FoMO moment: le 5 altcoin che corrono
Di Gabriele Brambilla
Lasciamoci un po' andare (nei limiti) celebrando alcune delle criptovalute meglio performanti del momento!
Un po' di FoMO non guasta...
Stiamo vivendo un periodo frenetico per le criptovalute, un vero e proprio FoMO moment.
Chi ci legge sa bene che mettiamo costantemente in guardia dai pericoli del settore e tendiamo ad abbassare la temperatura e calmare gli animi. Però, dopo aver passato un periodaccio di bear market e aver atteso così a lungo la ripartenza, ci sembra giusto anche godersi un po’ il momento.
In questo articolo andremo a scoprire 5 altcoin che stanno correndo fortissimo nelle ultime settimane. L’obiettivo non è dare dei consigli finanziari, ma solo premiare alcune realtà che stanno performando molto bene, celebrando questo storico periodo.
Per una volta lasciamo da parte bitcoin, Ether e Solana: concentriamoci su realtà meno capitalizzate, ma comunque tra le prime della classe.
Indice
Dogecoin (DOGE)
Eh sì, partiamo proprio da una crypto che non è propriamente altcoin: DOGE, la regina del mondo meme.
Nel corso degli anni, Dogecoin è sempre riuscita a restare agganciata alla top ten delle criptovalute più capitalizzate richiamando speculatori e semplici curiosi.
Rispetto alla media delle memecoin, DOGE non è una totale sprovveduta, anzi: già il fatto di avere una propria blockchain, che garantisce transazioni rapide ed economiche, è un punto di forza.
Il problema di questa crypto è proprio la speculazione. Su DOGE operano persone senza esperienza, alla ricerca di una ricchezza facile ma pressoché impossibile; oppure troviamo individui ben più esperti, pronti a sfruttare le enormi oscillazioni di prezzo per trarre ottimi profitti.
Parliamo però delle ultime settimane. Dopo la vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca, sappiamo bene che le crypto hanno iniziato a spingere fortissimo verso l’alto. Da buona memecoin, DOGE è stata super protagonista: al 22/11/2024, la coin registra oltre il +182% negli ultimi 30 giorni. Una performance impressionante e che non fa altro che gettare ulteriore FoMO e hype.
Dietro le quinte non ci sono particolari novità tecniche e il rialzo è dovuto solo al momento. Certo che se gli States dovessero effettivamente diventare un ambiente crypto-friendly, la memecoin per antonomasia potrebbe trovare un suo piccolo ma sicuro spazio.
Restando nel comparto, bene anche le compagne, da BONK a Shiba Inu, da PEPE a Floki Inu. La migliore della classe resta però Peanut the Squirrel, con oltre il 2200% di prestazione positiva negli ultimi 30 giorni… da capogiro!
Stellar (XLM)
Passiamo a tutt’altra tipologia di criptovaluta con Stellar Lumens (XLM), nativa del network Stellar, sistema di pagamento peer-to-peer sulla scena da anni.
Non parliamo spesso di questa realtà, ma oggi era impossibile escluderla: dietro Peanut the Squirrel, è lei quella che sta correndo più forte nell’ultimo mese (salvo cambiamenti da qui alla pubblicazione).
Certo, il momento ha contribuito non poco a questa salita verso l’alto, ma il network sta comunque apportando dei cambiamenti interessanti. Sono infatti in arrivo alcune votazioni come quella per il Protocol 22 (a dicembre), che introdurrebbe dei cambiamenti alla mainnet.
La cosa più importante è però il rapporto con Ripple XRP. Le due coin hanno infatti delle somiglianze che, storicamente, portano i rispettivi valori a seguire lo stesso trend (se una sale, l’altra segue e viceversa anche al ribasso). Siccome Ripple sta rilanciandosi piuttosto bene, anche Stellar sta seguendo il trend.
In ogni caso, Stellar si muove anche per i fatti suoi, sia chiaro. Un esempio è Franklin Templeton, organizzazione finanziaria globale, che da poco ha integrato questa soluzione per le sue transazioni blockchain, tagliando enormemente i costi. Risultato? XLM to the Moon!
