Raydium: il protocollo DeFi...nitivo di Solana
Di Luca Boiardi
Raydium è un AMM costruito su Solana, chain sicura e veloce. Raydium offre diversi servizi fra cui lo swap, i pool di liquidità, il farm e lo staking.
Solana e Raydium: DeFi veloce, sicura e conveniente
Fra i numerosi ecosistemi del mondo crypto, Solana è certamente uno di quelli in maggiore espansione. Questa blockchain fa di sicurezza, velocità ed economicità delle transazioni i propri punti di forza.
Oltre a questi aspetti, Solana può vantare diversi servizi DeFi innovativi e ricchi di opportunità.
In questo articolo andremo a scoprire nel dettaglio proprio una di queste piattaforme: Raydium. Non ci limiteremo a conoscerla meglio: vedremo tutte le possibilità che offre e impareremo a utilizzarle correttamente.
Indice
- Che cos’è Raydium?
- Il token RAY
- Raydium 101: Come operare sul famoso protocollo DeFi Solana
- Swap di token su Raydium
- Liquidity e Pools: come guadagnare fornendo liquidità su Raydium
- Farms: aumentare le rendite su Raydium
- Staking: massimizzare i guadagni con il token RAY
- Trading: il DEX di Serum integrato in Raydium
- Altre funzionalità: AcceleRaytor e Migrate
- Raydium DropZone e NFTs: creazioni e opere d’arte digitali su Solana
- Raydium: il protocollo DeFi di Solana che va oltre i soliti standard
Che cos’è Raydium?
In breve, Raydium è un AMM (Automated Market Maker) che offre diversi servizi fra cui lo swap, i pool di liquidità, il farm e lo staking.
Alla prima occhiata, tutto sembrerebbe come qualcosa di già visto in altri ecosistemi (e in parte è effettivamente così).
Non facciamoci però ingannare: esplorando meglio la piattaforma, si scoprono alcune caratteristiche che la rendono particolare e innovativa. Fra queste, spicca soprattutto la liquidità.
Il classico AMM non è dotato di order book ma si fonda sui pool di liquidità. Perciò, durante l’acquisto o la vendita, l’utente interagisce con il pool e non con una persona.
Al contrario, in un exchange come Binance, l’order book è l’elemento centrale di ogni compravendita: io vendo, tu compri e viceversa.
Raydium adotta una soluzione ibrida e molto innovativa: esso integra la liquidità di Serum, il principale DEX (Decentralized Exchange) costruito su Solana. Ciò consente ad entrambe le piattaforme di poter disporre di maggiore liquidità, migliorando così la stabilità generale.
Di fatto, Raydium è un AMM che sfrutta al contempo un order book: trovata originale e davvero intelligente.
Inoltre, vi è anche un bella sorpresa per noi investitori: fornendo liquidità nei pool di Raydium, non solo otteniamo le classiche ricompense ma anche una parte delle fee provenienti dalle transazioni svolte su Serum. Le vedremo più nello specifico fra poco. Infine, un’altra piacevole caratteristica, anch’essa legata alla liquidità condivisa, è il miglior prezzo in fase di swap: Raydium confronta i numeri e decide se procedere tramite il liquidity pool o l’order book di Serum. In questo modo, l’utente compra e vende token al prezzo più favorevole.
Il token RAY
Raydium è dotato di un proprio utility token (RAY) che può essere messo in stake, combinato nei pool di liquidità e utilizzato per partecipare alla governance della piattaforma stessa.
Lanciato a febbraio 2021, RAY ha una supply massima di 555 milioni di token, rilasciati gradualmente. A oggi, sono in circolazione poco meno di 77 milioni di pezzi.
Su questo punto non ci sono particolari da evidenziare: è il classico token di un protocollo, dotato di funzioni e dinamiche molto simili a quelle di tanti suoi “colleghi”.
Ok, ora siamo tutti incuriositi e pronti a metterci all’opera. Non perdiamo altro tempo ed esploriamo tutto ciò che Raydium ha da offrire!
