Come ritirare i soldi da PancakeSwap?
Di Gabriele Brambilla
Dopo aver investito vorresti ritirare i soldi da PancakeSwap? Ecco cosa dovresti sapere
Prudenza nel mondo DeFi
Eccoci a un articolo dedicato a PancakeSwap, piattaforma DeFi tra le più utilizzate in assoluto. Nello specifico, andremo a fare chiarezza su come ritirare i propri soldi (o meglio, le proprie crypto) dal portale.
Prima di procedere, invitiamo a muoversi con prudenza nel mondo decentralizzato. Si tratta di un ambiente frizzante e innovativo, dove è possibile ricevere rendite difficilmente reperibili altrove. Al tempo stesso però ci sono dei rischi marcati, che potrebbero intaccare anche totalmente i nostri capitali. Studiamo prima di investire e non abbassiamo mai la guardia!
Come ritirare i soldi da PancakeSwap?
La domanda ha in realtà varie risposte, che dipendono da dove abbiamo investito le nostre criptovalute su questa famosa piattaforma di finanza decentralizzata.
Le possibilità sono differenti, anche combinabili tra loro:
- Siamo dei liquidity provider di uno o più pool di liquidità;
- Oltre a essere dei liquidity provider, abbiamo investito i token LP ricevuti in una o più farm, così da massimizzare le rendite;
- Solo per il token CAKE: l’abbiamo messo in staking;
- Abbiamo depositato un token (molto probabilmente CAKE) in uno o più Syrup Pools, ottenendo una rendita in altre crypto;
- Sfruttando la funzionalità Simple Staking, abbiamo messo a rendita una o più crypto come DOT di Polkadot o Tether USDT;
- Ci siamo buttati nel liquid staking.
Ciascuno di questi punti richiede le giuste conoscenze e questo articolo non è il luogo adatto per spiegare passo-passo come procedere. Rimandiamo al nostro tutorial PancakeSwap per approfondire, oltreché alla documentazione della piattaforma.
Quello che ci interessa sapere ora è che le somme che abbiamo depositato sono recuperabili con un procedimento inverso rispetto a quando le abbiamo versate.
Ad esempio, pensando al punto 1, c’è stato un momento in cui abbiamo deciso di versare due criptovalute nel rispettivo pool di liquidità (BNB/CAKE, ETH/USDT e via dicendo). Benissimo: con i token LP ricevuti durante quell’operazione, potremo facilmente riprendere possesso dei fondi depositati, maggiorati della rendita accumulata nel tempo.
Stesso discorso per lo staking: basterà decidere di fare unstaking per riprendere quanto ci spetta.
Le operazioni possono sembrare complesse, ma in verità la piattaforma è piuttosto intuitiva e facile da utilizzare. Se un utente è riuscito a depositare, probabilmente non avrà alcuna difficoltà a compiere il procedimento inverso.
Dopo aver “prelevato” i capitali da PancakeSwap, essi saranno depositati sul wallet crypto utilizzato per interagire con la piattaforma. Se volessimo fare un passo in più, ossia vendere queste criptovalute e ottenere valuta fiat, come l’euro, dovremo per forza passare da un exchange come Binance, Bitget o Bybit, seguendo a grandi linee questa procedura:
- Girare al nostro account sull’exchange la/le criptovaluta/e che intendiamo vendere;
- Procedere alla vendita, optando per la conversione in euro;
- Secondo i metodi offerti dall’exchange, indicare le coordinate bancarie, la carta di credito o altro supporto su cui ricevere la somma.
Anche in questo caso, rimandiamo ai nostri tutorial sugli exchange per tutte le procedure dettagliate, perché ciascuna piattaforma ha una procedura propria che può variare un poco da quella appena descritta.
Un’ultima nota: la conversione crypto-valuta fiat è una fattispecie fiscalmente rilevante. In caso di plusvalenza superiore ai 2.000€ sarà necessario pagare l’imposta prevista dall’attuale normativa sulla tassazione crypto, fissata al 26%. Valutiamo quindi con attenzione se è conveniente compiere questo passaggio.