Artemis Terminal: potente strumento di analisi
Di Massimiliano Casini
Artemis aggrega tutte le principali metriche settoriali e finanziarie per aiutare i costruttori e gli investitori a capire in cosa investire
Introduzione al focus on
Artemis Terminal è una dashboard dinamica e gratuita che permette di monitorare le principali metriche alla base di un progetto e di visualizzarle in forma grafica, così da poter comparare le prestazioni delle principali blockchain L1 e L2.
In questo modo è possibile effettuare un’analisi fondamentale e finanziaria delle principali piattaforme di smart contract, aumentando la probabilità di investire su quella che offrirà i migliori risultati. Nonostante il mercato delle criptovalute possa essere basato sulla speculazione, i fondamentali di un progetto sono cruciali per capire se la sua sostenibilità economica sia duratura, nonché se la sua solidità sia a rischio.
Come disse Warren Buffet: “Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni.”
L’obiettivo dell’analisi è proprio quello di individuare il valore, in modo da poter valutare se il prezzo di un asset è in linea con i suoi fondamentali, o se si trova al di sopra o al di sotto delle aspettative.
Artemis Terminal è una delle dashboard più complete per questo tipo di analisi delle principali blockchain; grazie al suo utilizzo è possibile:
- Confrontare e valutare facilmente le prestazioni delle principali blockchain e monitorare le metriche settoriali e agnostiche.
- Misurare l’utilizzo dei principali smart contract o dApp su diverse reti.
- Identificare il lavoro degli sviluppatori nel tempo e le attività principali svolte.
- Analizzare i flussi in entrata e in uscita di capitali sulle principali chain.
- Esaminare i movimenti, la creazione e la distruzione delle maggiori stablecoin.
Andiamo adesso a comprendere meglio l’analisi fondamentale e le tipologie di metriche principali da conoscere prima di buttarsi a capofitto su Artemis.
Questo focus on è stato pubblicato in esclusiva sulla nostra newsletter Whale Weekend del 30 agosto 2024. Iscriviti per non perdere articoli inediti, analisi, news della settimana e tanto altro ancora!
Indice
- Analisi fondamentale
- Metriche agnostiche e settoriali
- Metriche Settoriali: Smart contract Platform
- Le performance dei principali settori
- Singoli progetti e metriche
- All’interno dei singoli settori
- L’utilizzo delle stablecoin
- I movimenti cross-chain
- Attività degli sviluppatori
- Comparazioni e utilizzo delle smart contract platform
Analisi fondamentale
L’analisi fondamentale è lo studio delle metriche finanziarie e specifiche di un asset, così da poterne valutare il valore e poterlo rapportare con il suo prezzo di mercato, che invece è la visione degli investitori su quel determinato asset in quel momento.
Nel settore delle criptovalute, gran parte dei token e delle coin che visualizziamo tutti i giorni sono delle specie di start-up informatiche, costruite e create tramite il processo di tokenizzazione su di una blockchain.
Queste nascono come incentivo economico per pagare i miner o validatori della rete, che tengono in piedi un determinato network, nel caso stessimo parlando di coin.
Oppure, le crypto nascono grazie all’utilizzo di uno smart contract, dando modo al team alle spalle del progetto di poter impostare una serie di regole intrinseche nel token stesso. Questi gettoni servono solitamente per attestare la partecipazione in un determinato progetto; una funzionalità importantissima, che dà la possibilità al team di raccogliere dei capitali per sviluppare la propria idea, tramite un processo di crowdfounding.
Sarà quindi possibile per degli investitori depositare in uno SC delle coin o stablecoin, ottenendo in cambio dei token di un progetto. Se nel futuro questo svilupperà un’applicazione o un’infrastruttura in grado di generare delle rendite, trasformandosi di fatto da start-up in azienda, allora l’investimento iniziale pagherà l’investitore, altrimenti non lo farà.
I token sono quindi degli asset simili a delle azioni, che permettono di esporci alla crescita o allo decrescita di un progetto. La differenza però è sostanziale e non dobbiamo pensare nemmeno per un attimo che non esista.
Un’azione è una rappresentazione di una quota societaria listata in un mercato finanziario. Questa è regolamentata e gran parte delle volte legittima, accompagnata da dei dati pubblici che permettono ad ogni investitore di poter valutare il suo stato di salute a livello finanziario.