Attenzione però, non corriamo a comprare Lumens a tutto spiano: ci sono anche delle debolezze da considerare prima di scegliere di investirci. Invitiamo quindi a studiare prima di compiere qualsiasi azioni di investimento, anche se fosse solo pura speculazione.
Cronos (CRO)
Eccoci a una portata molto invitante: CRO, la coin nativa della blockchain Cronos, fondata da Crypto.com.
L’exchange ha di recente annunciato una roadmap che introduce numerosi cambiamenti tra la fine di quest’anno e il 2025. In poche parole, Crypto.com CAMBIA TUTTO e no, non stiamo abusando di questa frase.
Da exchange crypto innovativo, ma pur sempre simile agli altri, questo player diverrà una banca, includerà asset finanziari tradizionali, modificherà (in positivo per il cliente) i vantaggi delle sue carte e tanto altro ancora. Crypto.com mira a diventare una soluzione a 360°, una sorta di mix tra una fintech, un CEX e un istituto bancario tradizionale. A proposito: su TCG Learn è disponibile il Corso sugli asset finanziari, dove imparerai tutte le basi essenziali su azioni, titoli di Stato, mercato immobiliare e tanto altro ancora!
Tornando al discorso principale, Cronos Chain e CRO avranno un ruolo centrale nei cambiamenti in arrivo. Di conseguenza, dopo l’annuncio CRO ha iniziato a macinare prestazioni positive, spinta ulteriormente dal periodo positivo. Non sappiamo dove potrà arrivare, ma siamo certi che la società che c’è dietro sta facendo un ottimo lavoro per crescere e confermarsi come uno dei colossi del settore.
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Cardano (ADA)
A volte ritornano e in questo caso è proprio così.
Cardano è dall’alba dei tempi l’eterna incompiuta, una blockchain con tanti punti di forza che non riesce però a sfondare, che incontra problemi, che arriva troppo tardi rispetto alle altre.
Dopo una primavera positiva, la coin ADA aveva iniziato a perdere valore, sprofondando nel terreno dei 30 cent. al pezzo. La stagnazione sembra però conclusa e il network sta registrando volumi di transazioni superiori alla media, che si proiettano in positivo sulla criptovaluta nativa.
Dietro le quinte si lavora per migliorare la compatibilità cross-chain del network, con un occhio soprattutto alla DeFi, ovvero la chiave per poter garantire un flusso costante di capitali e transazioni. Vi è comunque una discreta speculazione e anche la partecipazione crescente di whale, cosa però naturale in un contesto fortemente rialzista come quello in cui siamo immersi.
Il network conserva i punti di forza storici e una buona affidabilità. Se saprà sfruttare adeguatamente il periodo, allora il rilancio potrebbe consolidarsi e ADA resterebbe solidamente nella top 10 delle coin più capitalizzate. La terremo d’occhio!
Ripple (XRP)
Confermiamo la correlazione tra XLM e XRP: parlando di una, non possiamo escludere l’altra.
Ripple, come azienda, se la sta passando piuttosto bene. L’elezione di Trump e l’arrivo di un’amministrazione crypto-friendly aprirà i portoni a questa società, impegnata nel portare le sue soluzioni di pagamento e spostamento di capitali ai clienti istituzionali di tutto il mondo.
In aggiunta, ora che Gary Gensler lascerà di sicuro la poltrona di numero 1 della SEC, possiamo immaginare che anche le cause legali in corso andranno decadendo, seppur Ripple stesse cavandosela bene.
XRP, da anni chiamata noiosamente “la crypto delle banche”, potrebbe finalmente diventarlo. Vero, ci sono altre soluzioni più moderne ed economiche, ma non sottovalutiamo la longevità della coin, unità al fatto di avere alle spalle una società consolidata e nota, che avrà certamente creato una buona rete di contatti e conoscenze. Insomma, XRP potrebbe effettivamente fare quello per cui è stata creata.
