Crypto earn: cos'è, come funziona e rischi

Di Gabriele Brambilla

Tra DeFi e CeFi, i metodi per mettere a rendita coin e token sono svariati. Scopriamo il crypto earn su exchange, tra rischi e opportunità

Crypto earn: cos'è, come funziona e rischi

Introduzione all'earn crypto

Le criptovalute sono asset che possono generare una rendita continua e interessante: oggi scopriamo tutto sull’earn crypto.

L’investitore attento è alla costante ricerca di nuovi metodi che gli consentano di incrementare il portafoglio con poco sforzo. Tra questi, studiare e capire come guadagnare passivamente è un must have.

La rendita passiva non è un miraggio, anzi, si tratta di una modalità operativa messa in pratica da sempre. Le criptovalute non sono da meno e possono lavorare al nostro servizio, creando una certa entrata.

Ovviamente cambia il modo in cui la rendita viene generata. Ad esempio, nell’azionistico potremmo optare verso aziende conosciute per distribuire ottimi dividendi.
Nel nostro settore, il concetto di earn crypto si regge su altri supporti, fra cui il lending e lo stake.

L’articolo che stai leggendo è pensato per fornire una panoramica sulla scena, approfondendo poi l’earn mediante CeFi.

Che cos'è il crypto earn?

In termini semplici, il crypto earn si riferisce alle varie metodologie operative che portano un guadagno nelle tasche del possessore delle criptovalute messe a rendita. Infatti, la traduzione di earn è proprio guadagnare.

A questo punto si apre davvero un mondo ed è difficile rispondere in poche righe a come funziona l’earn di crypto?“. Questo perché il comparto di coin e token è ricco di alternative diverse tra loro ma con il medesimo risultato finale per l’utente: ricevere qualcosa. Tra queste, ecco le principali:

  • Staking di criptovalute: depositando in stake la coin nativa di una blockchain Proof-of-Stake, contribuiamo a rendere il network più stabile e sicuro. Come ricompensa, riceviamo una quota delle gas fee spese dagli utenti che compiono le transazioni.
  • Liquid Staking: una modalità evoluta di stake che permette di mantenere la propria liquidità e utilizzarla per dar vita a strategie multilivello.
  • Lending: presente sia in ambito CeFi che DeFi, il lending è un ottimo strumento di rendita passiva. L’utente può fornire alla piattaforma le proprie criptovalute; queste verranno poi prestate ad altre persone che ne hanno la necessità. Il prestito genera degli interessi in parte destinati a chi ha versato liquidità.
  • Yield Farming: depositando le criptovalute in appositi pool si fornisce la liquidità indispensabile per garantire che la piattaforma stessa funzioni adeguatamente. In cambio si ricevono dei token di liquidità (chiamati LP token) che possono essere messi a rendita in specifici strumenti.

La scelta è quindi ampia e l’investitore può trovarsi in difficoltà. A dettare la decisione finale dovrà essere il proprio ragionamento, considerando tra l’altro la propensione al rischio e il potenziale guadagno.

Come dicevamo, se tutto procede come pianificato e senza intoppi, alla fine si riesce a ottenere una certa rendita passiva crypto. Essa varia da pochi punti percentuale annui a cifre decisamente più elevate.

In questo approfondimento vogliamo però concentrarci su un’area specifica: l’earn crypto su CeFi. Questo perché si tratta di opportunità valide ma non prive di rischi; anzi, spesso l’utente medio sottovaluta i potenziali pericoli, perciò dobbiamo parlarne e fare in modo che ciò non accada.

Vediamo quindi quanto si guadagna con l’earn di criptovalute su exchange. Dopodiché prenderemo in esame i rischi e chiuderemo con un esempio pratico.

Quanto si guadagna con crypto earn?

L’earn crypto può generare interessi decisamente elevati, legati alla tipologia di asset messo a rendita e anche al prodotto specifico offerto dall’exchange.

Solitamente, criptovalute solide e altamente capitalizzate come bitcoin ed Ethereum offrono interessi inferiori rispetto ad alternative meno conosciute. Al contempo, i rischi che derivano dal possesso, seppur presenti, diminuiscono.

Come dicevamo, conta anche il prodotto proposto dall’exchange. Ad esempio, impostando blocchi temporali sempre più lunghi, generalmente aumentano gli interessi a cui abbiamo diritto. Di contro avremo l’impossibilità di prelevare i fondi prima del termine.

Insomma, il crypto earn propone rendite decisamente variabili, così come gli eventuali pericoli.

L’utente più spavaldo porterà probabilmente più guadagni nelle proprie tasche, in virtù del fatto che non avrà problemi ad azzardare un po’.
Il risparmiatore prudente rinuncerà ad APY stellari, a vantaggio di una maggior reattività operativa.

Crypto earn rischi

I pericoli derivanti dall’attività di earn crypto si dividono in due categore: specifici della coin/token; riguardanti la piattaforma. Partiamo dai primi.

Crypto earn rischi coin e token

Per mettere a rendita una criptovaluta dobbiamo acquistarla e detenerla. Perciò, il rischio principale deriva dall’esposizione all’asset.

Conosciamo bene il mondo crypto: la volatilità regna ancora sovrana, soprattutto su altcoin e monete esotiche; tuttavia, anche BTC, ETH e simili non sono immuni da grandi movimenti del mercato.

FInché l’asset sale, non c’è chiaramente nessun problema, anzi, è ancora meglio! Però, nei giorni di ribasso, i nostri fondi possono subire un ridimensionamento sensibile.

Quindi, non acquistiamo una determinata criptovaluta esclusivamente per metterla a rendita. Semmai, giriamo in earn coin e token che abbiamo deciso di detenere per il loro valore intrinseco.

