La SEC colpisce ancora

OpenSea sotto attacco

La citazione al secondo capitolo della saga di Star Wars era doverosa quanto scontata: la SEC ha davvero colpito ancora. Questa volta a finire nel mirino della Commission statunitense è OpenSea, uno dei principali marketplace di NFT. Che cos’è accaduto?

A rivelare i dettagli Devin Finzer, CEO di OpenSea. Finzer ha raccontato su X di aver ricevuto un Wells Notice direttamente dalla SEC. Per chi non sapesse di cosa si tratta, il Wells Notice è un avviso che anticipa la volontà della Securities and Exchange Commission di avviare un’azione nei confronti di una determinata realtà. Insomma, è l’inizio dei problemi.

La SEC ritiene che gli NFT siano… provate a indovinare… security! Questo fatto è l’ultimo di una lunga serie che, a dirla tutta, ha ormai assunto tratti tragicomici; Gary Gensler e colleghi stanno provando a far rientrare nella definizione di security qualsiasi cosa a eccezione di bitcoin… che siano dei massimalisti? OpenSea sarebbe quindi una piattaforma che offre illegalmente la possibilità di fare trading su questa tipologia di prodotti.

Tra i nomi finiti inviaschiati in vicende con questa istituzione troviamo giganti come Coinbase, Binance e Kraken. Per non parlare di coin e token. Le battaglie legali sono in corso e promettono di tenerci incollati davanti alle notizie per lungo tempo.

Di recente la Commissione ha incassato un brutto colpo che ha messo fine alla vicenda con Ripple dopo anni passati tra le aule dei tribunali.

Finora però non ci si era mai spinti ad attaccare una realtà dedicata al mondo dei token non fungibili. Secondo Finzer, in questo modo si danneggiano soprattutto gli artisti e creator che usano quotidianamente la piattaforma per condividere le proprie opere, dando vita a un vibrante ecosistema. Che dire, siamo solo agli inizi: anche OpenSea ha promesso di dare battaglia.

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