eToro: broker a 360°
Di Gabriele Brambilla
Tra i principali broker sulla piazza, eToro è uno dei nomi più famosi. Esploriamone l'offerta e valutiamone pro e contro
Alla scoperta di uno dei principali broker
In questo approfondimento conosceremo a fondo uno dei più grandi broker in circolazione: eToro.
Sulla scena da molti anni, questa società offre svariati prodotti per investire e fare trading, con un occhio alla semplicità d’uso.
Nata come piattaforma specializzata nella compravendita di valute, poi affiancate da strumenti finanziari tradizionali come azioni ed ETF, oggi eToro propone anche asset come materie prime e criptovalute. Non potevamo quindi non conoscerla meglio, valutandone sia i punti di forza che i contro.
Come sempre, inizieremo dalle basi concentandoci su che cos’è e a cosa serve eToro, esplorandone brevemente anche storia e figure chiave.
Sposteremo poi l’attenzione sulla sicurezza, aspetto che dovremmo mettere sempre al primo posto quando si tratta del nostro denaro.
Dopo una panoramica su prodotti e asset disponibili, ci dedicheremo anche alle tematiche fiscali.
Infine, elencheremo quelli che a nostro avviso sono pro e contro dell’utilizzo della piattaforma.
Iniziamo questo viaggio alla scoperta di eToro!
Indice
eToro: che cos'è e a cosa serve
eToro è un broker che permette di investire pressoché a chiunque su un ampio ventaglio di asset tra cui azioni, ETF e criptovalute. Il piatto forte della piattaforma è però quello dei CFD, strumenti molto complessi e rischiosi su cui torneremo a breve.
La realtà di eToro fa parecchio leva sugli elementi social. Non è un caso se proprio qui è presente un’ampia community che fa del social trading la propria filosofia di investimento. Per chi non lo sapesse, questa tipologia di operatività consiste nel copiare le azioni di altri investitori, le cui performance sono consultabili e visibili da tutti. Se da un punto di vista è una pratica interessante per i meno esperti, consideriamo il rovescio della medaglia:
- Copiare l’operatività altrui non ci consente di fare esperienza, sbagliare e migliorare. Il controllo è nelle mani di qualcun altro;
- Le strategie di una persona potrebbero non adattarsi a quelle di un’altra. Aspetti come la tolleranza al rischio, gli obiettivi, lo stato finanziario e molto altro ancora non vengono considerati;
- Anche gli altri possono sbagliare: avere un tracking di prestazioni positive non garantisce che sarà così anche in futuro. Copiando una persona non siamo al riparo dalle perdite.
eToro serve quindi a investire il proprio denaro su vari asset, nella misura in cui si desidera e a commissioni nulle o ridotte. Su questo punto torneremo nel paragrafo dedicato, così da mettere sul tavolo tutti i costi.
Lo diciamo da subito: l’azienda è totalmente legittima e chi sostiene che è una truffa si sbaglia. eToro opera a livello mondiale e dispone di svariate certificazioni e regolamentazioni, perciò su questo punto possiamo dormire sonni tranquilli.
Più preoccupanti invece alcuni prodotti offerti, come i già menzionati CFD.
I Contract For Difference sono strumenti complessi facenti parte della categoria dei derivati. Riprendendo la spiegazione fornita dal sito di Borsa Italiana, si tratta di un contratto tra due parti, dove l’acquirente paga un interesse e riceve il rendimento di un’attività finanziaria sottostante. Chi invece vende il contratto si intasca l’interesse, impegnandosi però a pagare il rendimento prodotto dal sottostante.
Si opera a margine, non versando quindi il valore totale del contratto, ma solo una piccola percentuale. Ad aggiungere complessità ci sono poi le leve, una caratteristica dello strumento di cui stiamo parlando.
Il problema però non è della piattaforma, quanto della tipologia di investitore che si approccia a questi strumenti complessi, facendosi ingolosire dalle opportunità di guadagno della leva e ignorando i rischi. Come sempre, non ci stancheremo mai di ripeterlo: occorrono le giuste conoscenze per evitare di fare un passo troppo lungo.
Proseguiamo con un po’ di storia della società.
La storia di eToro
La società nasce in Israele nel gennaio 2007. Artefici del progetto tre imprenditori: David Ring e i fratelli Assia, Ronen e Yoni; quest’ultimo è CEO sin da quell’anno.
Inizialmente eToro si chiamava RetailFX ed era concentrata sullo scambio di valute.
