PEPE crypto: torna la memecoin mania!
Di Gabriele Brambilla
In un periodo storico complesso, ecco che la memecoin PEPE arriva un po' a sorpresa e conquista la scena. Conosciamola meglio!

Tornano le memecoin?
Tutti all-in su PEPE!
Scherzi a parte, in questo periodo abbiamo assistito all’ascesa di una memecoin quando meno ce l’aspettavamo, tra difficoltà macroeconomiche e residui del mercato ribassista.
Sempre più persone si chiedono che cos’è il token PEPE, quale sia il suo valore e perché tutti ne stanno parlando.
In questo approfondimento risponderemo alle principali domande in circolazione, soffermandoci più volte a sottolineare la pericolosità che c’è dietro le memecoin.
Dopodiché la scelta sarà solo tua, ma noi non abbiamo dubbi: passiamo la mano PEPE e niente all-in!
Che cos'è PEPE Coin
PEPE è una memecoin che sta facendo impazzire i mercati, riportando di moda la mania su questa tipologia di crypto che sembrava ormai conclusa.
La storia di PEPE è brevissima: la pubblicazione sulla blockchain Ethereum risale a metà aprile 2023.
Nel giro di poche settimane, la memecoin è stata in grado di scalare le classifiche, arrivando a una market cap durante il provvisorio all-time high pari a circa 1,73 miliardi di dollari (fonte CoinMarketCap, vedi grafico qui sotto).
Data la forte richiesta, PEPE Coin è presto sbarcata su alcuni tra i principali exchange crypto in circolazione, come ad esempio OKX. In aggiunta, essa è scambiabile su alcune piattaforme decentralizzate, incluse le più celebri come UniSwap.
Ma quali sono le caratteristiche di Pepe? E soprattutto, qual è la sua utilità?
Come ogni memecoin che si rispetti, PEPE non ha alcun valore intrinseco. La cosa divertente e caratterizzante è che a dirlo è proprio chi c’è dietro, mediante il sito ufficiale della crypto.
Traducendo una citazione, viene proprio segnalato che “PEPE non ha alcun valore intrinseco o aspettativa di ritorno economico. Non c’è un team formale né una roadmap. La valuta è totalmente inutile e per soli scopi di intrattenimento”. Massima onestà su questo aspetto.
Quanto appena detto non deve però significare per forza che PEPE non possa essere una scelta operativa di gambling ad altissimo rischio. Non a caso, predecessori come Shiba Inu e Dogecoin hanno arricchito (oppure fatto perdere tutto) parecchie persone.
Attenzione, non si tratta di un consiglio finanziario, anzi, invitiamo a NON acquistare PEPE: troppi rischi, soprattutto considerando l’elevata capitalizzazione di mercato toccata; il gioco non vale proprio la candela.
PEPE tokenomics
PEPE ha una supply di 420,69 trillion. Scritta per intero, la cifra è piuttosto impressionante: 420.690.000.000.000. Il numero è stato pensato per rendere omaggio ai numeri 4:20 e 69, popolari nel mondo meme.
Una simile supply segue la regola d’oro di ciascuna memecoin (o forse dovremmo dire shitcoin?), cioè offrire tantissimi esemplari che diano la sensazione di ricchezza ai possessori. Potendo acquistare facilmente anche un miliardo di Pepe, il possessore si sente già su un altro pianeta data la quantità; poi fa nulla se il valore di una singola coin ha diversi zeri dopo la virgola, perché entra in gioco un meccanismo psicologico ben noto.
Sempre restando nella sfera mentale, un’offerta così elevata porta appunto a un prezzo di 0,00000… dollari per esemplare. Ciò rende automatico un pensiero tipo “basterebbe arrivare a 1 centesimo per diventare milionari”, uno dei capisaldi della memecoin tipo. Anche in questo caso, la psicologia deve però scontrarsi con la market cap: è pressoché impossibile anche solo avvicinarsi a certe cifre.
Il 93 percento circa della supply è stato inviato al pool di liquidità. I relativi LP token sono finiti bruciati. Ciò che resta, meno del 7% dell’offerta, è conservato in un wallet multisig per future quotazioni su nuovi exchange, bridge e altre piattaforme.
"Attenzione ai meccanismi psicologici tipici di queste criptovalute!"
Valore del token Pepe
Dicevamo nel paragrafo precedente che PEPE ha un’offerta immensa. Di conseguenza, ciò si riflette sul valore, dotato di diversi zeri dopo la virgola.
Al picco, il token ha fatto registrare una crescita rispetto al lancio del 900.000%. Lasciamo a te i calcoli tipo “se avessi puntato 100 €…”, sottolineando l’estrema difficoltà nell’arrivare al momento giusto, nonché tutti i pericoli e dubbi del caso.
Per chi ne avesse interesse, ecco il grafico di TradingView (abbonati a un piano avanzato con i nostri sconti), aggiornato in tempo reale sul prezzo di Pepe.
Dove acquistare il token PEPE?
Nonostante la giovanissima età, PEPE è già disponibile su tutti i principali exchange centralizzati. Mediante queste piattaforme è quindi possibile acquistare il token pagando con altre criptovalute o direttamente in valute fiat.
Se non hai già un exchange crypto di fiducia, ecco tre nomi (e relativi sconti) su cui potresti appoggiarti:
- OKX: una realtà che non ha bisogno di presentazioni. Apri un conto OKX e ricevi mistery box per un valore fino a 10.000 dollari.
- Bitget: un’ottima alternativa in forte crescita. Iscriviti a Bitget e ottieni uno sconto sulle fee del 15% e fino a 8.000 $ di bonus.
- Binance: l’exchange leader del mercato. Iscriviti a Binance e usufruisci di uno sconto sulle commissioni del 20% per sempre, più un rebate di 100 $ sulle prime fee pagate.
Se già possiedi delle criptovalute, potresti acquistare PEPE anche su un DEX. Consigliamo UniSwap, PancakeSwap o Balancer.
Con questo ci salutiamo e ti diamo appuntamento al prossimo capitolo della telenovela Pepe token. Vuoi approfondire l’argomento memecoin? Da’ un’occhiata al video qui sotto!