In aggiunta, la differenza tra una start-up e un azienda è molto importante da comprendere. La prima somiglia molto più ad un’idea che a un’azienda e, gran parte delle volte, ha un valore e un prezzo basato su quello che il mercato penserà che un giorno diventerà o potrebbe diventare. Mentre un’azione ha comunque una base data da dei rendimenti reali analizzabili in diversi mesi di storico.
Va quindi soppesato prima di tutto il rischio, mantenendo la consapevolezza che durante tutto il periodo d’investimento l’asset potrebbe andare a zero. Inoltre, gran parte delle volte i fondamentali non sono abbastanza maturi da sostenere il suo prezzo di mercato.
Se volete comprendere meglio questi concetti, ecco un articolo sull’analisi fondamentale. Mentre se volete farvi una vera e propria cultura e studiare nel dettaglio cosa voglia dire analizzare un asset digitale, vi consigliamo di valutare l’idea di iscrivervi al nostro workshop di analisi fondamentale.
Metriche agnostiche e settoriali
Le metriche sono valori numerici indispensabili per analizzare una criptovaluta e comprenderne il valore fondamentale. Si dividono in:
- Agnostiche: metriche generiche, uguali o simili per qualsiasi progetto a prescindere dalla sua categoria. Queste permettono di effettuare un’analisi standardizzata e neutra su progetti appartenenti a categorie diverse o uguali. Esempi di metriche agnostiche sono:
- Prezzo
- Capitalizzazione di mercato (M.Cap)
- Valore completamente diluito (FDV)
- Volumi di scambio
- Valore totale bloccato (TVL)
- …
- Settoriali: metriche che variano a seconda della categoria osservata e permettono di analizzare in modo dettagliato un progetto rispetto ai suoi competitor, evidenziando eventuali sottoperformance o sovraperformance degli asset. Esempi di metriche settoriali includono:
- Numero di transazioni giornaliere, se si analizza una blockchain
- Costo medio delle transazioni giornaliere (gas fee), nel caso si stia esaminando una blockchain
- Volume di scambio, se si analizza un DEX
- Tasso di utilizzo medio, nel caso di una piattaforma di lending
- …
Artemis Terminal nasce come una dashboard per l’analisi delle principali piattaforme di smart contract, cioè blockchain che consentono lo sviluppo di smart contract. Esempi di queste chain includono Ethereum, Solana, Optimism, Arbitrum, Avalanche, NEAR, Aptos, Sui, SEI e molte altre.
Tuttavia, negli anni successivi alla sua creazione, Artemis si è evoluta integrando sempre più funzionalità, permettendo l’analisi di altri settori importanti come quello della DeFi e delle stablecoin.
Va detto però che attualmente esistono piattaforme più performanti per l’analisi della DeFi. Per questo motivo, ci concentreremo principalmente sui punti di forza di questa dashboard, spendendo comunque qualche parola sulle altre funzionalità.
Metriche Settoriali: Smart contract Platform
Il settore delle SC Platform (Smart Contract Platform) riguarda tutte le monete o coin alla base di blockchain che permettono di costruire smart contract sulla propria infrastruttura. Queste blockchain sono reti o computer distribuiti che consentono la creazione di dApp (applicazioni decentralizzate) utilizzabili da diversi utenti tramite l’integrazione con wallet non custodial, anch’essi decentralizzati.
Essendo queste piattaforme delle reti, ci sono diverse metriche settoriali interessanti da analizzare per calcolarne i valori fondamentali.
Il primo aspetto da considerare è il numero di utenti attivi, che consente di stimare il numero effettivo di utilizzatori della rete. Per ottenere questa stima vengono conteggiati gli utenti che hanno creato un wallet e effettuato almeno una transazione.
Il secondo aspetto riguarda il numero medio di transazioni giornaliere. Questa informazione permette di stimare quanto la rete sia effettivamente utilizzata. Le transazioni si dividono in due tipologie: semplici e complesse. Le transazioni semplici sono quelle che trasferiscono informazioni o monete da un wallet a un altro, o da uno smart contract a un altro. Le transazioni complesse, invece, sono tutte quelle che coinvolgono l’interazione con o tra smart contract.
