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Tectonic: il money market di Cronos Chain

Di Gabriele Brambilla

Seppur un po' acerbo, il money market di Cronos Chain si è già ritagliato un ruolo da protagonista, coniugando semplicità d'uso e sicurezza

Tectonic: il money market di Cronos Chain

Tectonic: lending e borrowing senza pensieri

Come poter elaborare una strategia su più livelli, ottimizzando le rendite in criptovalute? Su Cronos Chain, la risposta è Tectonic.

A distanza di poco tempo dalla messa in funzione, Cronos muove già capitali di tutto rispetto, proseguendo nel suo percorso di crescita.

Dopo l’arrivo di vari protocolli DeFi, fra cui spicca VVS Finance, vi era l’esigenza di un money market. L’attesa è stata breve: poche settimane e Tectonic fece il suo debutto.

Nella finanza decentralizzata la liquidità è indispensabile: se un protocollo non ne ha a sufficienza, diventa impossibile garantire un corretto funzionamento e sviluppo dell’intero ambiente.

Ogni ecosistema che si rispetti deve quindi proporre soluzioni pensate per stimolare gli investitori a muovere e impegnare i propri fondi.

Il money market è una di queste trovate.

Il funzionamento è semplice: si possono fornire fondi e/o prenderne in prestito.
Così facendo, chi versa capitali contribuisce ad aumentare la liquidità presente nell’intera chain.
Chi invece va a prenderne in prestito, andrà probabilmente ad applicare delle strategie di investimento multilivello che comportano l’utilizzo di una o più piattaforme DeFi.

Grazie al money market vincono tutti:

  • Gli investitori trovano un ambiente stabile e funzionante, dove è possibile ottenere buone rendite.
  • I protocolli beneficiano di liquidità che ne garantisce la vita.
  • Il money market guadagna grazie alle fee applicate.
  • L’intero ecosistema cresce e attira più investitori e utilizzatori.

Cronos Chain sta dimostrandosi un progetto solido e ben realizzato. La comunità crypto premia quotidianamente l’ottimo lavoro svolto finora.

Andiamo quindi a scoprire come operare su questa piattaforma in totale sicurezza e autonomia!

Che cos'è Tectonic?

Tectonic è un non-custodial money market decentralizzato operativo su Cronos, la chain realizzata da Crypto.com.

Costruito sulla base di Compound, noto protocollo di Ethereum, Tectonic propone agli investitori due soluzioni:

  • Fornire liquidità e ottenere in cambio una rendita passiva. Questo è il primo livello, quello più facile da gestire.
  • Utilizzare quanto depositato come collaterale per prendere in prestito un asset da investire altrove. Questa strategia è ovviamente più complessa ma nulla di impossibile.

Al momento della scrittura, Tectonic offre la possibilità di operare su diverse stablecoin e criptovalute, tra cui DAI, USDT, USDC, WBTC, WETH e CRO.

Il funzionamento alla base dei servizi della piattaforma è identico a quello di debito/credito tradizionale: chi fornisce liquidità diventa creditore. Chi invece prende in prestito dei fondi diviene un debitore che dovrà ripagare quanto ottenuto più degli interessi (destinati sia al creditore che a Tectonic).
I classici meccanismi di sovracollateralizzazione e liquidazione mettono al sicuro creditori e piattaforma da insolvenze e scossoni del mercato: lo vedremo più nel dettaglio in seguito.

Dicevamo che Tectonic può essere utilizzato sia per mettere a rendita le criptovalute che per elaborare strategie più complesse. Cerchiamo quindi di capire meglio a cosa ci stiamo riferendo.

Lend & borrow: massimizzare la rendita passiva

Fingiamo di possedere una certa quantità di CRO, diciamo 10.000.

Potremmo decidere di tenerli fermi nel wallet, metterli in staking o in qualche pool di liquidità (rischiando però di subire l’impermanent loss).

In ogni caso, la rendita passiva che andremo a ottenere sarà sempre e solo basata sui 10.000 CRO, niente di più.

Il lend & borrow comporta dei rischi ma permette di amplificare gli asset in nostro possesso, operando quindi con una sorta di leva. Come può aiutarci Tectonic?

Innanzitutto, prendiamo i CRO e depositiamoli sulla piattaforma.

