Signature Bank: accuse di riciclaggio prima della chiusura
Di Davide Grammatica
La banca pro-crypto Signature Bank, poco prima della sua chiusura, sarebbe stata sotto indagine della SEC per riciclaggio di denaro.
Le indagini su Signature Bank e riciclaggio
Il Dipartimento di Giustizia degli Usa (DOJ), secondo indiscrezioni rilasciate da Bloomberg, avrebbe indagato in merito alle misure adottate da Signature Bank per prevenire forme di riciclaggio di denaro effettuate da parte dei suoi clienti.
L’autorità era particolarmente preoccupata dal fatto che la banca stesse adottando o meno misure preventive necessarie per monitorare le transazioni, il tutto per migliorare la ricerca di “segni di criminalità” e controllare adeguatamente i titolari dei conti.
Nel loro complesso, le indagini avvenivano precedentemente al crollo di Signature, terza tra le realtà del sistema bancario americano ad essere fallita dopo Silverbank e SVB. Ma non solo: anche la Securities and Exchange Commission (SEC) avrebbe “dato un’occhiata” alla banca, ma non si conosce ancora la natura delle indagini.
Le banche e l’azione delle autorità
Non è chiaro, in effetti, né quando siano iniziate le indagini, né quale effetto abbiano avuto sulla recente decisione delle autorità di New York di chiudere la banca.
Tuttavia sembra una curiosa coincidenza il fatto che i dirigenti avessero affermato come Segnature fosse “finanziariamente forte” solo tre giorni prima che fosse chiusa con la forza. E si badi, senza accuse successive di illeciti, né tantomeno ulteriori azioni intraprese dalla SEC o dal DOJ.
In questo senso, continuano a circolare le voci in merito a un’ipotetico piano più generale delle autorità di regolamentazione, improntato a trasmettere una messaggio anti-crypto molto forte e che andasse a colpire punti nevralgici della rete delle società crypto, a partire da Silvergate Capital.
Le autorità di regolamentazione stesse esamineranno gli eventi che hanno portato al crollo della banca, inclusi i documenti di sicurezza che hanno rivelato la vendita di azioni SVB da parte del ceo dell’azienda Greg Becker e del cfo Daniel Beck, avvenuta due settimane prima della sua caduta.
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