Nft su Bitcoin: il trend Ordinals non si ferma
Di Davide Grammatica
Il numero di Ordinals su Bitcoin ha superato il mezzo milione, e con loro i progetti che migrano le proprie collezioni sulla rete BTC, per un trend che sembra solo all’inizio
Il successo degli NFT su Bitcoin
Nelle ultime ore, il numero delle “Ordinals Inscriptions”, ovvero gli NFT sulla rete Bitcoin “inscritti” sui singoli satoshi, ha superato il mezzo milione.
Più precisamente 550mila, una cifra spinta dalla migrazione delle più famose collezioni sulla rete, e che contestualmente ha fatto segnare un nuovo ATH per quanto riguarda le commissioni: 9,28 BTC in un solo giorno, secondo Dune Analytics.
Indice
Bored Ape Yacht Club su Bitcoin
Tra tutti i progetti sbarcati su Bitcoin, il più significativo è sicuramente la collezione Bored Ape Yacht Club (BAYC), con 10mila “Bitcoin Apes” inscritti (o quasi, questione di tempo), e per cui sarà necessaria una spesa di un milione di dollari in commissioni.
Un progetto “clone”, si badi, e che quindi non ha nulla a che vedere con l’originale sulla rete Ethereum, ma che comunque apre nuovi orizzonti sulla chain movimentando il mercato NFT generale.
Alcuni proprietari di BAYC sono arrivati a temere che le copie dei loro NFT vengano scambiate su BTC, ma da questo punto di vista, la proprietà delle opere digitali non è certo messa in discussione, visto che chiunque può verificarla on-chain. Anzi, nulla esclude che, per quanto “copia”, non possa attribuire agli originali un valore ancora maggiore.
Il prezzo minimo per un “Bitcoin Apes” è di 0,0101 BTC su Ordinals Wallet, mentre il prezzo si aggira sui 0,21 ETH su Ordinals Market. Il confronto con l’originale Bored Ape Yacht Club, ovviamente, non regge: su Ethereum, e quindi su marketplace come Opensea, il prezzo base di un BAYC è di 57,5 ETH.
E fa quasi impressione (per alcuni potremmo dire “terrore”) constatare come dei 466GB di dati che costituiscono la blockchain di Bitcoin, ormai un Giga consista in immagini di scimmie.
Il dibattito sugli Ordinals
Sul fatto che questo sia un bene o un male, come abbiamo avuto modo di verificare in approfondimenti precedenti, la questione è ancora aperta. Se per qualcuno, infatti, ciò rappresenterebbe solo uno spreco, per altri l’aumento delle transazioni dovute agli Ordinals rappresenta un aiuto per incrementare la protezione e la sicurezza della rete, dando ai miner un’entrata aggiuntiva per guadagnarsi i premi dei blocchi.
In un certo senso, quindi, progetti come “Bitcoin Apes” potrebbero addirittura paradossalmente rappresentare (per alcuni) una soluzione in vista dell’interruzione dei premi in esaurimento per il 2140, data in cui non verranno “minati” più blocchi per costituzione stessa di Bitcoin. Tra l’altro, bisognerebbe tenere in considerazione come la maggior parte delle “inscription” siano basate su testo, e non siano JPEG.
La mossa di Magic Eden
Un’altra spinta per tutto l’ecosistema NFT su Bitcoin giunge invece dal marketplace Magic Eden, che recentemente ha integrato una piattaforma ad hoc per gli Ordinals.
“Siamo già una piattaforma multi-chain, e crediamo che l’aggiunta di Bitcoin ci collegherà a una vasta community di utenti e a un mercato di oggetti da collezione in rapida crescita, rappresentato dagli Ordinals”, ha dichiarato Zhuoxun Yin, coo e co-fondatore di Magic Eden. “E partecipare anche al mercato attivo sulla rete BTC non fa che assecondare la nostra visione”.
Fino ad ora, Magic Eden ha supportato il trading di NFT su Solana, Polygon e aggregati basati su Ethereum, ed è finanziato da grandi aziende quali Paradigm, Sequoia, Coinbase Ventures o Solana Ventures. Conta oltre 22 milioni di visitatori mensili unici e oltre 100mila wallet che si connettono quotidianamente alla sua rete.
Il percorso intrapreso da Magic Eden, inoltre, potrebbe risultare fondamentale per gli utenti meno esperti, essendo la rete Bitcoin meno accessibile dalla maggior parte degli utenti, soprattutto in tema sicurezza.
E a questo scopo il lancio integrerà anche due wallet non-custodial, Hiro e Xverse, in modo che gli utenti possano elaborare le transazioni.
“L’ecosistema Bitcoin NFT è molto nuovo, e molti degli strumenti esistenti oggi mancano di solide misure di sicurezza“, ha affermato Yin. “Vogliamo entrare nel mercato con un occhio di riguardo a sicurezza e a trasparenza, sfruttando al contempo il nostro marchio in modo che le persone possano sentirsi al sicuro quando scambiano i loro Ordinals, allo stesso tempo consentendo all’ecosistema di prosperare”.
Per il lancio della beta del “Bitcoin Marketplace”, Magic Eden ha selezionato 13 raccolte con cui collaborare, tra cui Taproot Wizards, Inscribed Pepes e Bitcoin Bandits, solo per citarne alcuni. Sono state le prime ad essere “incritte”, e vantano alcune delle community più attive, oltre ad essere pionieri del mondo Ordinals e della cultura Bitcoin.
Le prospettive del settore NFT
Nel futuro più prossimo, questi Ordinals saranno disponibili allo scambio sul marketplace, mentre a lungo termine potrebbero esserci anche nuovi casi d’uso su nuove chain. Il tutto nonostante il bear market, che a quanto pare non sembra aver fermato lo sviluppo e la crescita del settore.
Il mercato complessivo degli NFT, in generale, continua a crescere, e come sotto-settore si sta adattando sempre più al mercato retail. Ormai, arrivati in un momento di maturità della tecnologia NFT, non si può più negare che la domanda per artefatti o oggetti da collezione digitali sia concreta. E anzi, di grandi prospettive, potendo trovare gli NFT uno spazio di primo piano nella cultura di massa a livello mondiale.
Il passo fondamentale, da questo punto di vista, sarà piuttosto la conquista del mercato mainstream, ancora restio ad adottare la tecnologia dei non-fungible-token.
Tuttavia, come abbiamo modo di constatare, il settore è in evoluzione costante (e soprattutto veloce). Marchi di primo piano, come Starbucks, Adidas e Nike hanno lanciato iniziative importanti per implementare gli NFT nei loro servizi, per non contare i settori del lusso o dell’intrattenimento, come Gucci o Netflix.
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"Arrivati in un momento di maturità della tecnologia NFT, non si può più negare che la domanda per artefatti o oggetti da collezione digitali sia concreta"