Azioni: la base del mercato finanziario

Di Gabriele Brambilla

Approfondiamo le azioni, elementi indispensabili del sistema finanziario tradizionale

Azioni: la base del mercato finanziario

I pilastri della finanza tradizionale

Le azioni sono senza dubbio l’asset fondamentale della finanza tradizionale. Oggi andremo a conoscerle a fondo, capendo perché sono così importanti, perché investirci e tanto altro ancora.

Cominciamo dalle basi scoprendo che cosa sono le azioni.

Cosa sono le azioni

Che cosa sono le azioni? La risposta non è difficile: sono le quote di una società e rappresentano una piccola parte di proprietà.

Un’azienda definita come società ha la possibilità di assumere diverse forme; una di queste è la società per azioni, nota in Italia con la siglia SPA.

Una SPA può essere composta da più soci che si spartiscono le quote in base a diversi fattori. Potremo quindi trovare un socio con una percentuale superiore rispetto agli altri, oppure la perfetta parità: dipende dai casi.

Ogni decisione dipende parecchio dalla ripartizione delle quote. Una maggioranza solida, nelle mani di uno o pochi soci, prenderà decisioni con più semplicità rispetto a una suddivisione delle quote più frammentata, senza una maggioranza che spicca.

Facciamo un passo extra. Una società può decidere di evolversi e quotarsi in borsa, diventando quindi pubblica. Si stabilisce quindi la quota societaria che si desidera rendere disponibile all’acquisto da parte degli investitori, nonché la quantità di azioni. Ad esempio, la società potrebbe decidere di distribuire il 30% delle quote societarie, per un totale di 100 milioni di azioni.

Lo scopo del passaggio alla borsa è raccogliere capitali utili a migliorare l’azienda, farla crescere e puntare a traguardi superiori. Chi invece acquista le azioni, lo fa spinto dalla possibilità che queste acquisiscano valore nel tempo, così come che diano diritto a una parte dei profitti generati dalla società.

A proposito di società quotate: Coinbase è il primo exchange crypto a essersi quotato in borsa, sul Nasdaq americano. Ciò garantisce elevati standard di sicurezza, sotto la supervisione della Securities and Exchange Commission.

"Un'azione rappresenta una piccola parte della società stessa"

Breve storia delle azioni e dei mercati

Parlare della storia di azioni e finanza richiede un salto indietro nel tempo non da poco.

Le pratiche legate ai titoli azionari si ritrovano già nel corso del 1600, con la prima quotazione in borsa della storia da parte della Compagnia delle Indie Orientali Olandesi. L’entità necessitava di denaro per finanziarsi e mantenere attiva l’enorme macchina di cui disponeva. Da qui l’idea: dare la possibilità agli investitori di acquistarne il titolo azionario sul mercato di Amsterdam.

Da quel momento in poi, lo stock market crebbe fino alla dimensione odierna. A ridosso del 1800 arrivò la Borsa di Philadelphia, ritenuta la prima piazza di scambio organizzata al mondo. Poco dopo toccò poi alla collega newyorkese, il NYSE (New York Stock Exchange), oggi la più grande borsa a livello planetario.

New York Stock Exchange

L’evoluzione tecnologica consentì alle varie piazze di crescere e raggiungere anche gli investitori lontani. Grazie a internet ci troviamo infatti in un grande mercato delle azioni, in cui un italiano può operare sul Nasdaq, su Francoforte o su Toronto comodamente da casa.

Certo, non tutto è filato liscio e ci sono stati tanti momenti di difficoltà. Il crollo della borsa di Wall Street del 1929 è entrato nella storia, aprendo la lunga stagione della Grande Depressione, seguita dalla Seconda Guerra Mondiale.

Pensiamo poi ai tracolli del mercato avvenuti nella Bolla delle Dot-Com, così come durante la Crisi dei mutui Subprime: eventi che hanno intaccato pesantemente il comparto azionario, ma che non sono riusciti ad arrestarlo.

Oggi, il mercato azionario svolge un ruolo cruciale nell’economia globale, servendo un duplice scopo:

  • Per le aziende è un mezzo per raccogliere capitale;
  • Per gli individui rappresenta un modo per investire nel loro futuro finanziario.

Il percorso non è però terminato, perché il mercato azionario continua a essere un’istituzione dinamica e in continua evoluzione.

"La storia delle azioni e relativi mercati è lunga e promette di durare ancora per molto tempo"

Azioni come asset su cui investire

Abbiamo capito che cosa sono le azioni in borsa e ripercorso rapidamente un po’ di storia dei mercati. Adesso dobbiamo ragionare sulle azioni come asset di investimento. Ci concentreremo sui possibili obiettivi e sulle strategie di un investimento azionario.

Il fattore più importante, da cui parte qualsiasi altro ragionamento, è il tempo. Un investitore può acquistare azioni e venderle poco dopo, così come tenerle per tutta la vita. Tutto dipende dagli obiettivi prefissati:

  • Nel long-term, ossia periodi che vanno da anni a decenni, non si prendono in considerazione le oscillazioni di prezzo nel breve e medio periodo. Se un’azione che possediamo in ottica long-term perdesse il 20% di valore proprio oggi, non ci importerebbe nulla (al netto di gravi scompensi aziendali, che potrebbero farci cambiare idea). Questo perché ragioniamo su archi temporali decisamente più lunghi.
  • La via di mezzo è il medio periodo, che può durare da qualche mese a pochi anni. Si tratta di una strada molto gettonata tra gli investitori retail, che segue i naturali cicli del mercato e cerca di generare profitto tra acquisto e vendita.
  • I periodi più brevi, o addirittura brevissimi, possono riservare ottimi guadagni, ma portano anche enormi rischi. Si tratta di operatività di trading e altamente speculative, riservate a persone capaci ed esperte.

