Runes Bitcoin: super focus

Di Massimiliano Casini

Le Runes di Bitcoin permettono di creare dei token fungibili, senza occupare troppo spazio ed evitando di congestionare la rete, rivoluzionando il network più decentralizzato al mondo

Runes Bitcoin: super focus

Introduzione al focus on di oggi

Ed eccoci pronti come ogni settimana ad approfondire una tematica meritevole di attenzione. Questa volta restiamo nel mondo crypto e puntiamo i riflettori su Runes Bitcoin, il protocollo di token fungibili che sta facendo “esplodere” la rete.

Cominciamo subito!

Questo focus on è stato pubblicato in esclusiva sulla nostra newsletter Whale Weekend del 3 maggio 2024. Iscriviti per non perdere articoli inediti, analisi, news della settimana e tanto altro ancora!

Lʼinnovazione dei Runes

È il 20 aprile 2024: la rete di Bitcoin core completa il processo di halving dimezzando la sua produzione di coin, passando da 6,25 BTC per blocco agli attuali 3,125 BTC.

Questo rende lʼasset meno inflazionato e quindi ancora più “hardˮ. Infatti, la sua inflazione adesso è inferiore a quella dellʼoro, sotto il punto percentuale.

Ma se da una parte della community lʼhalving è un evento positivo e molto atteso, per una certa tipologia di persone, i miner, non lo è per niente. Questo perchè riducendo lʼestrazione di BTC per ogni blocco, ogni miner guadagna la metà.

Come farà quindi il network a rimanere sostenibile e a quanto ammonta il costo di estrazione medio di un blocco per i miner? Dalle stime attuali possiamo vedere che la media di costo di estrazione di un blocco è di circa 53k$, anche se altre stime la danno decisamente più alta, quasi sopra i 70k$.

In ogni caso è importante che il prezzo di BTC stia sopra questo valore, così da permettere ai miner di rimanere sostenibili. Per questo motivo, essi possono cercare due strade alternative per sopravvivere in questo periodo.

Il primo metodo è quello di smettere di vendere BTC per un periodo, così da ridurre lʼofferta e dare un poʼ di vantaggio alla domanda, in modo da favorire un aumento di prezzo di BTC nel breve periodo. Il che sembra plausibile come strada da perpetrare. Infatti, grazie ai dati raccolti da CryptoQuant, possiamo analizzare le riserve di USD nelle casse dei miner e notare come queste siano vicine ai massimi degli ultimi 4 anni.

Bitcoin Miner Reserve USD

Il che ha perfettamente senso, considerando che le riserve di BTC nei loro wallet sono ai minimi storici degli ultimi 4 anni. Questo dato conferma anche l’ipotesi secondo cui, negli ultimi 2 anni, i diversi fondi d’investimento abbiano accumulato tramite scambi over-the-counter (OTC) le riserve necessarie di BTC per supportare l’emissione dell’ETF SPOT sulla nota crypto.

Bitcoin Miner Reserve

Il secondo metodo che potrebbero sfruttare è quello darwiniano. Ossia, quello di continuare a lavorare come hanno sempre fatto, sapendo che lʼevoluzione della specie farà il lavoro sporco e che quindi alcuni miner si troveranno costretti a chiudere le proprie strutture. Il che porterebbe inevitabilmente a un calo della difficoltà di mining e, quindi, a un aumento delle probabilità di estrazione degli altri miner, diminuendo indirettamente il costo di produzione.

Tuttavia, grazie agli sviluppi tecnologici che continuano ad avvenire su Bitcoin Core, cʼè una terza strada che potrebbe consentire ai miner di rimanere salvi senza necessariamente vedere il prezzo di BTC salire o senza dover aspettare lo spegnimento di alcune mining farm.

La soluzione attuale si chiama “Runesˮ, la nuova tipologia di token fungibile costruita sulla chain che sembrerebbe non congestionare la rete, né far aumentare i costi del network nel medio periodo, in maniera diversa da come invece avevano fatto i token BRC-20.

Un nuovo use-case per la rete, che dovrebbe così generare maggiori volumi di utilizzo e quindi consentire ad i miner di guadagnare più commissioni – non date dallʼemissione di altri BTC, ma dalle transaction fee pagate dagli utilizzatori.

