MiCA: rinviato il voto del parlamento Ue sulla legge crypto
Di Davide Grammatica
Il voto finale del parlamento Ue sul MiCA, il regolamento dei mercati crypto in Europa, è stato rinviato ad aprile, bloccando il processo di attuazione
Il parlamento Ue rinvia il voto sul MiCA
A febbraio sarebbe dovuto essere approvato al parlamento Ue il Markets in Crypto Assets (MiCA), il regolamento dei mercati crypto in Europa, ma nelle ultime ore è stato rinviato ad aprile. Così, è stato bloccato il processo di attuazione insieme a quello del Regolamento sui Trasferimenti di Fondi.
Il ritardo è stato definito “tecnico” e, molto probabilmente, causato da problemi di traduzione del fascicolo di oltre 400 pagine, da rielaborare per ognuna delle 24 lingue ufficiali del blocco europeo.
Già a novembre 2022 ci fu un primo rinvio della seduta plenaria del parlamento, e oggi ne arriva un secondo sulla scia delle stesse problematiche, che sembrano a quanto pare ostacolare la regolamentazione atta a domare quello che i politici chiamano il “selvaggio west delle criptovalute”.
Il MiCA punta a supervisionare il settore delle criptovalute nella sua totalità, e stabilisce le regole per le società che offrono servizi crypto nonché per la corretta emissione delle stablecoin.
Il futuro delle regolamentazioni crypto in Europa
Con il voto posticipato, i regolatori finanziari europei dovranno quindi attendere ancora a lungo prima di poter iniziare a redigere le regole di attuazione.
Solo all’approvazione finale, infatti, organismi come la European Securities and Markets Authority e la European Banking Authority avranno la possibilità di redigere gli standard tecnici sul MiCA, con un tempo limite che oscilla tra i 12 e i 18 mesi.
Il MiCA, come si accennava, non è l’unico regolamento che è stato rinviato al giudizio del parlamento. Assieme a lui c’è infatti anche il Regolamento sui Trasferimenti di Fondi (TFR), che dovrebbe essere attuato in tandem con il regolamento sulle crypto, e che richiederà che i trasferimenti di criptovalute includano informazioni sui sugli utenti per entrambe le parti in gioco di una transazione.
Nello stesso tempo, i singoli paesi europei stanno spingendo da soli per una regolamentazione più rigorosa del settore, in vista del MiCA, ma soprattutto a seguito di un anno particolarmente turbolento per i mercati crypto. In Italia la regolamentazione delle “crypto-attività” è stata approvata con l’ultima legge di bilancio, ma anche altri paesi, come la Francia, si sono mossi per l’implementazione di licenze obbligatorie per le società crypto nel 2023.
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