Thailandia: airdrop di $ 300 in crypto in cambio del voto
Di Davide Grammatica
Il candidato alle future elezioni thailandesi, Srettha Thavisin, ha promesso un airdrop di 300 dollari in crypto in caso di vittoria delle elezioni.
Crypto et circenses
Il capo del partito di opposizione thailandese, Srettha Thavisin, ha promesso un airdrop di 300 dollari in crypto a ognuno dei votanti in caso di vittoria alle prossime elezioni.
Uno “stimolo economico”, per certi versi, ma molto più verosimilmente una furba operazione di marketing.
Nello specifico, l’offerta consisterebbe in 10mila baht thailandesi (circa 300 dollari) in forma di valuta digitale, ma solo nel caso in cui il partito di Thavisin riuscisse a formare un nuovo governo dopo le elezioni previste per maggio.
Per quanto riguarda il candidato, magnate immobiliare del paese, la scusa è proprio quella di offrire dei pacchetti di “stimoli economici”, sulla scorta dei redditi di base, e le criptovalute rappresentano un canale per rendere il processo più veloce e gestibile.
La misura, sempre secondo Thavisin, fornirebbe un certo sollievo economico ai thailandesi, che da anni sono costretti a fare i conti con il dato più alto del debito familiare nel continente asiatico.
“Il nostro paese è stato colpito economicamente negli ultimi otto anni, con meno entrate per la gente e più spese“, ha dichiarato Thavisin, intervistato da Bloomberg. “L’attuale governo ha alimentato questa condizione negli anni, e non è evidentemente la strada giusta, non stimolando in nulla la crescita economica”.
Il ruolo politico delle crypto
Il Phue Thai, partito politico di rifermento, non ha chiarito ancora in nessuna occasione con quale crypto intendano organizzare il potenziale airdrop. E la questione non è irrilevante, se si pensa che nel 2021, la Bank of Thailand, banca centrale della nazione, ha dichiarato già illegali le stablecoin in baht thailandesi. La questione, quindi, potrebbe essere complicata.
E per quanto riguarda il governo attuale, come ha sottolineato capo d’ufficio del primo ministro Thanakorn Wangboonkongchana, le posizioni degli esponenti denunciano importanti implicazioni di uno scenario del genere per il sistema finanziario dell’intero paese.
Altri ancora, invece, sollevano dubbi sulla questione, chiedendosi se questo sarebbe il miglior uso possibile dei fondi, nel tentativo di alleviare la povertà dei cittadini.
Secondo ultimi sondaggi, il Pheu Thai avrebbe ad oggi il 46% delle preferenze, e come sempre più spesso succede, le crypto potrebbero svolgere un ruolo decisivo.
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