Raydium 101: Come operare sul famoso protocollo DeFi Solana
Innanzitutto, andiamo sul sito di Raydium, dove ci accoglie questa schermata:
Da qui, clicchiamo su uno dei due pulsanti “Launch app” per entrare nel portale da cui potremo operare.
Per poter procedere, abbiamo bisogno di un wallet adatto.
Le opzioni sono numerose e la scelta dipende da preferenze personali e abitudini. Ovviamente, Raydium supporta i principali wallet dell’ecosistema Solana: Sollet, Solflare e Phantom, oltre a Ledger.
Il consiglio è quello di optare per uno di questi, così da avere la massima compatibilità con ogni funzione.
Raydium accoglie l’utente con una grafica pulita ed elegante.
Dal menu, ogni operazione è a portata di click in questo ordine: Trading, Swap, Liquidity, Pools, Farms, Staking, AcceleRaytor, DropZone, NFTs e Migrate.
Andremo a esplorare prima le funzionalità più importanti, dedicando poi qualche parola anche agli NFT.
Nell’angolo in alto a destra troviamo il pulsante che ci consente di connettere il nostro wallet; inseriamo la password, approviamo e siamo pronti ad iniziare.
Vediamo quindi tutte le possibilità offerte da Raydium.
Swap di token su Raydium
Come in ogni protocollo DeFi, non poteva mancare lo strumento per comprare e vendere token e coin.
Finora nulla di diverso rispetto al solito. Troviamo infatti i due classici riquadri in cui indicare i token da scambiare (uno sarà già in nostro possesso, l’altro sarà invece quello che andremo ad acquistare al suo posto).
Una volta selezionati i token, basta cliccare sul grande pulsante “Swap”, approvare la transazione nel wallet e attendere pochi secondi. A questo punto, un messaggio nell’angolo in basso a sinistra dello schermo comparirà a fornire conferma della transazione.
A destra della scritta “Swap”, dei pulsanti offrono alcune opzioni di cui sono soprattutto due a interessarci: l’ingranaggio e il simbolo delle informazioni.
Cliccando sul primo è possibile impostare lo slippage (di default allo 0,5%). Tuttavia, grazie alla liquidità condivisa, difficilmente questa voce richiede aggiustamenti.
Utile il pulsante di informazioni che ci permette di ottenere il contratto dei token senza doverlo cercare altrove.
Liquidity e Pools: come guadagnare fornendo liquidità su Raydium
In questa sezione si trovano tutti i pool di liquidità disponibili su Raydium.
Subito prima della lunga lista, abbiamo la possibilità di scegliere quali visualizzare: Raydium Pools o Permissionless Pools.
Qual è la differenza? I pool di Raydium sono quelli del protocollo, definiamoli “ufficiali”; gli altri sono invece creati dagli utenti e chiunque può aggiungerne di nuovi.
I primi sono più gettonati e, salvo alcune eccezioni, ospitano liquidità decisamente elevate. Quelli permissionless sono spesso composti da token poco conosciuti e richiedono massima attenzione: ad esempio, va bene entrare nel pool USDT-USDC (3 milioni $ di liquidità a oggi) ma evitare altre proposte creative e che ospitano liquidità bassissime (alcune addirittura di poche decine di dollari!).
Dall’elenco, cliccando sul nome del pool (ad esempio RAY-SOL) si viene automaticamente reindirizzati alla pagina Liquidity, su cui potremo versare i nostri token, sempre in proporzione 1:1.
Perciò, se volessimo aggiungere 1 SOL, con 1 SOL = 200 dollari, il pool richiederà di aggiungere anche una quantità di RAY pari al valore di 200 dollari.
Il totale versato sarà quindi di 400 dollari, 200 in SOL e 200 in RAY.
Dopo aver selezionato i token e determinato le quantità è sufficiente cliccare sul pulsante “Supply” per aggiungere la liquidità al pool. Chiaramente, il wallet chiederà di approvare la transazione.