Siamo ufficialmente dei creditori: Tectonic andrà a utilizzare i fondi da noi versati, prestandoli ad altri utenti che ne avranno la necessità. In cambio otterremo degli interessi che andranno ad aumentare il nostro capitale nel tempo. Se volessimo potremmo anche fermarci qui, restando in una situazione non molto profittevole ma sicura.

Procedendo oltre, dovremo utilizzare i CRO depositati come collaterale, così da poter richiedere un altro asset in prestito. Il collaterale non è altro che una garanzia: in un prestito standard si può ad esempio ipotecare la casa, qui invece impegniamo una coin. Così facendo, Tectonic e investitori sono al riparo da ogni tipo di perdita: se non dovessimo ripagare il debito, o se il mercato dovesse subire forti cambiamenti, i CRO versati saranno la loro tutela.

A questo punto non resta che compiere l’ultimo passo: chiedere in prestito un’altra coin da sfruttare su piattaforme DeFi, CeFi e via dicendo.
Continuando a immaginare una situazione reale, diciamo di aver preso degli USDC.

Ricapitolando:

  • I CRO depositati continuano comunque a generare una rendita passiva. Infatti, non importa se siano utilizzati come collaterale: restiamo comunque dei creditori;
  • Abbiamo degli USDC che lavorano per noi da qualche parte, sulla base della nostra strategia.

Anziché ottenere una rendita solo sui 10.000 CRO, operiamo “in leva” e generiamo un’entrata anche su degli USDC che altrimenti non avremmo.
Quando chiuderemo il prestito, la differenza tra reward e interessi sarà il nostro utile. Dovremo ovviamente calcolare se la cosa conviene: i costi da ripagare non possono superare le rendite, altrimenti non sarebbe conveniente procedere.

Rischi della pratica lend & borrow

Finché non si prendono in prestito fondi, i rischi sono pressoché inesistenti. L’unico pericolo sta in bug della piattaforma o attacchi da parte di malintenzionati, nulla di più.

Come abbiamo detto, grazie alla sovracollateralizzazione siamo certi che i debitori ripagheranno in un modo o nell’altro quanto dovuto. Se una persona dovesse versare 10.000€ in CRO, non potrebbe richiedere un prestito pari a quella somma ma solo una percentuale (variabile). Così facendo, il margine dà delle garanzie anche in caso di perdita di valore del collaterale stesso.

Diverso il discorso in cui andassimo a ottenere un prestito. Il rischio a cui ci troveremmo di fronte si chiama liquidazione.

Nel nostro esempio, se CRO dovesse perdere parecchio valore,  potrebbe non riuscire più a coprire il nostro debito.

Per essere più chiari: inizialmente i 10.000 CRO avevano un valore di 5.000€ e gli USDC presi in prestito ammontavano a 3.000 (LTV 60%).
CRO scende e ora i 10.000 esemplari depositati valgono 4.000€. Il LTV passa dal 60 al 75%, portandoci pericolosamente in zona liquidazione (potremmo già esserci, il valore è decisamente elevato).

La liquidazione non è nient’altro che la chiusura forzata della posizione. Inutile dire che è una situazione in cui non bisogna arrivare: teniamo sempre monitorato il LTV tramite la dashboard di Tectonic, così da poter fornire capitali extra (o ritirare i fondi) in caso di pericolo.

Il lend & borrow può quindi essere profittevole soddisfando queste condizioni:

  • Restare informati sull’andamento degli asset, preparando eventuali azioni correttive;
  • Fare in anticipo tutte le valutazioni di profittabilità;
  • Mantenere un LTV sensato, possibilmente sotto il 50%, così da potersi mettere al riparo anche da fragorosi dump.

Che cos'è Tectonic?

Quale wallet utilizzare su Tectonic?

Tectonic propone due alternative: MetaMask e l’estensione browser del Crypto.com wallet.

Ecco i parametri da inserire nei rispettivi campi:

Network Name: Cronos
New RPC URL: https://evm-cronos.crypto.org
ChainID: 25
Symbol: CRO
Block Explorer URL: https://cronos.crypto.org/explorer/

Per una sicurezza di livello superiore, l’hardware wallet Ledger è una delle migliori opzioni sul mercato: ecco il link allo store ufficiale. Oppure si può optare anche per un’altra soluzione come Trezor.