Ma prima di scendere nel dettaglio, ripercorriamo quali aggiornamenti e avvenimenti hanno permesso lo sviluppo di questa nuova soluzione

Aggiornamenti necessari: Segwit e Taproot

Questa soluzione di tokenizzazione, così come le precedenti (Ordinals e BRC-20), è emersa solo negli ultimi anni perché, in passato, la rete ha subito importanti aggiornamenti che hanno consentito agli sviluppatori di introdurre funzionalità “complesse” su di essa.

I principali aggiornamenti che hanno reso possibile lo sviluppo dei Runes sono due.

Il primo è conosciuto con il nome di Segwit, diminutivo di Segregated Witness, un update avvenuto nel 2017 che consentirebbe al network di aumentare la propria scalabilità.

Il funzionamento permette di separare la firma di un transazione dal corpo della tx stessa, così da poter far entrare nel blocco molte più transazioni senza dover aumentare la sua grandezza.

Quanto al secondo aggiornamento, Taproot, avvenuto nel 2021, permette un upgrade degli script, consentendo ad alcuni di questi di diventare programmabili e quindi di eseguire delle funzioni complesse allʼinterno della rete. Ed è proprio grazie a questʼultimo aggiornamento che negli ultimi anni stanno avvenendo la maggior parte delle innovazioni su questa chain, tra cui lo sviluppo di token fungibili, NON-fungibili e Layer 2.

Vedremo nella sezione dedicata alla comprensione specifica del funzionamento delle Runes come questi due aggiornamenti permetteranno la loro nascita. Per il momento, se volete analizzare più nel dettaglio gli aggiornamenti che hanno contraddistinto lo sviluppo della blockchain numero 1, questo è l’articolo che fa per voi.

"Segwit e Taproot sono due aggiornamenti fondamentali per l'avvento delle Runes"

Gli ordinals: NFT su Bitcoin

Ci spostiamo adesso nel gennaio del 2023, quando uno sviluppatore e artista dal nome Casey Rodarmor sfruttò gli aggiornamenti citati in precedenza per sviluppare un metodo di iscrizione di immagini o video allʼinterno dei metadati dei sats (lʼunità più piccola sul network).

Questa idea permise a tutti gli effetti di poter sviluppare delle collezioni NFT direttamente sulla chain di Bitcoin, aumentando gli use case del network e i suoi volumi di utilizzo.

Ovviamente ciò richiamò molti artisti NFT, che iniziarono a sviluppare le collezioni in questa forma, oltre ad alcuni NFT Marketplace che decisero di integrarsi con la rete BTC, consentendo lo scambio di questi digital asset.

Nonostante gli elevati volumi di scambio, cʼè da sottolineare come queste collezioni siano quasi sempre legate alla speculazione e alla creazione di meme.

Se volete comprendere il funzionamento e le potenzialità degli Ordinals, ecco l’articolo giusto.

Gli ordinals: NFT su Bitcoin

Token BRC-20 e relativi problemi

Lo sviluppo successivo giunse due mesi dopo l’introduzione degli Ordinals, nel marzo 2023, quando il developer BitcoinDOMO ideò un metodo per creare token fungibili sulla rete. Questi furono denominati BRC-20 e sono analoghi ai token ERC-20 presenti su Ethereum.

Ciò apre la porta a numerose opportunità di sviluppo per questa rete. Proprio come avvenne con l’esplosione delle ICO nel 2017 su Ethereum, potremmo assistere allo stesso fenomeno su questo network.

Lo sviluppo di token fungibili su una rete consente infatti la possibilità di tokenizzare asset reali o digitali e di sviluppare progetti finanziati tramite crowdfunding direttamente sulla rete BTC.

Questo, considerando anche il notevole sviluppo delle soluzioni rollup avvenute negli ultimi anni, rappresenta certamente un aspetto importante da esaminare.

La capitalizzazione totale di questi token raggiunse il valore di 1 miliardo di dollari in pochi mesi. Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. Infatti questo metodo di tokenizzazione incontrò alcuni problemi sulla rete, causando una congestione dovuta alla quantità residua di BTC nelle uscite delle transazioni non spese (UTXO), portando a un significativo aumento delle commissioni di transazione e rendendo questa blockchain molto più complessa da utilizzare.

