La Borsa di Zurigo (SIX) e la creazione di un "Exchange" crypto
Di Daniele Corno
SIX, la borsa di Zurigo: la creazione di una piattaforma Europea per il trading di crypto asset, spot e derivati
La creazione di una sede in Europa per il trading di criptovalute
Il gruppo borsistico svizzero SIX sta lavorando alla creazione di una sede Europea per lo scambio di crypto asset. Si tratta di un tentativo di imporsi in un mercato controllato dai vari Exchange, vedi Binance, OKX, Coinbase, Bitfinex.
Grazie alla propria reputazione e alle leggi favorevoli del paese, il gruppo sta valutando di offrire servizi di scambio. Il fine è chiaro: attrarre gli investitori tradizionali, sempre più interessati al settore.
Attualmente in Europa, le principali società finanziarie hanno escluso la creazione di sedi centrali per il trading di crypto asset. Aziende del calibro di Deutsche Boerse e Standard Chartered, hanno introdotto servizi di trading crypto, tuttavia separati dalle loro attività principali.
Il posizionamento degli investitori tradizionali
“Le cryptovalute sono diventate sempre più una classe di asset riconosciuta”, ha detto al Financial Times Bjørn Sibbern, responsabile globale degli scambi di SIX Group, aggiungendo che la società sta valutando la creazione di “una piattaforma in cui possiamo aiutare a facilitare il trading, sia che si tratti di spot sia che si tratta di derivati.”
Dopo l’introduzione sul mercato degli ETF spot Bitcoin ed Ethereum, approvati dalla SEC dopo lunghi dibatti, il mercato ha beneficiato di un enorme afflusso di investitori, interessati a posizionarsi all’interno del mercato crypto.
Da gennaio, in seguito all’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, le istituzioni hanno acquistato oltre 932 mila Bitcoin. Questo corrisponde a circa il 5% dell’intera offerta sul mercato.
Il ruolo della Svizzera
La Svizzera è uno dei Paesi più crypto-friendly in Europa. Vanta infatti leggi specifiche sul trading e sulla custodia di crypto asset e gode di una classificazione ben definita delle varie tipologie di token presenti nel settore.
“Vediamo la tendenza secondo cui sempre più banche e istituzioni globali guardano alle criptovalute“, ha aggiunto Sibbern. SIX gestisce una società di derivati crittografici chiamata AsiaNext con sede a Singapore, in una joint venture con il gruppo giapponese SBI. “Stiamo valutando se fare qualcosa di simile in Europa“, ha detto Sibbern, aggiungendo che la società “potrebbe anche dire che questo è qualcosa che non vogliamo perseguire”.
Resta quindi in dubbio lo sviluppo tangibile di questa nuova infrastruttura, nonostante ciò, l’impegno da parte delle principali istituzioni nello sviluppo di questo ecosistema, mette in luce la continua crescita di interesse da parte della finanza tradizionali e degli investitori pubblici e privati.
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