Per il founder di Solana, il futuro è di SOL, nonostante FTX
Di Davide Grammatica
Anatoly Yakovenko, fondatore di Solana, scommette sul futuro della chain, nonostante un panorama delle Layer-1 sempre più competitivo
Il futuro di Solana
Il fondatore di Solana Labs, Anatoly Yakovenko, ha dichiarato recentemente di rimanere ottimista riguardo alle prospettive della blockchain Solana, anche in un panorama sempre più competitivo.
Almeno altre sei blockchain, infatti, sarebbero sulla buona strada per essere lanciate nei prossimi mesi, aggiungendosi ad altre 50 reti Layer-1 già attive. O appena arrivate, come zkSync e Sui.
Per il prossimo futuro si è in attesa per progetti come Scroll, Base (supportato da Coinbase) e Linea (con l’appoggio di ConsenSys), che stanno già interessando numerosi sviluppatori.
E tutti con il capitale necessario per finanziare attività di sviluppo e marketing, nonché potenzialmente tagliare una quota di mercato alle reti esistenti come Solana.
Solana, tuttavia, gode della fiducia nei confronti dei suoi punti di forza tecnici.
“Nessuna rete è veloce, fa tante transazioni o gestisce tanti nodi come Solana”, ha dichiarato Yakovenko, in un’intervista alla stampa. “Penso che siamo ancora abbastanza avanti sul fronte tecnologico, e realtà come Helium stanno addirittura abbandonando le loro velleità Layer-1 in favore di SOL”.
Il progetto crypto Helium, nello specifico, ha dato il via alla sua migrazione su Solana il mese scorso, abbandonando lo sviluppo di una propria infrastruttura Layer-1 in favore di una “casa più stabile”. E anche Render, originariamente su Polygon, si è trasferito a Solana la scorsa settimana, attratto da maggiore velocità e sicurezza.
FTX è ormai il passato
Anche il crollo dell’exchange FTX avrebbe danneggiato solo collateralmente l’ecosistema Solana. Nonostante il fatto che lo stesso fondatore Sam Bankman-Fried fosse un grande sostenitore di SOL, anche tramite grossi investimenti.
In seguito alla crisi aperta da FTX, i dev di Solana hanno sviluppato un nuovo approccio secondo una prospettiva a lungo termine. Solo due mesi dopo il fattaccio, stando a quello che dice Yakovenko, Solana aveva già raccolto circa 800 progetti durante il suo hackathon più grande di sempre, e con sviluppatori che nulla avevano a che fare con l’universo FTX.
Parole confermate generalmente dai numeri. L’attività dei wallet su Solana, infatti, secondo Nansen, è stata la seconda tra tutte le blockchain per il mese di aprile, battendo realtà come Polygon ed Ethereum, e stando dietro alla sola BNB chain.
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