Al di sotto di questo riquadro ne troviamo un altro in cui possiamo visualizzare le informazioni sulla nostra liquidità: in che pool è versata, quanti token LP possediamo, quanti token abbiamo inizialmente messo nel lp. Inoltre, da qui è possibile ottenere nuovamente i token (cliccando su “Remove”) o aggiungere ulteriore liquidità al pool in questione.
È finalmente giunto il momento: dobbiamo parlare della rendita, l’aspetto più caldo e interessante.
Dalla pagina Pools siamo in grado di visualizzare le percentuali di fee annuali che andremo a guadagnare. Si tratta di numeri decisamente interessanti e di tutto rispetto.
Le rendite vengono accreditate direttamente in LP token, perciò non è richiesta alcuna azione aggiuntiva da parte nostra. Se si è nel mondo Solana, Raydium è davvero un ottimo protocollo: ottimi guadagni ed elevata sicurezza.
Curiosità: da dove arrivano le somme che otteniamo come compenso?
A ogni swap, Raydium aggiunge lo 0,25% di fee all’importo. Lo 0,22% viene dirottato nel liquidity pool e diventa proprio la nostra ricompensa. Il restante 0,3% va invece agli staker di RAY, anch’esso come reward.
Avendo parlato di guadagno, dobbiamo però trattare anche di perdita. Nello specifico, di impermanent loss. È fondamentale valutare bene su quali pool puntare ricordando che all’aumentare della rendita aumenta anche il rischio. LP con APY/APR stellari sono probabilmente composti da coin molto volatili, il che richiede davvero molta cautela. Se una coin cresce più dell’altra, probabilmente subiremo impermanent loss. Oppure, se le monete crollano di prezzo, APY/APR galattici potrebbero comunque non farci rientrare dalla perdita.
Massima attenzione: non dobbiamo farci del male.
Farms: aumentare le rendite su Raydium
Altro topic bollente, le farm di Raydium consentono all’utente di massimizzare i propri guadagni derivanti dalla liquidità fornita.
Infatti, mettendo gli LP token in stake nelle farm, si ottengono sia la rendita percentuale vista al punto precedente che delle ricompense in token.
Vi sono due tipologie di farm: Raydium o Fusion, selezionabili dai pulsanti posizionati in cima all’elenco che troviamo nella pagina.
Come suggerisce il nome, le Raydium Farms accoppiano RAY a un altro token.
A oggi, sono disponibili sei farm: RAY-SRM, RAY-ETH, RAY-USDC, RAY-SOL e RAY- USDT, con ottimi APR. Le ricompense vengono erogate in RAY.
Nella categoria Fusion incontriamo invece farm di svariati tipi, alcune contenenti RAY e molte altre no. I token che otteniamo come ricompensa variano in base alla farm prescelta. È possibile aderire anche a farm che offrono ricompense dual yield: ad esempio, LIQ-RAY farà incassare all’utente sia token LIQ che RAY.
Alcuni APR sono esplosivi ma vi è sempre il rischio: si tratta perlopiù di token decisamente volatili e/o poco conosciuti, magari con bassa liquidità. Prudenza e ricerca anche in questo caso sono d’obbligo.
Da notare che finora abbiamo parlato di APR, perciò sarà l’utente a dover periodicamente raccogliere le ricompense ed eventualmente reinvestirle nella farm stessa.
Se da un lato è abbastanza noioso dover fare questa operazione, dall’altro è positivo: l’APR indica infatti la rendita priva del compounding; perciò, se si è precisi e quotidianamente ci si ricorda di farlo, i guadagni sono decisamente più elevati.
Come aderire a una farm? È davvero molto semplice.
Ad esempio, poniamo che abbiamo deciso di mettere in stake i nostri LP token nella farm RAY-SRM. Clicchiamo sopra la riga corrispondente per farla espandere.
Nel caso non avessimo gli LP token, un “click” sulla scritta RAY-SRM LP ci dirotterà alla pagina dedicata al versamento della liquidità. I passaggi da seguire sono identici a quelli descritti nel punto “Liquidity e Pools”. Una volta ultimata la procedura, ritorniamo alla farm di nostro interesse.