Una regola d’oro da ricordare è che il tempo è inversamente proporzionale al rischio. Gli archi temporali più lunghi sono solitamente meno rischiosi rispetto a quelli brevi, anche se non c’è comunque alcuna garanzia.

Bene, liquidato il tempo e le strategie connesse, proseguiamo entrando nella sfera dei dividendi, un’altra caratteristica interessante delle azioni come asset su cui investire.

Il dividendo è una parte del guadagno generato dalla società connessa al titolo azionario, che viene distribuito proporzionalmente agli azionisti. Spesso, quando una persona si chiede su quali azioni investire, la risposta si trova proprio tra quelle che offrono i migliori dividendi.

Con le giuste somme, un investitore può ottenere un ritorno economico di tutto rispetto da reinvestire o prelevare. Di fatto si genera rendita passiva facendo lavorare i nostri soldi, senza alcuno sforzo ulteriore.

Quali sono le azioni che rendono di più? Parlando di dividendi, basta effettuare una ricerca su internet e analizzare i dati dei vari titoli, così da individuare quelli che pagano meglio. TradingView offre anche questi numeri, motivo in più per utilizzarlo.

Anche in questo caso ci sono sempre dei rischi. Dopotutto si detiene un’azione che può perdere valore, se non diventare addirittura carta straccia. D’altro canto, è anche possibile che essa cresca nel tempo e con essa anche i capitali dell’investitore.

Le azioni sono un ottimo asset su cui investire, ma richiedono una certa tolleranza al rischio. Se ci pensiamo, non esistono investimenti sicuri; tuttavia, quelli dal rischio più basso offrono rendite minori, come è naturale. Ciò avviene anche in ambito crypto, ad esempio nelle farm DeFi: quelle relative a criptovalute molto esotiche avranno APR/APY estremi, così come i pericoli; quelle invece più safe, come su coppia ETH/USDT, offriranno rendite inferiori.

Mercati e indici

Parliamo ora dei mercati più famosi.

Tra le borse più note e influenti spiccano certamente quelle americane. Sono tre i nomi da tenere in mente: NYSE (New York Stock Exchange), Nasdaq (National Association of Securities Dealers Automated Quotations) e CME (Chicago Mercantile Exchange).

Wall street

Spostandoci in Europa, le borse di spicco sono quelle di Londra, Francoforte e Parigi. Borsa Italiana, con sede a Milano in Piazza Affari, è anch’essa molto seguita e vivace.

Esistono ovviamente mercati anche in altri Paesi e continenti. Ad esempio, la Cina ospita delle piazze che generano volumi enormi (tra cui Shanghai), così come anche il Giappone, la Corea del Sud e l’Australia.

Finora abbiamo parlato delle borse intese come luoghi di scambio. Dobbiamo però scoprire un altro elemento che fa parte di questa dimensione: gli indici, spesso erroneamente confusi con le borse stesse.

Che cos’è un indice? Di fatto si tratta di panieri di azioni, il cui numero e caratteristiche varia. Ad esempio, l’indice Dow Jones è tra i più importanti del NYSE e ospita le azioni di compagnie enormi come Apple, Boeing e Chevron, operanti in settori molto differenti (informatica e telefonia, aviazione ed energia).

In base alla sua composizione, un indice è in grado di offrire una panoramica immediata sull’andamento di un mercato o di una sua particolare nicchia. Ad esempio, un indice che ospita molti titoli tecnologici (come quello del Nasdaq) può darci indicazioni sul comportamento del medesimo settore.

In Italia, l’indice più importante di Borsa Italiana si chiama FTSE MIB, da molti apprezzato per la sua vivacità e per la composizione che tocca settori merceologici totalmente differenti tra loro (passiamo dalle banche ad Amplifon, da Terna a Poste Italiane).

Come investire in azioni

L’investimento in azioni è ormai semplicissimo e il problema più grande per il comune investitore è decidere quali azioni comprare.

Uno dei metodi più pratici è la banca.

Alla vecchia maniera, ci si può recare in filiale, parlare con un consulente finanziario e stabilire la nostra personale strategia. Probabilmente i costi saranno più elevati e inoltre non avremo il controllo sugli investimenti, nel senso che dovremo fidarci delle scelte altrui. Il vantaggio sta nell’accessibilità agli investimenti in azioni anche per le persone che non conoscono la materia.

Chi invece possiede un po’ di conoscenze può operare in autonomia e comprare/vendere azioni senza sforzo grazie alle tante proposte via internet. La prima è certamente l’home banking, in cui molti istituti hanno inserito la possibilità di operare sulle azioni.

Esistono poi i broker finanziari esterni alle banche, specializzati nella compravendita di azioni, ma anche ETF, obbligazioni, derivati e materie prime. Essi offrono commissioni generalmente più competitive, anche se dipende da caso a caso.

Per chi non volesse detenere le azioni reali, ma desidera comunque operare su questi asset, è possibile ricorrere a piattaforme come eToro, o protocolli di finanza decentralizzata pensati proprio per questo.

La scelta su come comprare azioni è ampia, non c’è alcun dubbio.

"Dalla banca tradizionale alla DeFi, passando per i broker, investire in azioni è sempre più facile"

Conclusioni

In questo articolo abbiamo capito che cosa sono le azioni, ma l’avventura inizia ora.

Prima di investire sarà infatti necessario studiare la materia, stabilire le strategie e ragionare sui rischi. In questo percorso saremo al tuo fianco con i nostri corsi gratuiti e i workshop disponibili su The Crypto Gateway Learn.

Grazie per averci letto, alla prossima!


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Coinbase exchange

Semplicità e sicurezza dall’exchange quotato al Nasdaq.

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