Questo è un articolo sui token BRC-20 che fa chiarezza su eventuali punti di buio e luce di questa tipologia di token.

Le Runes e la risoluzione dei problemi

Andiamo adesso ad analizzare la soluzione che sembra aver risolto i problemi dei token BRC-20 e semplificato di fatto la tokenizzazione su chain Bitcoin, i Runes.

Abbiamo utilizzato il termine sembra perché quando si sviluppano queste soluzioni niente è certo finché la prova del tempo e diverse situazioni di mercato non si verificano.

I Runes sono sviluppati dallo stesso creatore degli Ordinals, Casey Rodarmor. Sono nati nel blocco 840.00 del network, quello che ha dato origine allʼhalving del 2024.

Queste versioni di token fungibili sfruttano sempre le iscrizioni permesse dai due aggiornamenti descritti in precedenza e risolvono il problema degli UTXO, programmando attraverso il comando “op-returnˮ un invio “del restoˮ di una transazione verso il wallet che contiene la runa acquistata.

In questa immagine di Cointelegraph, possiamo vedere alcune delle differenze tra i Runes e i token BRC-20:

Cointelegraph IMG

Come possiamo vedere, sono molte le differenze rispetto allʼaltra soluzione di tokenizzazione. Per prima cosa salta subito allʼocchio la compatibilità dei runes di poter funzionare su Lightning network, il che permetterebbe di ridurre la congestione nel L1 e il costo di trading di questi token.

Il secondo aspetto invece è legato allʼon-chain footprint, ossia alla traccia di dati archiviati sulla blockchain dopo che si utilizza una certa funzione. Come possiamo vedere, il problema principale dei BRC-20 era legato proprio alla grande quantità di informazioni rimaste allʼinterno dellʼUTXOs, mentre con i Runes questa traccia ha un peso decisamente inferiore.

Lʼultimo aspetto invece è legato a dove vengono archiviati questi dati. I BRC-20 sfruttavano lʼiscrizione nei sats per funzionare, il che portava ogni tx a pesare tantissimo. I runes sfruttano invece lʼarchiviazione tramite il campo “OP-Returnˮ, il che alleggerisce di molto il peso della loro creazione e del loro trasferimento.

Se volete farvi una cultura più dettagliata del funzionamento degli ordinals e anche di alcuni utilizzi reali che potrebbero avere in futuro, vi invitiamo a guardare questo video di Bankless dove viene intervistato il creatore di questʼultimi nel loro canale YouTube.

Situazione attuale e integrazioni

I giorni successivi al lancio dei Runes è aumentato di molto il costo di esecuzioni delle transazioni, portando le gas fee ad un valore superiore anche ai 100 dollari. Tuttavia, questa è parsa una situazione data dallʼeuforia, visto che gia una settimana dopo il costo è tornato a essere più che in linea con quello che è sempre stata la media del network in questione.

La capitalizzazione di mercato di questi token si aggira intorno ai 700 M$, mentre i volumi di scambio sui 50M$. È però importante sottolineare che molte
collezioni Ordinals airdropperanno ai propri holder alcuni runes nelle prossime settimane. Il che dovrebbe dare nuova linfa vitale a questa nicchia di mercato.

Top Runes

Conoscete bene il nostro punto di vista su queste soluzioni “speculative”, quindi siete consapevoli del rischio quando considerate di investire capitali in tali asset. Assumetevi la responsabilità delle vostre scelte se decidete di tradare o tenere alcune collezioni NFT o token costruiti su questa blockchain.

Per il momento i wallet che supportano questa nuova tipologia di token fungibili sono XVerse e MagicEden Wallet; mentre i “DEXˮ che consentono il loro scambio sono UniSat, Magic Eden lʼNFT Marketplace più famoso del mondo Solana, e OKX.

Se non siete ancora iscritti a OKX exchange, vi suggeriamo di farlo tramite il nostro referral link, così da avere la possibilità di vincere una mistery box da 10k USD, oltre a sostenere il nostro lavoro.


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