È importante ricordare che i token sono creati su blockchain tramite l’utilizzo di smart contract e che ogni volta che interagiamo con un token dobbiamo interagire con il suo contratto nativo. Pertanto, maggiore sarà il numero di token creati o supportati da una blockchain, superiore sarà la probabilità che aumentino le transazioni su di essa.
Il terzo punto da considerare, strettamente legato al precedente, è il costo medio di ogni transazione (sia semplice che complessa), che aiuta a stimare le entrate della piattaforma SC.
Il quarto aspetto riguarda il numero di smart contract e dApp sviluppati e il commitment da parte degli sviluppatori. Anche se questo elemento non è fondamentale per l’effettivo utilizzo di una blockchain, è comunque rilevante. Se la rete rappresenta la base di costruzione che permette l’interazione tra account, gli smart contract sono i mattoni e le dApp gli edifici utilizzabili dagli utenti finali per generare traffico sulla rete. Tuttavia, questo aspetto non è sempre determinante, perché un’applicazione ben fatta, anche se utilizza pochi smart contract, potrebbe attrarre molti più utenti e generare molte più interazioni rispetto a dieci applicazioni mal progettate e poco utilizzate.
Oltre a questi valori principali, ci sono altri due dati importanti da considerare per valutare lo stato di crescita e utilizzo delle principali piattaforme di DeFi:
- Total Value Locked (TVL): rappresenta la quantità di capitale bloccato in tutte le piattaforme DeFi. Questo valore è la somma di tutto il capitale detenuto dai protocolli DeFi costruiti su una blockchain. Il TVL può essere visto come un indicatore della fiducia che il mercato ripone nella tecnologia finanziaria costruita su una rete. Le ragioni per cui una chain ha più o meno TVL rispetto a un’altra sono molteplici e non si limitano solo alla sicurezza, ma includono anche la facilità di accesso da parte della liquidità, la presenza di determinate dApp, eventuali incentivi di farming e la presenza di volumi di scambio e utilizzo.
- Volumi di scambio dei principali DEX: un altro aspetto da considerare è il volume di scambio nei top DEX di una chain, per valutare l’attività di scambio delle principali monete. Un TVL elevato all’interno di un DEX indica una maggiore liquidità disponibile per i trader, riducendo lo slippage durante gli scambi e rendendo il DEX più performante.
Una volta considerati tutti questi valori sarà possibile stimare i fondamentali di un network e la sua eventuale crescita o descrescita. Andiamo adesso ad analizzare le varie schermate e interfaccie di Artemis.
Le performance dei principali settori
La prima schermata è quella della Home. Qui, sulla destra, troviamo le principali notizie prese da alcuni siti di informazione come The Block, Velo News, Coindesk e alcuni dei più importanti account su X.
Al centro, invece, sono mostrate le performance delle principali categorie di criptovalute esistenti, che possono essere valutate tramite una media ponderata in base al peso specifico, oppure tramite media semplice.
Il grafico è creato prendendo diversi token o coin per ogni categoria e valutando la loro capitalizzazione di mercato totale.
In basso, è possibile trovare una tabella che contiene questi asset e consente di valutare le loro performance durante diversi periodi di tempo (1 giorno, 1 settimana, 1 mese, 1 anno) e anche i movimenti dalla data di oggi rispetto all’inizio di questo mese o anno (MTD e YTD).
La tabella permette anche di visualizzare la volatilità delle varie categorie negli ultimi 30 giorni, mostrando che l’unica meno volatile rispetto a bitcoin è quella degli exchange token.
È molto interessante notare i vari gruppi esistenti, creati dagli sviluppatori di Artemis. Queste categorie sono 22 e vengono confrontate con i due principali asset di riferimento di questo mercato, ossia Bitcoin ed Ethereum.
Sebbene si possano osservare alcune mancanze e problematiche nel peso assegnato a questi settori, è comunque un buon modo per analizzare le performance delle principali categorie e sottocategorie rispetto ai benchmark, oltre che per monitorarle.
Ad esempio, possiamo notare come la categoria definita “staking service”, composta da due token ($LDO di Lido Finance e $RPL di Rocket Pool) abbia registrato una performance negativa del 32%, cioè il 20,4% peggiore rispetto a bitcoin e il 7,2% peggiore rispetto a Ethereum. Questi token rappresentano le principali piattaforme di staking.
D’altra parte, possiamo osservare come la categoria dei DePIN e degli exchange token abbia performato meglio, o dovrei dire meno peggio, di bitcoin ed Ethereum.
