Binance contro SEC: i prelievi sfiorano gli $800 milioni
Di Davide Grammatica
A seguito della causa della SEC nei confronti di Binance, i mercati hanno reagito violentemente, ma per ora la situazione non sembra sfuggire di mano
SEC vs Binance
La causa della SEC nei confronti di Binance ha innescato più di 700 milioni di dollari in prelievi dall’exchange, che tuttavia non sembrerebbero aver compromesso la stabilità generale del mercato crypto.
La Securities and Exchange Commission, come approfondito in precedenza, ha citato in giudizio Binance e il ceo Changpeng Zhao per violazioni di vario genere delle leggi sui beni finanziari, e la notizia non può che creare forti conseguenze sul mercato.
I flussi di capitale in uscita (ed entrata) dal CEX potrebbero quindi aiutare a inquadrare la situazione. Secondo le analisi di Nansen, le uscite di capitale nette da Binance attraverso i vari protocolli avrebbero raggiunto i 768 milioni di dollari nelle ultime 24 ore, con 230 concentrati a un’ora dall’annuncio dell’agenzia governativa.
Il deflusso non mostra segni di rallentamento, ma altri dati, come il saldo delle stablecoin, certificherebbero come la situazione rimanga salda: 8 miliardi di dollari in stable, con uscite a sette giorni per 519 milioni di dollari (circa il 6% delle partecipazioni).
Si può osservare in tempo reale le riserve dell’exchange da questa dashboard pubblica.
I dati mostrano come, anche dopo i deflussi di ieri, Binance possieda ancora riserve per 54 miliardi di dollari, principalmente in USDT, BTC ed ETH:
Come si può osservare dai dati, invece, a soffrire maggiormente della posizione assunta da Binance sembra essere il concorrente Coinbase, che pure negli Usa non viaggia in acque tranquille dal punto di vista normativo.
La risposta del mercato crypto
Anche altri asset hanno subito indirettamente dell’azione della SEC, chiamati in causa in quanto “security”. Questi sono, tra i più rilevanti, il token nativo di Binance (BNB), Solana (SOL), Cardano (ADA) e Polygon (MATIC), e per tutti quanti vale la stessa storia, ovvero una giornata in rosso. Tra i peggiori, token come Sandbox (SAND) e Decentraland (MANA), con percentuali a due cifre, seguiti ovviamente da tutti gli altri asset ma con cali più contenuti. Bitcoin, in tutto questo, ha segnato un -4,2%, mentre Ethereum il -3,1%.
Sempre durante la mattinata, invece, le posizioni liquidate dai trader peserebbero circa 26 milioni di dollari (di cui 16,8 milioni in posizioni long), per un totale di 271 milioni dall’annuncio della SEC.
La situazione sembra “grave ma non seria”, per certi versi, dato il peso delle accuse della SEC e la rassegnazione della community crypto di fronte al dibattito senza via di uscita delle “security”.
Per questo, il deflusso generato da Binance sarebbe da ridimensionarsi soprattutto in rapporto al precedente più grave di nemmeno tre mesi fa, che pure aveva registrato numeri più importanti in coincidenza alla crisi bancaria Usa, con il crollo di Silverbank.
Solo lo scorso febbraio, invece, sempre Binance aveva resistito a uscite nette pari a 830 milioni di dollari, a seguito della repressione della stablecoin BUSD da parte dei regolatori dello stato di New York.
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