Diffidiamo dalle previsioni che la danno a prezzi improbabili entro pochi mesi. Sì, XRP sta comportandosi bene e Ripple potrebbe avere davanti un futuro positivo. Tuttavia, in un contesto come quello presente, è difficile valutare in maniera lucida i fatti, perché l’esaltazione appanna la vista. Nella pratica: chi vuole investire investa, chi non vuole farlo stia a guardare; l’importante è studiare e agire di conseguenza, tutto il resto è pura FoMO.
Menzioni d'onore: RAY, HBAR, OM
Volevamo scrivere solo riguardo 5 coin e token, ma così facendo ne abbiamo lasciate tante fuori dalla porta. Siccome non vogliamo contrariare nessuno, ecco tre brevi menzioni d’onore:
RAY
Solana sta vivendo una seconda giovinezza e con essa anche le piattaforme del suo ecosistema. Raydium è il principale DEX di questo network, il porto a cui tutti i crypto-naviganti attraccano quando entrano in contatto con Solana. Non dobbiamo quindi meravigliarci se il token RAY sia cresciuto così tanto nelle ultime settimane: i volumi sono esplosi e RAY serve in molti pool di liquidità.
Muoversi con cautela: nella DeFi tutto è più rischioso, non dimentichiamolo!
HBAR
La coin nativa di Hedera sta andando come una Pagani lanciata a strada aperta, lasciando dietro una marea di avversarie.
Le motivazioni di questa corsa sono diverse: il periodo, le voci che parlano di ETF spot su HBAR, l’utilizzo del network che cresce.
Tuttavia, il motivo più importante è probabilmente la speculazione sul futuro chairman della FED: Brian P. Brooks. Per chi non lo conoscesse, questo signore ha già lavorato sotto Donald Trump durante la prima presidenza. Brooks è nel board della HBAR Foundation, l’entità che supporta la crescita e lo sviluppo di Hedera. Ora lasciamo a voi tutte le speculazioni del caso…
OM
Chiudiamo con la coin di Mantra, layer 1 orientato ai Real World Asset che strizza l’occhio alle regolamentazioni.
Come per HBAR, le motivazioni che hanno spinto la crypto sono differenti.
Di fondo, il settore dei RWA è molto interessante e promettente e Mantra offre soluzioni utili al suo sviluppo. Ma ancor più importante il lancio di una soluzione di tokenizzazione da parte di Tether (chiamata Hadron), capace di spingere l’intero comparto.
Aggiungiamo alla ricetta il recente airdrop e il piatto è servito: OM in decollo verticale.
Conclusioni
Lo sappiamo: all’appello mancano tantissimi nomi. Pensiamo a SUI, Algorand, Tezos, Ethena e via dicendo.
Purtroppo (PER FORTUNA!) il mercato rialzista spinge quasi tutte le crypto ed era impossibile menzionarle una a una. Godiamoci il momento, concediamoci un po’ di esaltazione ma ricordiamo: quando serviranno, nervi saldi e seguire il proprio piano. E no, “Lamborghini o morte!” non è una buona idea di investimento.
Un pensiero finale per chi detiene le poche coin/token in perdita nell’ultimo mese. Il circolo è talmente ristretto che possiamo elencarle: Helium, ApeCoin, Bittensor, Celestia, Immutable X, Artificial Superintelligence Alliance. Ciascuna di esse ha una sua storia e i ribassi derivano da differenti cause. Ecco qualche consiglio per chi detiene queste valute:
- Se hai fatto bene i compiti e i fondamentali sono rimasti gli stessi, nulla cambia;
- Nel caso in cui qualcosa fosse cambiato, oppure i tuoi punti fermi fossero saltati, rivaluta la posizione;
- Non prendere decisioni dettate dalle emozioni, ignora il rumore esterno;
- Sorridi: quasi certamente avrai altre coin e token che stanno performando bene.
FoMO sì, ma restiamo comunque attenti a ciò che accade: è proprio in bull market che ci si può fare molto male. Detto questo, godiamoci il momento!