FRAX: $10 milioni di investimento in WLFI di Trump, la proposta
Di Daniele Corno
Sul forum di FRAX si discute di un possibile investimento nel token WLFI, supportato da Donald Trump: una proposta da $10 milioni di dollari

Un investimento per una partnership strategica
Sul forum di Frax Finance è stata pubblicata una proposta “Temp-Check” per investire un totale di $10 milioni di dollari in WLFI, il progetto DeFi supportato dal presidente Donald Trump.
Con l’obiettivo di attuare una partnership strategica, il primo passo sarebbe un investimento da $5 milioni, il cui successo o meno, determinerà un secondo round di ulteriori $5 milioni.
New governance proposal was just posted 👀 🇺🇸 @worldlibertyfi https://t.co/gGTbl4owWd
— Frax Finance ¤⛓️¤ (@fraxfinance) January 22, 2025
Con la salita al potere del nuovo presidente e di un congresso pro-crypto, la proposta mira ad ottenere potere di governance, seppur contenuto, ed una maggior visibilità sfruttando WLFI. I legami con Trump da parte di Frax non sono nuovi. In precedenza infatti, Stephen Moore, ex consigliere di Donald Trump è stato CEO di Frax Finance.
Tra gli obiettivi presenti nella proposta vengono citati:
- Crescita della visibilità di Frax Finance
- Integrazione di frxUSD su WLFI
- Garantire un potere di governance su WLFI
- Profitti generati da un apprezzamento del token WLFI
DeFi Made in USA e opinioni contrastanti
La proposta presentata mira ad integrare FRAX all’interno dell’ecosistema DeFi MADE IN USA, visto come una priorità dal nuovo presidente. Ciò finora presentato, è tuttavia in fase di validazione, sottoposto ad un check da parte della community prima di concludere la proposta e metterla ai voti.
La community ha risposto con opinioni contrastanti, tra il supporto della proposta e dei netti NO! Tra le principali opinioni contrastanti ci sono dubbi sull’importo da investire, considerandolo rischioso vista la capitalizzazione di WLFI, considerata eccessiva.
L’importo ridotto rispetto alla cap di WLFI, garantirebbe un limitato potere di governance ed inoltre, esporrebbe FRAX a fattori esterni da una neutralità politica.
Tra le principali preoccupazioni risulta invece una forte pressione di vendita su FXS, il token del protocollo, il quale sulla notizia ha reagito con un -10%, con performance nel 2024 pari ad un -67%, indicando una forte debolezza sul token primario dell’ecosistema.
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