A questo punto, nel riquadro di destra abbiamo la possibilità di inserire la quantità di LP token che desideriamo versare. Qui avremo modo di fare facilmente anche il procedimento inverso.
Cliccando “Stake LP” si apre una finestra da cui possiamo operare. Dopo aver indicato quanti LP token farmare, confermiamo tramite il pulsante.
In seguito, a transazione approvata, entro pochi secondi saranno visibili le reward nel riquadro più a sinistra, dove è presente anche il pulsante “Harvest”, da cliccare per raccogliere le ricompense che andremo ad accumulare.
Il consiglio è quello di lasciar maturare una quantità di reward tale da giustificare la spesa delle fee della transazione (comunque molto ridotte).
Se volessimo reinvestire le ricompense nella farm, dovremmo aggiungere i token al pool di liquidità e, in seguito, mettere in stake nella farm gli LP token ottenuti. Si tratta di procedimenti macchinosi ma nulla di complesso: verso nel pool di liquidità e ottengo LP token, metto in stake nella farm, raccolgo le rendite, verso le rendite nel pool di liquidità e ottengo altri LP token e avanti così finché ci andrà.
Tornando alla pagina Farms, in cima all’elenco è disponibile un piccolo pulsante recante la scritta “Staked only”: cliccandoci sopra saremo in grado di vedere solo le farm in cui abbiamo versato dei token, così da non doverle sempre cercare.
La scelta è ampia e ci sono ottime opportunità di guadagno.
Staking: massimizzare i guadagni con il token RAY
I token RAY possono essere messi in stake per generare altra rendita.
Da questa pagina è possibile procedere in questo senso. È sufficiente cliccare sull’unica sezione disponibile, riferita appunto al token RAY.
L’interfaccia è identica a quella delle farm: riquadro di destra per mettere in stake o rimuovere, riquadro di sinistra per monitorare le reward e raccoglierle.
Anche in questo caso, il compounding è da fare manualmente. È però un processo più rapido e semplice rispetto a quello delle farm: qui basta raccogliere e poi mettere direttamente in stake i token ottenuti.
Come in tutti i processi, sarà necessario fornire l’approvazione al wallet per ciascuna azione. In questo caso, una per la raccolta e una per il versamento in stake.
Ovviamente, in ciascuna delle due operazioni pagheremo delle fee (molto contenute).
Trading: il DEX di Serum integrato in Raydium
Cliccando su trading ci troviamo catapultati in un DEX dall’aspetto professionale.
Di fatto, non siamo nient’altro che in Serum: la perfetta integrazione fra le parti ci permette anche questo!
Che un utente sia o non sia interessato al trading, è decisamente comodo poter disporre di grafici avanzati direttamente in Raydium, senza dover consultare altre fonti.
Gli operatori dotati di esperienza nel settore non faranno fatica a muoversi in questa sezione: l’order book è ben visibile sulla destra; al centro il grafico, completamente personalizzabile; a sinistra la parte dedicata all’inserimento degli ordini.
A completare il tutto, storico transazioni, ordini in corso, bilanci e altre informazioni sono posizionati sotto al grafico.
Se sei un neofita e desideri entrare in questo mondo, il nostro corso di trading consapevole è un’ottima scelta per iniziare ed è completamente gratuito!
Altre funzionalità: AcceleRaytor e Migrate
Dopo aver esplorato le funzionalità maggiormente utilizzate, diamo un’occhiata anche al resto.
Iniziamo da AcceleRaytor, un launchpad dedicato a nuovi e promettenti progetti su blockchain Solana.
Il concetto è molto simile a quanto già visto su altre piattaforme, come Binance: tramite il launchpad, i nuovi progetti raccolgono capitali per proseguire nella loro avventura.
Le persone che decidono di investire ottengono i token a un prezzo vantaggioso, assicurandosi un guadagno quasi certo (mettiamo sempre un “quasi” per sicurezza). AcceleRaytor ha diversi meccanismi di allocazione delle coin: massima e lottery.
Il primo imposta un limite massimo per utente e distribuisce i token proporzionalmente.
