Token criptovaluta: che cosa sono?
Di Gabriele Brambilla
Parliamo in continuazione di token, spesso confondendoli con le coin, ma sappiamo davvero che cosa sono?
Che cosa sono i token?
In questo articolo scoprirero che cosa sono i token, proseguendo a consolidare le nostre basi del settore crypto.
Senza perdere tempo: cosa significa token? Il token è una tipologia di asset crypto che può svolgere diverse funzioni, così come rappresentare beni, servizi e valore.
Il token può essere una semplice moneta pensata per essere spesa, così come una crypto priva di valore intrinseco e creata per gioco.
Al tempo stesso, un token può anche essere la rappresentazione su blockchain di un titolo azionario, un’opera d’arte, un terreno virtuale, un’arma di un videogioco e persino l’atto di proprietà di un immobile.
Perciò, a “cosa si intende per token?” e “token cosa sono” è difficile dare una definizione precisa, in grado di coprire tutte le casistiche. Possiamo dire che, grazie a esso, siamo in grado di trasferire su blockchain tantissime cose, siano esse virtuali o fisiche. Facciamo tre esempi differenti tra loro.
Shiba Inu è un token che gira su blockchain Ethereum. Si tratta di una delle memecoin più famose e non è dotata di particolare valore intrinseco. Il token SHIB può essere scambiato e molte persone lo detengono per scopi speculativi.
Gli NFT sono una particolare categoria di token, che riprenderemo tra qualche paragrafo. Essi possono contenere testi, immagini, video o audio e si prestano a svariati utilizzi.
Infine, le azioni tokenizzate proposte da Bitpanda permettono di investire sui mercati azionari senza ricorrere a un broker. Questo perché Bitpanda acquista le azioni e crea dei token che le rappresentano. I clienti di Bitpanda acquistano questi token, di fatto investendo indirettamente nell’azione sottostante.
Vantaggi: ridotte spese e possibilità di acquistare anche frazioni di un’azione, cosa non possibile sui mercati tradizionali.
Ora il token significato dovrebbe essere più chiaro. Passiamo quindi a un altro importante punto: la differenza con le coin.
Indice
Differenza tra token e coin
Come dicevamo nel paragrafo precedente, il token è costruito al di sopra di una blockchain già esistente, ha svariati casi d’uso e può rappresentare numerosi asset, beni e servizi.
Una coin è invece dotata di propria blockchain, di cui è appunto la valuta nativa. Alcuni esempi di coin sono bitcoin (costruita su chain Bitcoin), Ether (valuta nativa di Ethereum) e ADA (la coin di Cardano).
A volte, nella quotidianità, i termini si utilizzano in modo intercambiabile; nulla di male, ma teniamo sempre in mente che c’è una differenza.
"Il token è costruito su una blockchain esistente, mentre la coin ne ha una propria"
Come si usa un token?
L’utilizzo di un token dipende dalla sua natura.
Ad esempio, uno pensato per la governance verrà impiegato sulla relativa piattaforma per partecipare al processo decisionale; un token del metaverso sarà invece utilizzato al suo interno, magari per compiere degli acquisti.
Il concetto è talmente ampio che dovremo valutarne di volta in volta casi d’uso, natura e tokenomics.
Quali sono i token NFT?
NFT è l’abbreviazione di Non-Fungible Token, ovvero Non Fungibili. Si tratta a tutti gli effetti di token, che si differenziano però dal fatto che ogni esemplare è unico, al contrario dei token fungibili.
Immaginiamo una banconota da 10€: essa è fungibile perché possiamo scambiarla con un’altra di pari valore senza che cambierà nulla. Un NFT è invece unico e non fungibile.
Per approfondire, abbiamo creato diversi articoli: dalle basi NFT a quelli più costosi della storia, fino alla guida su come creare un proprio NFT.
"Gli NFT sono speciali token non fungibili: ogni esemplare e unico"
Quali token comprare?
Qui arriva il bello. I tokens sono asset crypto che possono portare guadagni e perdite. Per ora, la maggioranza delle persone li scambia con l’intenzione di ottenere una plusvalenza.
Non è possibile determinare quali token andrebbero comprati. Questo perché tutto dipende da fattori quali tolleranza personale al rischio, condizioni del mercato, esperienze, opportunità e altro ancora.
Il nostro consiglio è di studiare attentamente il settore e svolgere delle analisi fondamentali che non lascino nulla al caso.
Ci saranno sempre dei progetti convincenti e dall’alto potenziale, perciò non facciamoci prendere dalla fretta; anzi, è proprio la pazienza a rendere l’investitore profittevole nel tempo, al contrario dell’avventatezza.
Dove trovare nuovi token?
Possiamo avviare una ricerca su portali come CoinMarketCap e CoinGecko, cercando nella lunghissima lista di criptovalute riportate sul sito. Da lì avremmo modo di indagare sui vari progetti. L’analisi andrà svolta su più fronti come:
- Sito ufficiale del token;
- Social network del progetto;
- Forum e discussioni di settore;
- Articoli su portali specializzati (come il nostro), video e podcast.
Nel caso fossimo a caccia delle “nuove gemme”, il discorso si farebbe più complicato.
Realtà di nuova concezione, magari non ancora lanciati, potrebbero non avere grande copertura mediatica, oppure averla ma a pagamento.
Quando si ha a che fare con queste realtà, potremmo metterci in situazioni potenzialmente pericolose. Se proprio volessimo investirci a tutti i costi, destiniamo solo un capitale ridotto, così da tutelarci da eventuali perdite e fallimenti.
Chiudiamo con un ultimo consiglio: come scoprire quanto vale un token.
Anche in questo caso, CoinMarketCap, CoinGecko e affini sono al nostro fianco. Se il tokens di nostro interesse non è listato su questi portali, ed è su BSC, proviamo a cercarlo su PooCoin, piattaforma che traccia anche le peggiori shitcoin dei bar di Caracas!
Se sei agli inizi e desideri conoscere di più il mondo delle criptovalute, parti dal nostro corso: qui sotto trovi la prima puntata.