Dencun ha dato una spinta non indifferente all’ecosistema di Base, portandolo a quasi 1 miliardo di dollari di TVL.

Del tema gas fee ne parleremo meglio nel prossimo paragrafo. Ora vogliamo dare spazio a un grafico proveniente da Artemis Terminal. Esso rappresenta il totale dei dollari locked negli smart contract delle chain Arbitrum, Base, Linea, Optimism e zkSync.

TVL L2

Notiamo che l’incremento di questo valore era già in essere da ben prima di Dencun. Interessante la perdita di capitali da Arbitrum, accompagnata al tempo stesso dalla crescita di Base. Al 26 marzo, il valore complessivo su queste chain ammonta a 5,6 miliardi di dollari. Il giorno prima di Dencun, esso era di 5,5, mentre a inizio anno ammontava intorno ai 4 miliardi.

Estendendo l’osservazione a tutti i rollup, il risultato non cambia: la tendenza era già in crescita prima di Dencun, ma è assai probabile che l’update abbia giocato un ruolo chiave nella creazione di questo trend.

Osserviamo il grafico che segue (fonte L2BEAT) e vediamo come negli ultimi 90 giorni si sia passati da meno di 20 miliardi di TVL a oltre 35 (aggiornamento al 26/03). Oltre alle strutture che abbiamo visto finora, e che osserveremo anche più avanti, in questo dato rientrano soluzioni ben note come StarkNet, dYdX, Polygon zkEVM e Scroll.

Transazioni e volumi dei principali L2

Andamento delle gas fee sui L2

Ok, entriamo nel mondo delle gas fee e misuriamo l’impatto di Dencun su questo dato da sempre molto delicato. Ma prima, diamo uno sguardo agli address attivi giornalmente su Arbitrum, Optimism e Base (fonte Artemis Terminal).

address layer-2

Cosa ci dice l’immagine qui sopra? Quello che già abbiamo notato anche con altri parametri: interesse crescente, soprattutto su Base (impressionante il picco in concomitanza con l’update). L’aumento degli unique address giornalieri è sinonimo di maggiore attività in tutte le sue forme. Questo aspetto condiziona direttamente le gas fee ed è per questo che abbiamo voluto mostrarlo per introdurre l’argomento.

Sempre grazie a obchakevich, osserviamo gli ETH pagati sui quattro L2 protagonisti dell’analisi:

ETH gas fee sui layer-2

Nel complesso, possiamo osservare che l’aggiornamento ha avuto un impatto positivo in termini di ETH sborsati in gas fee, soprattutto per quanto riguarda Arbitrum e zkSync. Anche Optimism dà segnali di miglioramento, anche se meno evidenti rispetto ai due network appena citati. Base va invece controtendenza, ma il motivo già lo sappiamo: l’enorme crescita degli utenti (e delle transazioni) ha automaticamente fatto aumentare estremamente il totale di gas fee pagate.

Visti così però, questi dati ci dicono qualcosa di non chiaro e che può creare confusione. Come utenti e investitori, oltreché analisti, ci interessa capire l’impatto di Dencun anche sulla singola transazione. Scopriamo quindi il costo medio per singola operazione, tenendo sempre in mente lo spartiacque del 13 marzo. Lo facciamo grazie al grafico Dune di BNB Chain.

gas fee L2 Ethereum

L’impatto dell’update sui L2 di cui abbiamo discusso finora è lampante, un vero e proprio crollo dei costi dall’implementazione di Dencun.

Chiudiamo con un confronto (qui sotto) dei numeri sulla median gas fee, offerto da 21.co. Anche qui notiamo la differenza estrema tra gli ultimi 30 giorni precedenti l’update e le ultime 24 ore (aggiornamento al 22 marzo).

Andamento delle gas fee sui L2

Conclusioni

L’impatto dell’aggiornamento Dencun è rilevante, ma sappiamo che il percorso di miglioramento e sviluppo deve ancora proseguire.

Certamente possiamo essere felici di questa novità e dei benefici che ha portato, mettendo i layer-2 in condizioni migliori per poter fare ciò per cui sono nati. Restano però tanti aspetti che necessitano di lavoro e il calendario dei futuri update è fitto.

Continueremo a osservare le evoluzioni di questo network, nonché quelle dei competitor come Solana.

Chiudiamo con un nostro video di approfondimento sui L2, utile per comprendere meglio come funzionano e perché esistono.

Grazie per averci letto, alla prossima!


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