Blur: tutto sul marketplace NFT
Di Gabriele Brambilla
Nell'autunno del 2022 fece la sua comparsa Blur, un marketplace NFT su rete Ethereum che prometteva grandi cose... approfondiamolo!
Ecco il primo marketplace NFT per volumi
Per molto tempo ci eravamo abituati a vedere lassù OpenSea; le cose però a un certo punto sono cambiate e Blur è diventato il primo marketplace NFT per volumi.
Dopo una trionfale cavalcata nella prima metà del 2022, la febbre dei Non-Fungible Token è rientrata. Tuttavia, questa tipologia di asset non è caduta nel dimenticatoio; anzi, eliminati gli eccessi, oggi i token non fungibili hanno sempre più applicazioni pratiche.
In questo approfondimento conosceremo meglio la piattaforma Blur, concentrandoci soprattutto sul motivo per cui ha avuto così successo.
Indice
Blur: che cos'è?
Come dicevamo, Blur è un marketplace di NFT, disponibile sulla blockchain Ethereum.
Il lancio del portale avvenne nell’autunno 2022 e, sin dal principio, ne si intuì il grande potenziale. Non ci volle molto prima che Blur crescesse al punto di superare piattaforme presenti sulla scena da più tempo, prima fra tutte la già menzionata OpenSea.
Oggi Blur conserva la sua leadership, tenendo a distanza tutta la concorrenza (al secondo posto resta salda OpenSea). I motivi da cui deriva questo successo sono diversi, vediamone alcuni.
Sicuramente le commissioni (pari a zero!) hanno giocato un ruolo non da poco. Gli utenti hanno la possibilità di comprare e vendere sulla piattaforma in assoluta libertà, senza doversi preoccupare dei costi.
Il portale funge poi da aggregatore, combinando NFT pubblicati su altri marketplace e proponendoli in un’unica sede. Non a caso, Blur si autodefinisce un NFT market per i pro trader. Questo punto è decisamente positivo e rende il processo di compravendita più snello e semplice.
Ma ciò che ha maggiormente contribuito al successo di Blur è il meccanismo mediante cui venivano airdroppati i governance token della piattaforma (ne parleremo in seguito). Semplificando di molto, i trader ottenevano una ricompensa basata sui movimenti compiuti sul markeplace, incentivando quindi a muovere più NFT possibili.
Questa modalità ha contribuito a generare volumi impressionanti e l’attenzione della community dei non fungible token, diventati per l’occasione quasi dei token fungibili e scambiati in continuazione.
Il lettore più attento realizzerà come questo modo di operare crei volatilità e vada a svalutare il settore, motivo per cui Blur è diventato bersaglio di polemiche a più riprese.
Da un approccio “acquisto e detengo, poi magari venderò più avanti”, si passa quindi a un “acquisto, vendo, ricompro, rivendo”, decisamente più speculativo. Ma sì sa: dove c’è speculazione ci sono interesse e denaro.
Come collegarsi a Blur
Per utilizzare il marketplace NFT Blur è indispensabile avere un proprio wallet crypto.
La piattaforma supporta MetaMask, Coinbase Wallet e OKX Wallet. Inoltre, possiede la funzionalità WalletConnect.
Consigliamo di utilizzare il portafoglio crypto preferito, così da essere perfettamente a proprio agio. Rispettiamo sempre le azioni di sicurezza basilari e ricordiamoci di effettuare il logout al termine di ogni sessione. Per qualsiasi dubbio, consultare i link appena forniti: troverai tante informazioni utili per utilizzare al meglio il tuo portafoglio.
Le collezioni sul Blur NFT marketplace
Blur ospita numerose collezioni di NFT, tra cui chiaramente non mancano quelle più famose e di valore: da Bored Ape Yacht Club ad Azuki, da DeGods a Nouns.
Le collezioni si trovano nella pagina dedicata (Collections) e possono essere liberamente esplorate.
Troveremo informazioni utili come volumi, variazioni di valore e numero di possessori. Non sottovalutiamone l’importanza, soprattutto se i movimenti su NFT hanno uno scopo speculativo e sono orientati sul breve periodo.
Cliccando su una singola collezione entriamo nella sezione a essa riservata, dove avremo modo di consultare ancor più informazioni. A modo suo, l’interfaccia ricorda quella delle piattaforme di trading standard (alla Bybit per intenderci) e mette l’utente nelle condizioni di effettuare le operazioni in modo agevole.
Pigiando a sua volta su una specifica creazione avremo accesso alla pagina dedicata. Qui, un po’ alla OpenSea, troveremo informazioni come:
- Caratteristiche dello specifico NFT;
- Storico delle attività (creazione, acquisti e vendite);
- Un’immagine a 1/3 di schermo circa;
- Subito sotto a essa, il pulsante Buy now mediante cui procedere all’acquisto.
Dove finiscono gli NFT acquistati? La risposta è “nel portfolio”, che andiamo a scoprire nel prossimo paragrafo.
Portfolio Blur
Eccoci qui, dove possiamo ammirare gli NFT in nostro possesso… e non solo!
Accedendo alla pagina portfolio, avremo subito sullo schermo i nostri asset. Potremo visionarli, metterli in vendita e monitorare le offerte ricevute.
Come dicevamo, c’è però di più. Blur permette infatti di utilizzare gli NFT come asset di lending. Questa caratteristica è un’altra nota rivoluzionaria della piattaforma, che in questo modo rende le creazioni digitali fluide, vicine ai token fungibili almeno per certi tratti.
Grazie a questa idea, i collezionisti possono acquistare non fungible token di fascia alta con una piccola somma iniziale. Il mercato viene quindi stimolato e si apre anche a chi non possiede capitali sufficienti a comprare in un’unica soluzione, per esempio, una costosa Bored Ape.
Blur token
La piattaforma ha coniato tre miliardi di token Blur, accessibili in un periodo che andrà dai 4 ai 5 anni.
Al momento della revisione (settembre 2024), il circolante è pari a 1,85 miliardi. Siamo quindi vicini ai 2/3 della supply totale.
L’allocazione vede a malapena la maggioranza destinata alla community (51%), mentre buona parte dei token è destinata a collaboratori e investitori.
Segnaliamo poi l’esistenza di una treasury della community, pari a 360 milioni di esemplari.
Inutile dire che un investimento su questo token sarebbe molto rischioso: valutare attentamente l’operatività senza farsi prendere la mano, evitando hype e FoMo. Le criptovalute sono asset molto rischiosi, ma quando si tratta di realtà di questo tipo, prive di una propria blockchain o struttura, i pericoli aumentano. Spazio quindi ad analisi fondamentale e considerazioni personali ben ponderate.
Blur è disponibile su svariati exchange di criptovalute tra cui Coinbase e KuCoin. Inoltre, esso è scambiabile anche sui principali DEX come Uniswap e SushiSwap.
Canali social e conclusioni
Il team di Blur può essere raggiunto mediante due canali social: Twitter e Discord.
Il primo è perfetto per non perdere le notizie più importanti, mentre il secondo consente di entrare in contatto con persone e community. Inoltre, Discord ospita ancor più informazioni, organizzate in vari canali.
Abbiamo scoperto Blur, esponendone anche ciò che ha attirato non poche critiche. Per adesso, i numeri danno ragione alla piattaforma, anche se in questo mondo le cose possono cambiare davvero rapidamente.
Che ne pensi di Blur? Hai provato a utilizzarlo o resti fedele a OpenSea? Se vuoi, puoi scriverci per raccontare la tua esperienza.