Già a settembre 2007 esordì la piattaforma di trading online, più semplice di tante altre realtà in circolazione a quel tempo. Un merito di eToro è proprio questo: aver avvicinato milioni di persone al mondo degli investimenti grazie alla facilità d’uso.
Il tempo ha portato svariati aggiornamenti e all’aggiunta di nuovi asset e prodotti. Notevole l’arrivo di OpenBook, la prima piattaforma di social investing al mondo. Questo avvenimento segnò profondamente il mondo fintech, tant’è che oggi sono svariate le realtà che offrono un servizio di questo tipo. Anche nel settore crypto, gli esempi non mancano; come Bitget, che ha sempre dato molto risalto alle funzionalità social proposte.
Nel 2012 fu la volta dell’applicazione mobile di eToro. Tuttavia, massima attenzione a investire mediante smartphone: ok la comodità, ma per consultare informazioni, fare confronti e svolgere una buona analisi tecnica, l’ideale è mettersi davanti al computer nella massima tranquillità e con uno schermo sufficientemente grande. O almeno, questo è un punto di vista di chi scrive.
Il 2017 fu l’anno delle criptovalute, uno dei cavalli di battaglia della piattaforma.
Oggi eToro conta più di 30 milioni di utenti (di cui però solo una parte è attiva, sottolineamolo) ed è presente in svariate parti del mondo, tra cui Europa e Stati Uniti d’America.
Dopo questa rapida panoramica su alcune delle tappe principali percorse dalla società, possiamo entrare più nel dettaglio. Lo faremo iniziando da ciò che ci sta più a cuore: la sicurezza.
Quanto è sicuro eToro?
Potrebbe offrirci un’enorme varietà, commissioni zero e tanti altri vantaggi, ma non sceglieremmo mai un broker se non fosse in grado di garantire degli elevati standard di sicurezza.
Con sicurezza intendiamo due aspetti distinti:
- L’affidabilità della piattaforma stessa, nonché la sua compliance con le normative vigenti;
- La detenzione dei fondi, sia lato attacchi esterni sia nel caso in cui la piattaforma dovesse fallire o avere problemi finanziari.
Come diversi broker che operano in Europa, eToro ha una sede a Cipro e, di conseguenza, sottostà alle leggi di questo Paese. La divisione europea della società dispone di regolare autorizzazione a operare sotto la sorveglianza della CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission), l’equivalente cipriota della SEC americana. La normativa applicata è la MiFID 2 e garantisce elevati standard di trasparenza e tutela.
Inoltre, essendo un broker iscritto in uno Stato dell’Unione Europea, è inserito anche nell’albo della nostrana Consob, come mostra l’immagine che segue.
Ok, abbiamo capito che eToro è un broker perfettamente legittimo. Ma che dire del secondo punto, ovvero la sicurezza dei fondi?
Innanzitutto, i capitali dei clienti sono mantenuti separati da quelli della società. Perciò, anche in caso di problemi, ciò che è degli utenti resta tale.
Esistono poi altre protezioni come l’ICS (fino a 20.000 euro a persona) e un’assicurazione gratuita con massimale di 1 milione di euro per ciascun cliente.
Vediamo poi il lato cybersicurezza.
Secondo la documentazione ufficiale, i fondi sono tutti depositati in banche di primo livello, con le informazioni crittografate mediante la tecnologia SSL.
L’account personale di ciascun utente può essere protetto grazie alla 2FA (autenticazione a due fattori), che raccomandiamo di attivare su qualsiasi broker, exchange o piattaforma di finanza centralizzata come Nexo.
Per completezza, ecco il link alla guida sulla sicurezza di eToro.
"Lato sicurezza fondi e utenti, nulla da dire: eToro è in regola"
Quanto costa iniziare con eToro?
Al momento della scrittura, il deposito minimo iniziale di eToro è di 50 dollari.
Ogni deposito successivo al primo dovrà essere di minimo 50 dollari, che salgono a 500 nel caso in cui si volesse utilizzare il bonifico bancario.
Queste cifre si riferiscono ai conti personali. Per le soluzioni aziendali, l’importo minimo iniziale per l’Italia è di 25.000 $.
"Iniziare con eToro richiede un deposito minimo di 50 dollari"
I prodotti offerti dalla piattaforma
È arrivato il momento di fare una panoramica su prodotti e asset offerti dalla piattaforma.
Partiamo con le azioni. Su eToro possiamo trovare una scelta abbastanza ricca, che comprende soprattutto realtà provenienti dalle borse americane. Se confrontata con quella di alcuni altri broker, la proposta è comunque più ridotta e non consente di operare su titoli meno conosciuti o in rampa di lancio.
