Usa vs crypto: la SEC fa CAUSA a BINANCE
Di Davide Grammatica
Dopo la CFTC, anche la SEC ha citato in giudizio l’exchange Binance, con l’accusa di aver violato le leggi federali sui beni finanziari (“securities”)
SEC vs Binance
La SEC ha fatto causa a Binance (QUI, il documento ufficiale). Il presentimento di uno scenario del genere, dopotutto, era nell’aria da tempo, anche a fronte del fatto che sull’exchange pendeva già un accusa da parte della Commodity Futures Trading Commission (CFTC).
La Securities and Exchange Commission ha quindi deciso di giocare a carte scoperte, e di accusare Binance di non rispettare le leggi federali sui beni finanziari, nel contesto del sempreverde dibattito intorno alle “security” in relazione alle criptovalute.
In via ufficiale, la SEC sosterrebbe quindi come Binance gestisca una “borsa di valori senza licenza”, con proclami che si aggiungono alle già discusse accuse di vendita di prodotti derivati non regolamentati.
In più, il CEX avrebbe allo stesso tempo (da più punti di vista) mal gestito i fondi dei clienti, ragione per la quale il deposito parlerebbe, in verità, di ben 13 diverse accuse. Tra queste, per esempio, quella di “commistione dei fondi” con quelli dell’azienda stessa, con l’influenza di una società terza controllata direttamente dal ceo Changpeng Zhao. Oppure, ancora, la mancanza di sufficienti misure per impedire agli investitori statunitensi di usufruire dei servizi dell’exchange internazionale.
Come si legge nel documento, per citare un episodio, Merit Peak Limited, un market maker precedentemente legato a Zhao, avrebbe avuto accesso a “miliardi di dollari in fondi dei clienti”. Oppure, ancora, la controllata Sigma Chain, avrebbe ricevuto quasi 200 milioni di dollari indirettamente da Binance US, di cui 11 spesi per l’acquisto di uno yacht.
Tutti i guai di Binance
Sono state invece inquadrati come “security”, sempre nel contesto del deposito della SEC, diversi asset crypto, primi tra tutti BNB e BUSD, mentre come aperta “violazione” delle leggi federali il servizio di staking.
Se non si fosse capito, la questione ricade su Binance a 360 gradi. Le accuse riguardano, infatti, Binance, ma anche BAM Trading (società a capo di Binance US), le mancate “registrazioni” di queste ultime e alcune attività illecite svolte da CZ in prima persona, come per esempio il “gonfiare” arbitrariamente il volume di scambio dell’exchange tramite società terze.
Come se non bastasse, la SEC ha inquadrato (nel contesto dello stesso deposito) anche altri token come “security”. Tra questi, Solana (SOL), Cardano (ADA) e Polygon (MATIC) tra i principali, ma anche asset secondari come Coti (COTI), Algorand (ALGO), Cosmos (ATOM) o Decentraland (MANA).
In un lungo tweet di risposta, Binance US ha definito la causa come “priva di fondamento”, mentre il presidente della SEC, Gary Gensler, tramite un comunicato altrettanto ufficiale, ha sostenuto come le entità CZ e Binance siano “coinvolte in una vasta rete di inganni e conflitti di interesse”.
Allo stesso modo, anche al blog ufficiale dell’exchange è stato dato lo spazio per rispondere all’operazione della SEC, con una forte critica all’operato dell’agenzia. Secondo Binance, infatti, la società avrebbe “collaborato attivamente alle indagini”, lavorando per affrontare le preoccupazioni dell’agenzia governative e trovare un accordo. Infine, le accuse secondo cui i fondi degli utenti sarebbero stati “a rischio” sono state rigettate completamente: “Ci difenderemo vigorosamente da qualsiasi accusa contraria”, si legge nel comunicato.
[Articolo in aggiornamento. Ultima modifica: 19:00]
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