Queste visualizzazioni generali del mercato ci permettono di avere un’idea chiara di quali siano state le narrative dominanti negli ultimi periodi analizzati e quali token ne abbiano risentito maggiormente.
Singoli progetti e metriche
Nell’interfaccia denominata Project, possiamo analizzare singolarmente i progetti. La prima schermata che si aprirà sarà quella complessiva che ci mostrerà una classifica di circa 90 token e coin, escludendo le stablecoin.
Qui ci viene mostrata la tipologia di moneta che stiamo analizzando, la sua market cap e il movimento di prezzo negli ultimi 1, 7 e 30 giorni.
Cliccando su “30D Change %”, noteremo che nell’ultimo meso le principali performer sono le monete legate ad applicazioni DeFi.
Al primo posto troviamo $HNT, il token di Helium, un network che permette la creazione di una rete per le telecomunicazioni mobili, consentendo l’accesso al servizio tramite l’acquisto di un NFT che funziona come un abbonamento mensile.
In questo caso specifico, i dati forniti da Artemis non sono del tutto accurati o ricchi di informazioni; pertanto, è consigliabile utilizzare altre piattaforme, come Dune. Qui possiamo trovare diversi dati fondamentali a supporto della crescita di questo network. Questi dati sono visualizzabili tramite la dashboard su Dune, che mostra il costante aumento di abbonati dall’inizio dell’anno.
Abbiamo dedicato un approfondimento su Helium nei nostri appuntamenti gratuiti del giovedì su YouTube, quindi vi consigliamo di restare aggiornati per non perderveli.
Il secondo token in termini di performance è AAVE, legato al principale protocollo di lending su reti EVM. AAVE ha ottenuto ottimi risultati dall’inizio dell’anno e, nelle ultime settimane, ha rilasciato una serie di aggiornamenti interessanti con l’annuncio della versione 4. Vi consiglio di dare un’occhiata a questo thread su X di Revelo Intel.
In alternativa basta avere pazienza fino a ottobre, poiché sarà uno dei primi protocolli trattati quando riprenderanno gli appuntamenti del giovedì.
Proseguendo con la lista, ci sono altri cinque protocolli DeFi che hanno performato meglio di bitcoin negli ultimi 30 giorni: Drift, Curve, Synapse, UwU Lend e Level Finance, oltre a tre blockchain: due ad esecuzione parallela e alt-EVM (SUI e Aptos) e una compatibile con EVM (Tron).
Cliccando invece sul singolo progetto sarà possibile leggere una breve descrizione, accedere ai suoi principali social e siti e analizzarne le metriche principali.
Anche su questo non vi consiglio, al momento, di sfruttare Artemis per raccogliere informazioni perché ci sono dashboard migliori come Dune o Token Terminal.
All’interno dei singoli settori
Accedendo alla sezione denominata Sector è possibile analizzare le diverse sottocategorie integrate nella dashboard. Al momento della stesura di questo articolo ci sono 10 categorie diverse, visualizzabili nell’immagine seguente:
Per ognuna di queste categorie e sottocategorie è possibile visualizzare i progetti che le compongono e le principali metriche, che variano a seconda del tipo di monete analizzate. Eviterò, quindi, di fare un’analisi completa di ogni settore. Per rendere l’idea, verrà fornito un esempio che aiuti a comprendere ciò che intendo.
Selezionando i Perpetual DEX, è possibile analizzarne i volumi di scambio e la percentuale di volumi di mercato rispetto agli altri protocolli.
Come possiamo notare, attualmente il mercato dei perpetual sembra essere dominato da Hyperliquid, con il 27,3% dei volumi negli ultimi 3 mesi. Al secondo posto troviamo dYdX v3 con il 20,1%; al terzo posto Jupiter con il 12,7%.
Nel grafico a colonne, scegliendo un’aggregazione giornaliera, è possibile analizzare i volumi di trading in dollari per singolo giorno.
Queste informazioni sono molto utili per determinare quali protocolli stiano performando meglio. Una volta analizzato quanto spendono in media gli utenti sulla piattaforma, sarà possibile stimare un guadagno medio per ciascuno di questi.
Sotto al grafico troviamo, come nell’interfaccia di Home, una tabella che offre ulteriori informazioni su ogni singolo protocollo.
