Grayscale: ritorno di capitale agli investitori?
Di Gabriele Brambilla
Se l'ETF non dovesse andare in porto, Grayscale Investments starebbe valutando delle opzioni per far tornare dei capitali ai propri investitori
Grayscale: piano B se l'ETF dovesse fallire?
Grayscale Investments potrebbe valutare di restituire agli investitori fino al 20% del suo Grayscale Bitcoin Trust’s Capital.
La notizia è comparsa oggi sul The Wall Street Journal e fa riferimento anche alle parole del CEO Michael Sonnenshein. Viene considerata l’ipotesi di un’offerta pubblica d’acquisto; nulla è però deciso e definito.
Il Grayscale Bitcoin Trust’s Capital (ticker GBTC) è un prodotto pensato per investire in bitcoin senza doverlo fisicamente detenere. Si tratta di un fondo chiuso, non scambiabile sui classici mercati in quanto non autorizzato a farlo.
Da tempo, Grayscale è ai ferri corri con la Securities and Exchange Commission (SEC). Quest’ultima è contraria all’emissione di un ETF spot su bitcoin e continua quindi a bocciare le proposte della nota compagnia di investimenti. La situazione è generata a tal punto che le due parti si stanno scontrando direttamente per vie legali.
Se il GBTC diventasse un fondo negoziabile sui mercati, molte più persone e aziende potrebbero avvicinarsi a bitcoin senza passare da exchange crypto, wallet e studi dedicati.
In più, gli attuali investitori nel fondo avrebbero vita più facile. Infatti, non potendo operare direttamente sul mercato, chi possiede quote del GBTC è costretto a venderle a prezzo scontato.
La SEC continua a colpire
La Securities and Exchange Commission continua la sua personale battaglia contro i prodotti derivati su bitcoin.
Grayscale non sta però a guardare ed è determinata a farsi valere fino all’ultimo. Ciononostante, per adesso è la SEC a condurre il gioco. Ripetiamo, solo per ora.
La situazione non è di certo positiva e genera parecchia confusione: come può muoversi un potenziale investitore? Detta francamente, la voglia di investire i propri soldi viene un po’ a mancare.
Nel frattempo, la SEC è in disaccordo anche con la CFTC, la Commodity Futures Trading Commission. Mentre la prima sostiene che Ethereum potrebbe rientrare tra le securities, la seconda ha da poco espresso parere opposto: BTC, ETH e pure la stablecoin USDT sarebbero delle commodities.
Insomma, il 2022 si chiude all’insegna della confusione. Restiamo spettatori, confidando in regole e divisioni dei compiti più chiare e favorevoli per il settore crypto.
Restando in tema, ecco un approfondimento su regolamentazioni e adozione nel mondo… buona lettura!