Il secondo invece è più aleatorio e assegna le coin agli utenti in possesso di ticket vincenti (i ticket si ottengono depositando degli USDC).
Al momento, tutti i pool sono conclusi e nessuno è in arrivo. Tuttavia, è consigliabile tenere d’occhio spesso questa sezione per non perdersi alcuna opportunità!
Passiamo ora a Migrate.
Non entreremo troppo nel dettaglio, evitiamo di fare confusione.
Migrate è uno strumento utile solo per gli utenti che hanno la necessità di migrare dei token dal wallet all’associated token accounts.
Molto semplicemente, Solana ha portato avanti degli aggiornamenti per evitare dei problemi di ricezione dei token e di account multipli che affliggevano questa chain. Raydium però fu creato prima di questi update. Gli utenti che utilizzano questo protocollo da tempo potrebbero dover quindi seguire la procedura guidata di Migrate per evitare disguidi e malfunzionamenti.
Come scoprire se è necessario procedere in questo senso? Sarà Raydium stesso ad avvisarci della necessità di migrare i token mediante una finestra in evidenza.
La procedura richiede pochi click per essere completata, è sicura e i fondi non corrono alcun rischio.
Raydium DropZone e NFTs: creazioni e opere d’arte digitali su Solana
Il nostro viaggio nel mondo di Raydium termina con gli NFT.
DropZone è uno degli ultimi arrivati della piattaforma.
Idea originale, si tratta di un launchpad per progetti NFT di varia natura. In questo modo, artisti e sviluppatori possono raccogliere capitali e costruire una community di fan più forte. Gli investitori ottengono invece NFT che potrebbero aumentare esponenzialmente di valore anche in tempi brevi.
Questo settore del mondo crypto è in costante crescita e merita di essere approfondito e monitorato. Ovviamente, sempre con cautela: non tutti i progetti NFT diventano i nuovi Crypto Punks…molti naufragano ancor prima di salpare!
Come nelle lottery di AcceleRaytor, l’utente può acquistare dei ticket. Se vincenti, essi danno diritto ad acquisire uno o più esemplari di NFT.
Al momento della scrittura, nessun progetto è disponibile su DropZone.
L’ultimo lancio, svoltosi il 4 novembre, ha visto distribuire ben 10.000 Drop Boxes contenenti un NFT ciascuno.
Il prezzo per ciascun Drop Box era fissato a 2 SOL, per un totale di oltre 4,5 milioni di dollari di capitale raccolto.
Per scoprire tutte le creazioni disponibili su Raydium, è sufficiente entrare nella sezione NFTs, così da esplorare le collezioni o cercare qualcosa di particolare.
I prezzi variano e la scelta è vasta.
Cliccando sopra un NFT è possibile visualizzare tutte le informazioni, l’andamento dei prezzi (se disponibile) e tanto altro ancora.
Tramite il pulsante “Buy now” si può acquistare il token al prezzo indicato.
Premendo invece “Make an offer” è possibile fare una proposta di acquisto al possessore del token.
Raydium: il protocollo DeFi di Solana che va oltre i soliti standard
Ora che ne sappiamo di più possiamo dirlo senza problemi: definire Raydium solo un AMM è riduttivo.
Oltre a offrire tutti i servizi di un Automated Market Maker, questo protocollo fa dei passi in più: dall’integrazione di un order book alla piattaforma di trading, dai launchpad NFT al marketplace NFT, senza scordare le farm dual yield.
Semmai potremmo assegnarli il titolo di AMM 2.0: un’evoluzione dei classici protocolli a cui siamo abituati. Impossibile ignorarlo se si è nell’ecosistema di questa chain.
In costante crescita e aggiornamento, è assai probabile che la piattaforma proporrà ulteriori novità che non vediamo l’ora di scoprire.
Solana si conferma un ambiente carico di idee, opportunità e innovazioni: Raydium ne è l’ennesima prova.
Hai già utilizzato Raydium? Ti abbiamo incuriosito? Facci sapere cosa ne pensi lasciando un commento a questo articolo!