Come si può vedere dall’immagine, la tabella permette di visualizzare e stimare una crescita o una decrescita di questi valori in un determinato periodo, riguardo:
- I volumi di scambio degli ultimi mesi
- Il numero di trader attivi
- Il TVL
- L’FDV
Sembra che tra i primi 10 Perpetual DEX, quello che ha registrato il maggior aumento di volumi di scambio, utenti e TVL sia Jupiter, probabilmente grazie al suo prodotto JLP. Questo non è altro che un index fund composto da diversi token in percentuale, che permette a chi aggiunge liquidità di diventare la controparte dei trader operanti sul Perpetual DEX e guadagnare una parte delle commissioni generate.
Se volete comprendere meglio il funzionamento di questo token, simile a GLP di GMX, potete consultare questo breve thread esplicativo. Per ulteriori dettagli, ecco i documenti di Jupiter.
L’utilizzo delle stablecoin
Un’altra interfaccia ben fatta e sicuramente utile da analizzare è quella dedicata alle stablecoin.
Attraverso questa pagina è possibile monitorare:
- Current supply: la supply totale del mercato delle stablecoin.
- Monthly transfer volume: i volumi trasferiti nell’ultimo mese.
- Monthly transfers: il numero di trasferimenti effettuati nell’ultimo mese.
- Monthly Active Addresses: il numero di indirizzi che hanno trasferito stablecoin negli ultimi mesi.
È possibile anche visualizzare l’aumento o la diminuzione di questi dati negli ultimi tre mesi, in modo da ottenere una stima più precisa.
Come possiamo osservare, negli ultimi tre mesi la supply è aumentata di quasi il 5%, mentre il numero di trasferimenti è cresciuto del 4%. Tuttavia, c’è stata una riduzione dei volumi di scambio di oltre il 54% e degli indirizzi attivi del 7%. Questo ci suggerisce diversi aspetti:
- Riduzione dell’attività di grandi transazioni: la combinazione dell’aumento del numero di trasferimenti e della riduzione del volume totale trasferito indica che molte transazioni sono di importo inferiore rispetto al periodo precedente.
- Concentrazione dell’attività: la diminuzione degli indirizzi attivi, nonostante l’aumento del numero di trasferimenti, potrebbe suggerire che l’uso delle stablecoin si è concentrato tra un gruppo ristretto di utenti o che gli utenti stanno utilizzando più indirizzi per eseguire transazioni più piccole.
Possiamo quindi affermare che, nonostante l’aumento della quantità totale di stablecoin nel mercato e del numero di trasferimenti, l’attività generale suggerisce una riduzione della partecipazione attiva e una significativa diminuzione del volume totale trasferito. Questo potrebbe indicare una potenziale riduzione nell’uso per grandi transazioni o un cambiamento nelle dinamiche di utilizzo.
È interessante notare anche che le stablecoin siano tornate vicine ai massimi del 2021, nonostante una capitalizzazione di mercato complessiva inferiore del 27%.
Spostandoci verso il grafico sottostante questi dati e posizionando il cursore su una delle colonne presenti, sarà possibile individuare dove vengono detenute principalmente queste stablecoin.
Nella tabella finale di questa interfaccia possiamo analizzare invece la divisione di queste stablecoin tra le principali blockchain, analizzando anche:
- Il numero di trasferimenti.
- La media dell’importo delle transazioni.
- Il numero di indirizzi attivi giornalieri.
Anche in questo caso, è possibile osservare la variazione di questi dati negli ultimi tre mesi. Attualmente, questa funzionalità sembra avere dei problemi, poiché non consente di visualizzare correttamente le informazioni.
I movimenti cross-chain
Artemis Terminal ci consente di analizzare anche i movimenti delle monete tra network diversi, consentendoci di individuare le chain che hanno avuto più inflow e outflow.
Come possiamo notare da questi grafici, sembra che le chain che stiano catturando da Ethereum maggiori entrate negli ultimi tre mesi siano Arbitrum, poi Optimism e infine Base a parimerito con Solana. Al quinto posto troviamo Injective, con un inflow di 160M$. Questa è una chain EVM compatibile, nata tramite il Cosmos SKD, che in base ai dati forniti da DefiLlama sembra avere un TVL di 900M$, il che porterebbe a pensare ad un aumento di quasi il 20% di capitali solo negli ultimi tre mesi.
