Crypto startup: Chi guadagna davvero nella nuova economia?
Di Daniele Corno
Dalla speculazione al valore reale: Quali sono i protocolli DeFi che generano incassi reali nella nuova economia?

Crypto come aziende: Chi guadagna davvero?
Nel cuore più attivo della DeFi sta nascendo una nuova economia: non solo speculazione, ma veri e propri protocolli onchain che generano incassi milionari in modo costante.
Parliamo di piattaforme con volumi d’uso elevati che macinano profitti giorno dopo giorno. DEX, mercati di prestito, piattaforme per lanciare memecoin e terminali di trading stanno guidando questa trasformazione.
In questo articolo analizziamo le startup onchain più redditizie del momento. Vedremo chi guadagna davvero, come funziona il loro business e se anche il token, quando esiste, beneficia di questi risultati.
L’obiettivo è semplice: mostrare che nella crypto economy non esistono solo bolle speculative ed emissioni inflattive, ma anche modelli economici solidi basati su incassi reali.
Questo articolo è stato realizzato da Angelo/Voxam del canale 0xTalks: puoi trovare numerosi contenuti sul loro canale Youtube e sul loro profilo X.
Indice
I protocolli più redditizi del momento
Partiamo dai dati. Escludendo i colossi centralizzati come Tether e Circle, che incassano centinaia di milioni al mese dagli interessi sulle riserve, emergono diversi progetti DeFi con entrate importanti.
Nella classifica degli ultimi 30 giorni troviamo:
- PancakeSwap (22,4% delle entrate totali)
- Hyperliquid (16,7%)
- Axiom (11,6%)
- Pump.fun (7,5%)
- Phantom (4,2%)
Seguono LaunchLab (~3,9%) e Ondo Finance (~1,3%).
Solana si conferma protagonista, grazie ad Axiom e Pump.fun che insieme coprono quasi il 20% delle entrate onchain. Ma il primato assoluto va a PancakeSwap con oltre $108 milioni di dollari incassati in un mese, seguita da Hyperliquid con circa $76 milioni.
Per confronto, Tether ha generato oltre $600 milioni di dollari nello stesso periodo e Circle quasi $200, ma come detto li escludiamo perché operano in modo molto diverso.
PancakeSwap: incassi da record, ma qualche dubbio
PancakeSwap è un DEX storico nato su BNB Chain, oggi presente anche su Ethereum, zkSync, Base e Arbitrum.
Negli ultimi mesi ha visto una crescita enorme nei volumi e nelle revenue, tanto che negli ultimi 30 giorni ha già superato la soglia dei $100 milioni in revenue (La dicitura indica revenue giornaliere, settimanali e mensili).
Numeri notevoli, ma c’è chi sospetta l’uso di wash trading per gonfiare le metriche. Il mercato sembra esserne consapevole: il token $CAKE ha una valutazione più bassa rispetto agli utili annui, segno che qualcosa non convince del tutto.
Oppure, è un’opportunità sottovalutata in attesa di essere riscoperta.
Hyperliquid: volumi alle stelle e buyback massicci
Hyperliquid è un exchange di derivati lanciato nel 2023 su una propria blockchain. Oggi gestisce quasi l’80% del volume onchain nei perpetual swap. Con volumi settimanali intorno ai $50 miliardi di dollari, incassa tra i $60 e i $75 milioni al mese.
Ma la vera particolarità è che il 97% delle fee viene usato per riacquistare il token $HYPE, sostenendo così il prezzo del token in modo diretto. Nei primi 6 mesi, Hyperliquid ha speso oltre $900 milioni in buyback, portando la capitalizzazione di mercato a circa $15 miliardi (FDV ~$45 miliardi).
Il P/E stimato è tra 20 e 60, in linea con le aspettative di crescita. Se i volumi continueranno a crescere e la piattaforma guadagnerà quote ai danni dei CEX, HYPE potrebbe avere ancora margini di salita.
Axiom: un bot per memecoin che fa più revenue di tanti DEX
Axiom è una piattaforma automatizzata per fare trading, soprattutto su memecoin. Nasce su Solana nel 2025 e in pochi mesi ha superato nomi storici del settore come Photon e BullX. A maggio ha generato $13 milioni di dollari in una settimana, più di Pump.fun.
Su base mensile incassa tra i $50 e i $58 milioni. Come? Applicando fee molto alte su ogni trade (fino all’1%), in cambio di velocità ed efficienza. Non ci sono fornitori di liquidità da ricompensare: tutto resta alla piattaforma.
Ma non esiste un token Axiom, almeno per ora. Le fee vanno alla società, che ha pure ottenuto un finanziamento dal celebre Y-Combinator. C’è molta attesa per un eventuale lancio, che potrebbe valorizzare un business già multimilionario. Ma finché il token non esiste, nessun valore torna alla community.
Pump.fun: la macchina delle memecoin si dà un token
Pump.fun è la piattaforma che ha lanciato il boom delle memecoin su Solana. Permette a chiunque di creare un token e scambiarlo subito. Incassa fee dalle operazioni di trading e dalla creazione dei token.
A gennaio 2025 ha superato i $130 milioni di entrate in un mese. Anche oggi rimane tra i top con circa $50 milioni.
A luglio ha lanciato finalmente il token $PUMP, raccogliendo $600 milioni in meno di 15 minuti. Ora gli utenti sperano in una redistribuzione di valore, che finora è rimasto nelle mani della piattaforma.
Pump.fun ha anche alimentato altri progetti come Raydium, che per mesi ha incassato fee indirette. Ma ora i due sono concorrenti, con Pump.fun che ha costruito il suo AMM e Raydium che ha introdotto LaunchLab per rispondere.
Vedremo se $PUMP saprà portare valore reale agli holder o se resterà legato al ciclo delle memecoin.
Phantom: OG di Solana
Phantom è il wallet più usato su Solana, molto apprezzato per la sua semplicità. Monetizza attraverso le fee sugli swap in-app e ha integrato anche il trading di derivati grazie a Hyperliquid.
Negli ultimi 30 giorni ha incassato circa $15 milioni di dollari. Il modello è semplice: rendere tutto comodo e veloce, guadagnando da ogni operazione.
Ma non ha un token, né piani noti per introdurne uno. Le revenue vanno alla società che ha sviluppato il wallet, sostenuta dagli investitori. Al momento, chi lo usa non riceve nulla in cambio se non un buon prodotto.
E gli altri?
Ci sono tanti altri protocolli in crescita che ogni mese si fanno largo tra i più redditizi. Magari li esploriamo nella seconda parte.
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