Prima di iniziare con il tutorial resta un ultimo passaggio: scoprire il token della piattaforma, TONIC.

"Metamask è come sempre una scelta che porta semplicità, rapidità e flessibilità"

Il token TONIC di Tectonic

TONIC è il token del protocollo DeFi Tectonic.

La sua funzione principale è quella di reward per gli utilizzatori della piattaforma (siano essi lender o borrower).

In seguito, come riportato anche dalla documentazione ufficiale, la coin assolverà anche alle ormai note funzioni di governance. Più nello specifico, parrebbe che sarà previsto un limite minimo di TONIC per poter partecipare a votazioni e avanzare proposte; nessuna cifra indicativa è comunque stata rilasciata.

La supply massima è di 500.000.000.000.000 (500 trillion) e distribuita secondo queste percentuali:

Allocazione token TONIC

Il team ha diritto a una bella fetta, quasi 1/4 dell’intera offerta. L’elevato periodo di vesting (4 anni, distribuzione quotidiana) mette comunque al riparo da vendite di massa.

Positivo il dato che vede il 13% dei TONIC destinati come riserva, così come una cifra identica a coprire gli aspetti legati a sicurezza, mantenimento e sviluppo della piattaforma.

TONIC non è esattamente il miglior investimento che si possa mettere in atto, almeno a oggi, soprattutto a causa del duo supply esagerata-valore intrinseco non rilevante.

Diciamolo senza mezzi girarci intorno: è un token che viene scaricato dai più.

In futuro, con l’arrivo di governance e l’eventuale implementazione di altre applicazioni (vedremo) il valore intrinseco potrebbe invece migliorare.

Al momento sembra davvero un azzardo posizionarsi con decisione…DYOR!

Il token TONIC di Tectonic

Come fornire liquidità a Tecnonic

Versare una propria coin su Tectonic richiede pochissimo sforzo: vediamo come fare!

Prima di tutto, dalla homepage accediamo all’app. In seguito, connettiamo il wallet.

A questo punto, nella schermata Markets, saremo già al centro dell’azione:

Mercati Tectonic Cronos Chain

Qui vedremo tutti gli asset su cui operare fornendo liquidità e/o prendendo un prestito. Ciascuna riga mostra le informazioni essenziali:

  • Total supply e total borrow, cioè le somme dei fondi versati e di quelli presi in prestito.
  • La percentuale di utilizzo della liquidità.
  • Supply APY: interesse che otteniamo per aver depositato quell’asset. A esso si aggiunge l’altra percentuale, quella contrassegnata dal logo del token TONIC; si tratta di una rendita extra proprio nella coin della piattaforma.
  • Borrow APY: interesse applicato al prestito, perciò che dovremo pagare. Anche in questo caso, Tectonic ci ripaga della fiducia con dei TONIC (di fatto veniamo ricompensati per aver chiesto un prestito).

Cliccando sulla coin di nostro interesse si aprirà la finestra dedicata:

Asset tectonic

Troveremo anche qui tutte le informazioni necessarie per operare in piena consapevolezza. Inoltre, avremo modo di visualizzare le nostre eventuali posizioni aperte, sia per supply che per il borrow.

Per versare liquidità dovremo cliccare sul pulsante giallo dalla scritta “Supply”.

La prima volta che andremo a operare su un determinato asset ci verrà chiesto di abilitare il relativo smart contract. Si tratta di una procedura semplice e in cui è sufficiente approvare la transazione nel wallet.

Tornando al tasto “Supply”, dopo averlo selezionato si aprirà una piccola finestra da cui indicheremo la quantità e, in seguito, daremo conferma.
Anche in questo caso ci sarà da approvare una transazione nel wallet.

Ricordiamo che su Cronos Chain le gas fee vengono pagate in CRO: assicuriamoci di averne qualche esemplare per poter operare senza alcuna limitazione.

Un messaggio pop-up notificherà il successo dell’operazione. Nel caso incontrassimo qualche errore, probabilmente è tutto dovuto a una momentanea congestione della blockchain: attendiamo qualche minuto e riproviamo.