Al di sotto troviamo invece il riepilogo giornaliero di questi movimenti, consentendoci di visualizzare più nel dettaglio quali chain sembrano prendere maggiore o minore trazione in periodi più ristretti.
Sotto ancora ritroviamo una mappa simile a quella vista inizialmente, ma che ci permette di tracciare i movimento tra e da chain diverse tramite un grafico circolare.
Infine, troviamo una tabella che ci consente di visualizzare quali applicazioni di comunicazione cross-chain sono state utilizzate per trasferire valore on-chain.
Aprendo la finestra relativa ad Arbitrum e Optimism, possiamo consultare i principali protocolli che generano un’entrata o un’uscita netta per una determinata chain. Sembra che, su entrambi questi L2, i principali protocolli di bridging siano quelli nativi della chain, seguiti da Across, Wormhole e Synapse.
Wormhole, invece, è il primo bridge per quanto riguarda Solana e altre chain ad esecuzione parallela come Sui, Sei e Aptos.
Attività degli sviluppatori
Andiamo adesso a concentrarci sull’attività degli sviluppatori per quanto riguarda le principali chain. Tramite l’interfaccia denominata Developer Activity, è possibile vedere i commit effettuati dai developer nelle rispettive chain, probabilmente prendendo i dati direttamente da GitHub.
Inoltre, cliccando su Weekly Contract Deployments, è possibile analizzare il numero di smart contract (SC) sviluppati nei principali ecosistemi:
- EVM
- L2s
- Solana
- NEAR
Peccato che Artemis non abbia suddiviso ulteriormente queste categorie alternative agli EVM, creando sottoinsiemi come:
- Ecosistema Cosmos
- Alt-EVM
Magari un giorno lo farà. In ogni caso, è interessante notare come la maggior parte degli SC vengano sviluppati su Polygon per quanto riguarda le chain EVM compatibili, e su Base e Optimism per quanto riguarda i principali rollup costruiti su Ethereum.
Comparazioni e utilizzo delle smart contract platform
Arriviamo ora al cavallo di battaglia di Artemis, cioè l’analisi dei dati relativi alle principali piattaforme di smart contract (SC).
Una delle funzionalità più interessanti di questa piattaforma è sicuramente quella denominata “Chain Compare”, che ci permette di confrontare le metriche settoriali più importanti per i principali network. Grazie a questa interfaccia è possibile monitorare le prestazioni delle principali chain ad esecuzione parallela, alternative a Ethereum, per cercare di capire quale di queste potrebbe raggiungere i livelli di Solana.
La schermata consente di analizzare:
- Il numero di indirizzi attivi giornalieri
- Il numero di transazioni giornaliere
- Il TVL (Total Value Locked)
- I volumi di scambio dei principali DEX
- Le commissioni generate
- Le entrate (revenue) raccolte
Come possiamo notare, chain come Aptos o Sui restano ancora lontane dalle prestazioni di Solana. Tuttavia, riescono a generare un gran numero di transazioni e attraggono molti nuovi utenti, nonostante la bassa presenza di volumi di scambio e di TVL sulle rispettive chain.
Per quanto riguarda le commissioni e le entrate, il concorrente principale di Solana sembra essere Injective, nonostante sia quasi sempre in ultima posizione rispetto alle metriche analizzate in precedenza. Da ciò si può dedurre che un aumento dell’utilizzo di questa chain da parte degli utenti genererebbe un aumento diretto delle entrate per gli stakeholder di $INJ, incrementando la domanda per questa coin.
Concludiamo questo lungo e dettagliato articolo su Artemis valutando l’ultima interfaccia che questa piattaforma ci mette a disposizione. Si tratta della Application Activity, che ci permette di analizzare i principali utilizzi di una chain in funzione delle attività on-chain.
Qui possiamo visualizzare schematicamente la distribuzione percentuale delle principali chain in base agli indirizzi attivi, alle transazioni o al consumo di gas.
Questa è forse la schermata più completa e complessa, quindi preferisco non spiegarvela nel dettaglio e lasciarvi esplorare autonomamente tutte le sue funzionalità, così da permettervi di scoprire use-case che potreste non conoscere.
Si conclude così questo approfondimento su Artemis Terminal. Grazie per averci letto, alla prossima!