Nota positiva: le azioni possono essere acquistate anche a frazioni, il che avvicina qualsiasi persona agli investimenti anche su titoli dal prezzo unitario elevato. La transazione minima è di 10 dollari e, ove previsto, si ricevono i dividendi.
Esistono poi 421 ETF (al momento della scrittura), tra cui spiccano quelli di grandi compagnie di investimento come Vanguard, iShares, Invesco e VanEck. Vi è però un problema: molti di questi ETF non sono armonizzati, il che significa una maggiore tassazione.
Prima di investire su un Exchange Traded Fund, non solo mediante questo broker, assicuriamoci che sia armonizzato svolgendo una ricerca sullo specifico prodotto. La sigla UCITS nel nome dell’ETF deve essere assolutamente presente.
In ogni caso, se sei alla ricerca di un broker per investire principalmente in ETF, probabilmente eToro non è la miglior soluzione in circolazione.
Presenti poi materie prime, valute e indici a completare un’offerta completa dal punto di vista delle tipologie di asset.
E le criptovalute? Ci arriviamo subito. eToro propone 85 coin e token da acquistare e vendere. Presenti tutte le giganti del mercato tra cui bitcoin, Ethereum, Ripple, Chainlink e BNB. Spazio anche ad alcune memecoin, tra cui DOGE e Shiba Inu. Completano l’offerta altre crypto di vario genere: da SAND e MANA per il metaverso a MKR e AAVE a rappresentare il mondo DeFi.
Alcune criptovalute possono essere trasferite da eToro ad altri wallet di nostra proprietà. Per fare ciò si deve possedere anche l’app eToro Money, il portafoglio elettronico creato dal broker. In questo articolo vengono illustrati i passaggi per trasferire le proprie criptovalute.
Spazio anche agli NFT. Grazie a Delta, app sviluppata da eToro, potremo esplorare il panorama dei Non-Fungible Token e, volendo, connettere anche il nostro wallet web3.
eToro è una buona scelta per avere accesso a svariati prodotti e asset, così da poter investire mediante un unico conto. Però, se intendiamo operare su una specifica categoria e basta (solo azioni, solo crypto e via dicendo), è meglio rivolgersi a un servizio più specifico e dall’offerta più ampia.
"Una buona selezione di asset di differenti tipologie"
Depositi, prelievi e commissioni
Quali sono le commissioni di eToro? Eccoci a un argomento da conoscere prima di investire. Vediamole asset per asset.
Le azioni hanno commissioni zero su ticket, rollover e gestione. Viene invece applicato lo spread bid/ask di mercato (scopri qui che cos’è lo spread).
Le criptovalute implicano una commissione di acquisto e vendita dell’1%, a cui si aggiunge lo spread.
I CFD hanno una struttura più complessa, consultabile alla pagina delle commissioni di eToro.
Diamo un’occhiata agli altri costi.
Il deposito è gratuito, salvo le spese che potrebbero essere applicate dalla nostra banca o dal metodo di pagamento utilizzato. Ricordiamoci degli importi minimi di 50$ con carta e 500$ mediante bonifico.
Quanto costa prelevare da eToro? A ogni prelievo da eToro, che deve essere di almeno 30 dollari, viene applicata una commissione fissa di 5$, a prescindere dall’importo. Se si è membri dei club Platinum, Platinum+ e Diamond, questa spesa non viene applicata.
Trattandosi di un conto che opera esclusivamente mediante i dollari, dovremo tenere conto del cambio EUR/USD. Ciascuna operazione di deposito o prelievo implica una conversione e relative commissioni. Queste si attestano a 150 PIP (1 PIP è uguale a 0,0001 per la coppia EUR/USD).
Qui si nasconde un’altra insidia: l’esposizione al dollaro. Convertendo gli euro nella valuta americana, di fatto ci posizioneremo su di essa. Se il cambio si evolvesse in modo favorevole al dollaro, nessun problema, anzi, ci guadagneremmo. Ma se dovesse esserci un indebolimento, andando a prelevare i capitali depositati otterremo meno euro, sostenendo una perdita.
Continuando, non piacevole la commissione di inattività. Dopo 12 mesi di assenza totale dall’account, vengono scalati 10$ al mese fino a esaurimento del residuo disponibile. Per evitare questa spesa è sufficiente effettuare almeno un login in 12 mesi. Questa tassa spinge a operare, il che non crea un meccanismo psicologicamente sano per gli investitori privi di sufficiente esperienza. Prestare quindi la massima attenzione e non farsi condizionare.