A questo punto siamo ufficialmente dei supplier della coin e stiamo già maturando rendita.

Una doverosa nota: fornendo liquidità si ottengono i cambio tToken.
Ad esempio, versando CRO riceveremo dei tCRO. Questi saranno indispensabili per quando vorremo prelevare quanto depositato: si sconsiglia di scambiarli o investirli.

Dalla dashboard potremo tenere d’occhio tutte le nostre posizioni.

Come fornire liquidità a Tecnonic

Come prendere in prestito token da Tectonic

Il paragrafo precedente si è concluso con una schermata della dashboard.

Sempre da questa pagina avremo modo di far diventare del collaterale uno o più asset da noi versati: si tratta del primo passo passo per poter ottenere una coin in prestito.
Per fare ciò basterà attivare il selettore evidenziato nell’immagine che segue e approvare la transazione.

Collaterale Tectonic Cronos Chain

Dopo la conferma pop-up, questo asset andrà a fare da garanzia ai nostri prestiti. L’ammontare massimo degli stessi sarà determinato proprio dal valore del collaterale versato.

Torniamo alla pagina Markets. Quindi scegliamo quale coin ricevere, accedendo alla finestra di dettaglio già esplorata in precedenza.

Questa volta però clicchiamo sul pulsante dalla scritta “Borrow”. Si aprirà un piccolo riquadro da cui indicare la quantità che desideriamo prendere in prestito.

Borrow di asset Tectonic Cronos

Nell’esempio, il LTV di liquidazione è del 75%. Dovremo quindi ponderare bene l’ammontare da ricevere, così da restare più distanti possibili da questa pericolosa soglia.

Una volta stabilita la quantità, pigiamo su “Borrow”, approviamo la transazione e attendiamo conferma.

Entro pochi istanti dovremo trovare nel nostro wallet la somma presa in prestito. Per chi usa MetaMask, potrebbe essere necessario inserire manualmente il token: nel video a fine paragrafo troverai tutte le risposte che cerchi.

A questo punto sarà possibile investire in altre piattaforme DeFi o CeFi in completa libertà.

Ripagare un prestito e prelevare la liquidità su Tectonic

Spendiamo qualche parola su come chiudere le posizioni aperte in precedenza.

Per ripagare un prestito, spostiamoci nella dashboard.

Nella riga corrispondente all’asset in questione, clicchiamo sul pulsante “Repay”.

Vedremo aprirsi l’ormai familiare finestrella in cui indicare l’ammontare: è possibile restituire l’intera somma o solo una frazione, la scelta è nostra.

Se non avessimo abbastanza fondi per ripagare il 100% del debito, dovremo aggiungerli tramite altre vie (ad esempio girandoli da un altro wallet o acquistandoli tramite un exchange).

La funzione di repay è ottima anche nel caso in cui ci fossimo avvicinati al punto di liquidazione: restituendo una parte del prestito riporteremo il valore in zone meno calde, evitando così di subire delle perdite.

Per prelevare la liquidità depositata il procedimento è molto simile. Dalla dashboard, anziché cliccare su “Repay” andremo a selezionare “Withdraw”.

Come prima, avremo modo di indicare la quantità da ritirare.

Attenzione: se l’asset funge da collaterale a un prestito attivo, ridurne la quantità farà ovviamente alzare il LTV. È quindi necessario fare i dovuti calcoli prima di operare.

Un’ultima nota: ogni azione, dal prelievo al deposito, comporta una transazione e relative gas fee (economiche ma comunque da monitorare se l’operatività è elevata).

Tectonic: money market di Cronos Chain

La proposta di Tectonic è piuttosto limitata ma destinata ad aumentare e migliorare nell’immediato futuro.

La piattaforma può già vantare ottime referenze e numeri, complice il fatto di essere la prima della sua tipologia su Cronos Chain. Chiaramente il bear market del 2022 non facilitò l’espansione e ne ridimensionò la liquidità depositata, ma per adesso regge piuttosto bene.

Le funzionalità sono semplici da utilizzare e la documentazione è chiara.

Il team si è già dimostrato all’altezza, non solo a livello tecnico. Il protocollo è stato infatti ben pubblicizzato, ritagliandosi così uno spazio importantissimo nell’ecosistema Cronos.

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