Chiaramente, questo discorso non vale se parliamo di stablecoin, a patto che siano realtà stabili come USDC e USDT. Essendo coperte e legate a un altro asset (solitamente una fiat currency come il dollaro), il valore resta immutato nel tempo.

Passando all’altro rischio legato alle coin, ecco che arriva il fallimento.

Al di fuori di memecoin e shitcoin, le criptovalute sono dei progetti veri e propri. Esse dispongono quindi di ecosistemi, piattaforme, applicazioni e via dicendo.

Come ogni cosa in ambito imprenditoriale, anche una crypto può fallire. Se domani Ethereum diventasse inutile, le persone smetterebbero di utilizzare il network ed ETH varrebbe zero.

Detenere criptovalute comporta quindi il rischio di fallimento del progetto, sia esso dovuto a questioni tecniche o al mancato interesse degli utenti.
Purtroppo gli esempi in questo senso ci sono eccome; bisogna prestare la massima attenzione.

Crypto earn rischi exchange e altre piattaforme CeFi

Passiamo ai pericoli che si nascondono dietro le realtà di finanza centralizzata.

A nostro avviso, la criticità principale sta in un’eventuale crisi di liquidità, fino alla bancarotta dell’azienda.

Il 2022 ci ha fatto assistere a troppe implosioni di exchange e CeFi ritenute solide, tra le prime al mondo. Dovremmo quindi aver imparato la lezione.

Lasciare i fondi depositati su una CeFi è rischioso; in caso di problemi, potremmo non essere in grado di prelevare e tornarne in possesso.

Prima di investire in uno strumento di earn crypto fornito da exchange e simili, valutiamo bene pro e contro. Se poi dovessimo essere convinti, optiamo per aziende solide e più trasparenti possibili.

Un altro pericolo è legato agli attacchi esterni.
Nel corso del tempo è più volte capitato che dei malintenzionati riuscissero ad appropriarsi dei fondi depositati su exchange. Di positivo c’è che solitamente le aziende rimborsano i clienti; ciò non deve però far sottovalutare il rischio.

Anche in questo caso, rivolgiamoci a servizi che fanno della sicurezza un proprio pilastro.

"Tra volatilità, bancarotta ed exploit, i rischi non mancano e vanno confrontati con le opportunità"

Un esempio di earn crypto: Crypto.com

Crypto.com non ha bisogno di presentazioni: exchange solido e conosciuto, tra i primi al mondo, dotato di svariati servizi.

In passato non sono mancate problematiche, fra cui un attacco che causò la perdita di decine e decine di milioni di dollari. Tuttavia, Crypto.com rimborsò interamente la clientela e lavorò per risolvere alla radice la vulnerabilità sfruttata dagli attaccanti. In questo modo, l’exchange dimostrò di essere davvero affidabile.

Crypto.com mette in atto diverse attività per favorire la sicurezza dei fondi, tra cui audit esterni periodici, certificazioni in ambito cybersecurity e un programma di bug hunting tramite la piattaforma Hacker One.

A ciò si unisce un’applicazione mobile un po’ macchinosa ma davvero robusta, dotata di tutte le caratteristiche necessarie a mettere in cassaforte i fondi: autenticazione a due fattori, procedura di whitelisting obbligatoria sugli address crypto destinati al prelievo e assistenza 24/7.

La sicurezza non può mai essere garantita al 100%. In questo caso però possiamo stare piuttosto tranquilli.

Che dire invece riguardo ai fondi?

Dal fallimento di FTX, Crypto.com si è mosso per migliorare la trasparenza verso la propria clientela, comunicando prontamente la situazione riguardo la liquidità della piattaforma. A novembre 2022, l’exchange superò senza alcun problema una bank run nata su informazioni fasulle (ne giravano parecchie nel post-FTX).

I fondi degli utenti sono conservati al sicuro e completamente disponibili. Ciò significa che ogni singolo dollaro depositato è coperto effettivamente da un dollaro.
Se tutti gli utenti di Crypto.com decidessero di rimuovere i depositi contemporaneamente, l’unico problema che risconteremmo sarebbe probabilmente la lentezza della piattaforma nel processare le operazioni.

Teniamo comunque in mente che non c’è alcun fondo assicurativo obbligatorio per legge. L’exchange in questione offre ottimi standard di sicurezza ma non siamo totalmente al riparo dai pericoli.

Il crypto earn dell’azienda offre rendite interessanti su oltre 21 coin e token. Abbiamo la possibilità di optare per depositi flessibili, oppure di bloccare i fondi per un certo periodo di tempo (generando maggiori entrate).

In più, in base ai CRO detenuti (coin nativa di Crypto.com) gli APY vengono boostati.

Nel dettaglio, come fare earn su crypto? Se vuoi rivolgerti a questo exchange, lo spieghiamo nel tutorial di Crypto.com.

Concludendo, possiamo quindi dire che il crypto earn non è privo di rischi. Se decidiamo di farlo, seguiamo due regole:

  • Utilizziamo una piattaforma affidabile per ridurre i pericoli. Crypto.com può essere una buona soluzione.
  • Allochiamo un capitale discreto ed evitiamo folli all-in.

Un esempio di earn crypto: Crypto.com

Crypto earn come funziona: ora lo sai!

Abbiamo imparato qualcosa in più riguardo l’earn crypto, concentrandoci soprattutto sui pericoli, nonché su come ridurli. Opera sempre ragionando su ogni azione e non sottovalutare mai le criticità.

Su questo portale puoi consultare numerosi tutorial e approfondimenti su exchange, CeFi e strumenti per generare una rendita passiva.

Non ci resta che augurarti buona lettura, a presto!


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