Infine, dal 6 novembre 2023, per i titoli quotati nel Regno Unito viene applicata un’imposta di riserva della tassa di bollo dello 0,5%.
Conclusa la panoramica delle commissioni eToro, chiudiamo il cerchio parlando anche delle tasse.
Come si pagano le tasse su eToro?
Qui abbiamo una brutta notizia: avendo sede all’estero, dovremo cavarcela da soli per quanto riguarda la dichiarazione e gestione degli aspetti fiscali.
Chi opera già con exchange e CeFi crypto, salvo che con realtà italiane, dovrebbe però essere abituato/a. Perciò, utilizzando eToro dovremo compilare manualmente un documento (come un foglio di calcolo) che tenga traccia dei nostri movimenti, delle plusvalenze e minusvalenze e di ciò che alla fine dovremo eventualmente pagare.
Nel dubbio, non esitiamo a rivolgerci a un commercialista, in modo tale da muovere sin dall’inizio i passi corretti per evitare qualsiasi problema. Con il fisco non si scherza.
Se vuoi saperne di più sulle norme italiane sul tema fiscalità e criptovalute, ecco il nostro articolo sulla tassazione crypto nel nostro Paese.
Pro e contro
Vediamo pro e contro della piattaforma, riassumendo quanto visto finora.
Pro
- Facilità d’uso, dalla creazione dell’account (che richiede una procedura KYC) all’operatività;
- Possibilità di operare da smartphone (che comunque sconsigliamo salvo che per consultazione e le operazioni ordinarie);
- Commissioni per le azioni pari a zero;
- Una buona scelta di strumenti e asset;
- Social trading (per certi versi un contro, ma da altri punti di vista un pro);
- La piattaforma avvicina chiunque al mondo degli investimenti e propone anche le azioni frazionarie;
- Rispetta le normative europee;
- Conto demo;
Contro
- Esposizione al dollaro americano;
- Costi di conversione valuta non da sottovalutare;
- Esistono alternative che propongono una scelta più ampia di specifici classi di asset;
- Social trading (i più pigri potrebbero utilizzarlo senza riflettere né imparare);
- La piattaforma avvicina chiunque al mondo degli investimenti (un pro, ma anche un contro quando si parla di principianti assoluti);
- eToro tende a spingere all’operatività, il che è un problema se non si ha perfetta padronanza delle proprie emozioni;
- I CFD sono rischiosi, ma qui diventano alla portata di tutti.
Pro e contro vanno valutati attentamente, per poi decidere se questo broker può fare al caso nostro. Possiamo anche limitarci a operare con il conto demo, “giocare” con la piattaforma e in seguito scegliere più consapevolmente.
Puoi iscriverti a eToro tramite questo link: è gratis!
Alla domanda “eToro è una truffa?” abbiamo già risposto in precedenza, ma lo ripetiamo: no, è una società perfettamente legale e in regola, dotata di vantaggi e svantaggi per il consumatore.
Quanto si guadagna con eToro?
Ecco, ci tenevamo a chiudere rispondendo a una delle domande più ricercate in assoluto.
Utilizzando eToro, così come qualsiasi altro broker o exchange, non c’è alcuna certezza di guadagno. La società si limita a fornire degli strumenti per investire su determinati asset, ma nulla di più. Sarà poi l’utente a dover svolgere i suoi studi, stabilire degli obiettivi e agire di conseguenza.
Qualsiasi investimento porta dei rischi che possono essere più o meno grandi. Nulla è garantito e partire con l’idea di quanto si potrebbe guadagnare non è davvero l’ideale.
Concentriamoci sul percorso, accumuliamo esperienza, muoviamoci con prudenza e, nel tempo, otterremo certamente dei risultati soddisfacenti. Se lo vorremo, eToro sarà uno dei mezzi mediante cui muoversi.
"Non c'è alcuna certezza di guadagno, ricordiamolo sempre"
Considerazioni finali
eToro è nel complesso una buona piattaforma per investire con semplicità, a patto che se ne conoscano bene costi e rischi associati (esposizione al dollaro in primis).
Se il tuo obiettivo è investire nelle sole crypto, ti consigliamo altre vie come ByBit, Binance o Coinbase. Se però stai cercando un servizio a 360°, magari da unire ad altre piattaforme più specifiche, potresti aver trovato quello che stavi cercando.
Iscriviti qui a eToro: è gratis. Segui le facili istruzioni ufficiali per aprire l’account.
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